Dicembre 27, 2024

T9 canale 17 del digitale terrestre – 16 ottobre 2024

Amore Giallorosso, sesta puntata,16/10/2024

Trasmissione condotta da Francesco Goccia e Marianna Monello.

In studio l’autore Marco Emberti Gialloreti, i giornalisti Mauro Macedonio Giorgio Martino, lo scouting Walter Martucci e gli artisti Marco Capretti e Dante Mortet.

Sulle tribune il RC Eni con il Presidente Roberto Cerrone e alcuni soci tra cui Franco Degni, nipote di quel Giovanni Degni che fu giocatore nella prima Roma del 1927, quella che giocò la sua prima gara ufficiale in Campionato contro il Livorno. Presente anche il RC Velodromo Appio con il Presidente, Paolo Ottaviani.

In collegamento skype, il giornalista Piero Schiavazzi, l’ex calciatore della Roma Sandro Tovalieri e il tifoso storico Antonio Bongi con il suo consueto Amarcord.

In questa puntata ancora discussione sulla società, il commento sulla protesta dei tifosi e tanto altro.

In collegamento, Piero Schiavazzi annuncia che seguirà le indicazioni della Curva Sud per la civile protesta di domenica prossima: “Mi hanno convinto le motivazioni e domenica entrerò con 15 minuti di ritardo. Roma non è una città che si fa governare, non c’è feeling tra la società e il suo popolo. La frattura che si é prodotta é veramente profonda, avevo visto una cosa del genere solo nel 2004.

Dichiarazioni di Juric? Non puoi essere in paradiso se cammini quotidianamente sui carboni, è un’operazione simpatia maldestra”.

Mauro Macedonio commenta: “Dirigenza incapace di stabilire un rapporto di empatia con il pubblico. Fanno soltanto comunicati con parole dette per ingraziare la tifoseria, ma non sono mai seguiti da fatti. Hanno alzato i prezzi dei biglietti credendo che i sold-out si facessero da soli ma qualcosa sta cambiando”.

Giorgio Martino aggiunge: “Sono stupito dal ritardo nella protesta perché ci sono stati cinque anni di silenzio totale in cui nessuno ha mai comunicato niente ai tifosi. La cosa eclatante è stato l’esonero di De Rossi, ma prima di ciò ci sono state decine di dimostrazione di distacco che purtroppo sono state accettate. 

Avrei preferito la contestazione subito dopo il danno della finale di Budapest, che invece dalla società é stato assorbito… come dire il danno è dei romanisti, chi se ne frega”

Marco Emberti Gialloreti controbatte: “Cinque anni di silenzio perché abbiamo vinto una coppa e abbiamo fatto una finale. Nel momento in cui non ci si ribella a quel furto clamoroso, mi viene da pensare a 

un’incompetenza manageriale. Anche l’anno scorso i prezzi erano alti, eppure si facevano sold out, quest’anno non ci saranno nemmeno contro il Torino, c’é distacco”.

Sandro Tovalieri, in collegamento: “Non c’é più quel rapporto che c’era prima con i tifosi. Prima a Trigoria, i cancelli erano aperti, si dedicava sempre uno spazio,di solito era il giovedì pomeriggio perché la gente è parte integrante della storia della Roma e dei calciatori che ne indossano la maglia. Se i giocatori attuali prendessero i soldi che prendevamo noi un tempo, correrebbero eccome… con tutti i soldi che guadagnano oggi invece, mi sembra che questo stimolo lo Hanno perso”.

Antonio Bongi racconta il suo amarcord dedicato alla prossima partita contro l’Inter: “La partita é dell’84-85 con la Roma di Eriksson che quel giorno massacrò l’Inter, molto più di quanto dica il risultato finale. Ancelotti portò in vantaggio la Roma, poi l’Inter pareggiò con un autogol di Oddi… ma la Roma si rifece subito con un gran gol di Bruno Conti. Il secondo tempo iniziò col 3-1 siglato da Giannini e poi facemmo addirittura il 4-1 con Pruzzo. L’Inter a quel punto tirò fuori l’orgoglio e accorciò le distanze prima con Rumenigge e poi con Altobelli. La partita si concluse sul risultato di 4-3”.

All’interno del programma ampio spazio è stato dato a Giovanni Degni che è stato uno di quei calciatori che è sceso in campo nella prima Roma della storia; come sempre molto apprezzati i momenti di simpatia con  le fotografie dell’artista Marco Capretti.

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