Novembre 10, 2024

30 aprile 1934

di Fabrizio Grassetti

Giorgio Barbolini è nato a Modena il 30 aprile 1934. Il calciatore dal ruolo preferito di mezzala offensiva, è cresciuto nelle giovanili Modena per esordire poi con la prima squadra in serie B. La Società emiliana, nella stagione 1954-55, per fargli fare esperienza lo diede in prestito alla Reggiana in serie D (33 presenze e 15 gol). Tornato alla base, ha disputato con i canarini il campionato di serie B 1955-56 (30 presenze e 13 gol).

La Roma, nell’ambito della campagna di rafforzamento in vista della stagione 1956-57, valutate le positive prestazioni del calciatore, acquistò il suo cartellino insieme a quelli di Ermanno Alloni, Ennio Cardoni, Severino Lojodice, Gunnar Nordahl e di Paolo Pestrin, inizialmente indicato come Pistrin. Lasciarono la Roma gli ottimi giocatori Carlo Galli ed Egisto Pandolfini, nonché i bravi Raul Bortoletto ed Armando Cavazzuti.

La Roma, dopo una tournée estiva in Venezuela, nel corso della quali affrontò il Real Madrid ed il Vasco de Gama, iniziò il campionato con grandi ambizioni che poi, purtroppo, andarono deluse, per un brutto finale: i giallorossi persero, infatti, le ultima quattro partite, precipitando da un onorevole sesto posto alla quattordicesima posizione in classifica. Il disappunto nasce dal fatto che se nelle ultime quattro gare avesse mantenuto il rendimento fino ad allora espresso, conquistando anche solo cinque punti, la classifica finale l’avrebbe vista al quarto posto.

In ogni caso anche questa stagione sfortunata ha riservato diverse importanti soddisfazioni, anche per il neo acquisto Barbolini

Il modenese debuttò in serie A con la maglia giallorossa il 14.10.1956 alla quinta giornata. Si trattò di un esordio da sogno. I giallorossi, infatti, trionfarono sui padroni di casa della Lazio per 0-3 grazie alle reti di Dino Da Costa, di Paolo Pestrin ed ancora di Dino Da Costa.

L’allenatore giallorosso Giorgio Sarosi schierò la seguente formazione: Panetti, Cardarelli, Losi, Giuliano, Stucchi, Venturi, Lojodice, Pestrin, Nordahl, Da Costa BARBOLINI.

Due settimane dopo, il 28.10.1956, Barbolini, sceso nuovamente in campo in Triestina-Roma, conclusasi con il risultato di 1-1, segnò gol del momentaneo vantaggio giallorosso. Con gli alabardati giocò Francesco Petagna nonno di Andrea, attuale calciatore del Napoli.

Barbolini, anche in occasione della terza partita tra i titolari (18.11.1956 Roma-Fiorentina 0-2) indossò la maglia numero 11.

Il calciatore, con la maglia numero 10, fu poi tra i protagonisti della vittoria a Torino contro la Juventus per 1-2 del 6.1.1957, Angelino Cerretti, storico massaggiatore giallorosso, sulla partita dichiarò: “oggi per la neve, il freddo e la nebbia era un tempo da lupi. E li lupi de Roma so’ usciti fora”. L’appassionante gara fece titolare il Corriere dello Sport “Netta e convincente vittoria della Roma a Torino”. L’articolista, che assegnò a Barbolini il voto di 7 ½, raccolse anche le dichiarazioni del dirigente accompagnatore Giorgio Carpi che affermò “la Roma ha avuto sempre in mano la partita e avrebbe potuto vincere con largo scarto se Costa (Dino Da Costa N.d.A.), specialmente sul finire, non fosse stato sfortunato in diversi tiri. La squadra ha funzionato in pieno. In ogni modo le note positive della giornata sono soprattutto nel brillante esordio di Marcellini e nei positivi ritorni di Tessari, BARBOLINI e Cardoni”.

Come meritato riconoscimento agli artefici della prestigiosa vittoria riportiamo i loro nomi: Tessari, Cardoni, Losi, Giuliano Stucchi, Marcellini, Ghiggia, Pestrin, Da Costa, BARBOLINI, Lojodice

La settimana successiva i Lupi affrontarono in casa il fortissimo Milan, che poi vinse il campionato, Sarosi confermò Barbolini come mezzala sinistra ed il giocatore ripagò la fiducia dell’allenatore con una bella prova che gli valse il voto di 7 nella pagella che il Corriere dello Sport faceva stilare dopo ogni partita dai suoi cronisti.

Barbolini, nelle successive otto gare disputate raccolse questi voti: Roma-Genoa 1-1 voto 6,5, Palermo-Roma 1-0 voto 4, Padova-Roma 0-1 voto 6, Roma-Triestina voto 6,5 Fiorentina-Roma 2-2 voto 7, Roma-Inter 0-0 voto 6, Spal-Roma voto 7, Sampdoria-Roma 1-0 voto 6, Roma-Lanerossi Vicenza 2-2 voto 6, Napoli-Roma 1-2 voto 5, Roma-Atalanta 4-1 voto 7, Roma-Bologna voto 6.

Il giocatore fornì complessivamente un rendimento non eccezionale ma ampiamente sufficiente.

Della partita Fiorentina-Roma 2-2 del 24.3.1957 si ricorda l’imponente e corretta partecipazione dei tifosi giallorossi che fece scrivere ai cronisti: “Malgrado il tifo romano sia calato a Firenze in gran numero ed abbia addobbato lo stadio con striscioni giallorossi, soltanto sporadici incidenti si sono avuti a registrare nei popolari. 

All’uscita dello stadio fiorentino, sotto una pioggia insistente e fitta, un gruppo folto di sostenitori giallorossi, con bandiere e cartelloni, si è stretto intorno al torpedone che stava per trasportare in stazione la comitiva della Roma. Erano tifosi esultanti e soddisfatti per il risultato sebbene la Fiorentina sia riuscita a pareggiare a tre minuti dal termine e, anche di più per la prova fornita dalla propria squadra. Ogni tanto, alzavano la voce, gridando: ROMA, ROMA”.

Del successo della Roma, con alla guida Masetti, che aveva sostituito il dimissionario Sarosi per 1-2 al Vomero, contro il Napoli, chi scrive, allora poco più che bambino, fu testimone diretto. I titoli dei i giornali inneggiarono soprattutto a Da Costa autore dei due gol romanisti Sotto il titolo “INESORABILE COME UNA FOLGORE IL PIEDE PROIBITO DI DA COSTA” il cronista del Corriere dello Sport scrisse:” Al Vomero, la squadra giallorossa si è battuta con impegno, vivacità e decisione. 

Il cambio dell’allenatore, come spesso succede, ha portato fortuna. Ma Masetti ha avuto anche i suoi meriti, nel presentare una squadra felicemente ritoccata e decisa a battersi fino in fondo. Teniamo presente che il Napoli aveva chiuso in vantaggio il primo tempo e che Panetti aveva parato un rigore. Poi, nella ripresa, la doppietta di Da Costa, sempre più bravo, sempre più irresistibile, sempre più cannoniere, ha mandato in testa la Roma, e la squadra azzurra è crollata come un pugile colpito al mento. Nel finale i giallorossi hanno dominato ed hanno perduto occasioni per arrotondare il punteggio. La squadra tutta ha lottato con ordine ed efficacia……” 

In testa ad un altro articolo dello stesso quotidiano il titolo pubblicato è stato “A DA COSTA LA VITTORIA PER K.O: ECCO IL VERDETTO DI NAPOLI-ROMA”. 

Della prova di Barbolini è stato scritto che si era frequentemente scambiato di ruolo con Lojodice.

Una soddisfazione per tutta la squadra e per suoi tifosi fu la vittoria della classifica dei cannonieri di serie A da parte di Dino Da Costa. Il bomber brasiliano si aggiudicò il prestigioso titolo segnando 22 reti. 

Prima di lui erano riusciti nell’impresa Rodolfo Volk nel campionato 1930-31 con 29 reti ed Enrico Guaita in quello del 1934-35 con 28 reti.

Giorgio Barbolini concluse la sua carriera romanista con 13 presenze e 2 gol.

Al termine della stagione venne, infatti ceduto all’Inter che, dopo averlo utilizzato in 2 partite di Coppa Italia lo girò in serie B al Modena. Con la squadra della sua città rimase dal 1957 al 1959 (65 presenze e 14 gol), per passare poi al Padova in serie A. Con i veneti rimase fino alla stagione 1967-68 (232 presenze e 8 gol tra campionati di A e di B, Ha, infine, concluso l’attività agonistica in serie D nella Mirandolese (3 presenze senza gol).

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