Roma-Parma 2-1
9a giornata – 29 ottobre 2025
Mercoledì 29 ottobre 2025 allo Stadio Olimpico di Roma alle ore 18:30 si gioca Roma-Parma, partita valida per la nona giornata del campionato di serie A stagione 2025/2026.
I giallorossi vengono dalla bella vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo, sofferta più nel punteggio che nella prestazione vista la mole di occasioni fallite dai giallorossi che se segnate avrebbero potuto chiudere la partita molto prima con un punteggio ben più netto. Turno infrasettimanale che potrebbe permettere alla Roma di mantenersi in vetta alla classifica in coabitazione col Napoli, allungando quantomeno su Atalanta e Milan che nello scontro diretto hanno pareggiato. I rossoneri però saranno nei pensieri dei ragazzi di Gasperini visto che sarà proprio in trasferta a Milano il difficile turno successivo.
Il Mister piemontese deve rinunciare sempre ad Angelino ma per il resto ha tutti a disposizione. Agirà ancora sulla sinistra Wesley, devastante nella partita col Sassuolo, con Celik a destra ed Hermoso a completare il terzetto difensivo. Confermato il duo di centrocampo formato da Koné e Cristante (arretrato dopo il ruolo da incursore della partita di Reggio Emilia) mentre ritrova la titolarità Ferguson dopo i problemi alla caviglia, supportato dal tandem argentino Dybala-Soulé. Questa quindi la formazione iniziale schierata da Gasperini: Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Dybala; Ferguson.
La partita inizia con un episodio che rischia di far discutere molto: dopo pochi secondi Valenti entra con imprudenza sulla caviglia di Ferguson, il Var richiama l’attenzione dell’arbitro Crezzini ma il giovane fischietto senese non ravvisa gli estremi per espellere il difensore del Parma. Decisione discutibile che risulta come una doppia beffa per la Roma visto che qualche minuto dopo è costretta ad effettuare il primo cambio: Ferguson non ce la fa e allora Gasperini lo sostituisce con Bailey.
Dopo un paio di occasioni potenziali arriva all’11’ il primo tiro in porta della Roma con Wesley che dalla sinistra si accentra e di destro prova a sorprendere Suzuki sul primo palo. Ma il tiro è debole e viene parato senza difficoltà. Dopo 15 minuti di solito sciopero del tifo (per le note vicende dei tifosi a Nizza) entra in partita anche la Curva Sud e l’atmosfera allo stadio finalmente comincia a diventare infuocata.
La Roma stenta a riprendersi dalla sostituzione di Ferguson che ha probabilmente cambiato il piano partita di Gasperini, costretto a riproporre l’attacco leggero: Dybala nuovamente punta di movimento con Soulé a sinistra e Bailey a destra. Al 24’ si affaccia il Parma nella metà campo giallorossa, Pellegrino guadagna un fallo e Bernabé ha una occasione su calcio di punizione: il sinistro dello spagnolo sorvola la traversa della porta difesa da Svilar e il punteggio resta inchiodato sullo 0-0.
Al 36’ Parma vicino al vantaggio con una doppia occasione scaturita da un contropiede condotto sulla fascia sinistra da Pellegrino che si libera di Ndika e mette in mezzo trovando la deviazione di Wesley con la palla che giunge sui piedi di Ordonez: il tiro del sudamericano trova Svilar pronto alla respinta di piede, poi sulla ribattuta Bernabé perde l’attimo per calciare e si fa murare da Ndika con il Parma che guadagna solo un calcio d’angolo.
Al 39’ la Roma passerebbe in vantaggio con un bel gol di Soulé ma dopo una revisione Var il gol viene annullato per la presenza di Celik in fuorigioco ad ostacolare la visuale di Suzuki. Ennesima macchia grave in una settimana arbitrale disastrosa perché se con le regole in vigore fino alla scorsa stagione questo gol sarebbe stato giustamente da annullare, con il cambiamento regolamentare di questa stagione la questione è diventata più discrezionale e poco chiara tanto che nel solo weekend scorso erano stati convalidati entrambi i gol del Milan con una dinamica perfettamente congruente a quella del gol di Soulé. Ma per Crezzini così non è e la rete viene annullata tra l’incredulità del pubblico giallorosso.
Negli ultimi minuti del primo tempo, comprensivi dei 4 di recupero comandati da Crezzini, la Roma prova sui nervi a portarsi in vantaggio e l’occasione più pericolosa è un colpo di testa di Dybala, pescato a centro area da un bel cross di Mancini, sul quale Suzuki compie una bella parata in calcio d’angolo. Ma il risultato non cambia e si va all’intervallo sullo 0-0 al termine di una prima frazione complessivamente deludente da parte della Roma che avrebbe comunque dovuto vedere i giallorossi in vantaggio se non fosse stato per l’incoerente annullamento del gol di Soulé.
Il secondo tempo ricomincia con un cambio nella Roma che sa un pò di momentanea bocciatura visto che Gasperini, sicuramente insoddisfatto del primo tempo del giocatore, sostituisce Bailey con El Aynaoui: facile intuire una riproposizione dell’avanzamento di Cristante visto a Reggio Emilia con il marocchino a formare la coppia di centrocampo con Koné.
Nei primi 5 minuti il Parma ci prova due volte chiamando prima alla facile parata Svilar e poi con Jensen a creare scompiglio nella difesa giallorossa. Sul ribaltamento di fronte è ancora Dybala ad avere la palla buona, purtroppo però sul piede meno buono ovvero il destro, con Suzuki che si distende e devia in angolo. Il guardalinee però non valuta la palla uscita e la Roma viene nuovamente penalizzata.
La squadra di Gasperini però alza sensibilmente il suo baricentro rimanendo in pressione alla ricerca di una riconquista alta del pallone. Il Parma fatica ad uscire dalla propria metà campo ma di occasioni vere non se ne vedono nonostante le conclusioni da fuori di Wesley, Koné e poi al 57’ anche di Cristante che ben lanciato da Soulé entra in area e invece di servire i compagni che avevano ben riempito l’area di rigore preferisce tirare di potenza andando piuttosto lontano dalla porta dei gialloblu.
I giallorossi stazionano stabilmente nella metà campo parmense ma le conclusioni non sono assolutamente di qualità e di conseguenza anche la loro pericolosità non è di quelle che fanno percepire un gol imminente. Ma il calcio riesce sempre a stupire e il gol del vantaggio della Roma arriva al 63’ con un imperioso colpo di testa di Hermoso, sicuramente il marcatore meno atteso, che sull’ennesimo calcio d’angolo battuto sotto la Tevere Nord da Dybala trova lo stacco giusto per battere Suzuki e portare la Roma avanti 1-0.
La squadra di Gasperini non sembra adagiarsi sul vantaggio e Mancini sempre con un colpo di testa avrebbe anche l’occasione per il raddoppio non trovando però i pali della squadra di Cuesta. Lo stesso numero 23 giallorosso pochi minuti dopo lamenta una trattenuta in area di rigore che gli impedisce di arrivare sul cross di Wesley. Ma anche in questo caso le proteste sono vane e il Var Aureliano, mai benevolo con la Roma, non ravvisa gli estremi per richiamare l’arbitro all’on field review. La trattenuta subita da Mancini è vistosa e di certo si sono visti rigori assegnati per molto meno, ad esempio quello per il Napoli nel turno precedente.
Dopo un’altra occasione non gestita bene da Soulé Mister Gasperini opta per la terza sostituzione e manda in campo Dovbyk al posto del giovane argentino un pò poco lucido dopo l’annullamento del suo gol nel primo tempo. Al 77’ anche Cuesta si gioca le sue carte con tre cambi di qualità: entrano Djuric, Almqvist e Cremaschi al posto di Pellegrino, Bernabé e Ordonez. Subito al 79’ Parma vicino al pareggio con un gran tiro da fuori area di Jensen sul quale Svilar compie un miracolo alzando sulla traversa. A indirizzare fortemente la partita ci pensa allora il neo entrato Dovbyk con un pregevole stop e tiro a centro area che non da scampo a Suzuki. Il preciso diagonale sinistro dell’ucraino porta la Roma sul 2-0 a una decina di minuti dalla fine della partita.
Al 85’ Gasperini opera gli ultimi due cambi e regala l’esordio ufficiale in maglia giallorossa a Ghilardi al posto di un Mancini che esce tra gli applausi scroscianti da parte del suo pubblico. Entra anche Rensch al posto di un Wesley anche oggi decisamente positivo. I cambi però non portano bene alla Roma che vede la partita improvvisamente riaprirsi per effetto del gol di Cercati dimenticato in area dal neo entrato Rensch. Doccia fredda per i giallorossi che pensavano di aver chiuso la partita e invece devono resistere nei 3 minuti di recupero decisi dall’insufficiente arbitro Crezzini. Il risultato però non cambia e con qualche patema d’animo di troppo, allo Stadio Olimpico, Roma-Parma finisce 2-1 per i giallorossi grazie ai gol di Hermoso al 63’ e di Dovbyk al 81’. Inutile il gol di Circati al 86’.
Dopo tre sconfitte consecutive in casa tra Europa League e Campionato la Roma torna a vincere sul proprio campo, vittoria che permette agli uomini di Gasperini di riagguantare il Napoli in testa alla classifica. Arriva a 21 il bottino di punti nelle prime 9 partite, score che davvero va oltre ogni più ottimistica aspettativa. Come era nelle previsioni il Parma non è risultato un avversario arrendevole e seppur con un atteggiamento molto accorto e conservativo la squadra di Cuesta ha tenuto sostanzialmente la partita aperta fino alla fine. Certamente non “casalingo” l’arbitraggio con almeno 3 episodi che potevano risultare decisivi e che hanno contribuito a rendere il match delicato fino al fischio finale. Sufficiente la prova di tutti i giocatori giallorossi eccezion fatta per Bailey, subentrato dopo pochi minuti all’infortunato Ferguson (ovviamente non giudicabile lui) e sostituito da Gasperini all’intervallo dopo un primo tempo in difficoltà. Buono invece l’ingresso di Dovbyk e anche quello di Ghilardi nei pochi minuti in cui è stato in campo. Ora la Roma sarà attesa da una trasferta difficile e dal peso specifico importante contro il Milan di Allegri, distanziato in classifica di 3 punti.
ROMA-PARMA 2-1 (63’ Hermoso, 81’ Dovbyk, 86’ Circati)
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini (85′ Ghilardi), Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley (85′ Rensch); Dybala, Soulé (73′ Dovbyk); Ferguson (7′ Bailey, 46′ El Aynaoui). A disp.:Vasquez, Gollini, Ziolkowski, Tsimikas, Sangaré, Pisilli, El Aynaoui, Baldanzi, Pellegrini. All. Gian Piero Gasperini
PARMA (4-4-2): Suzuki; Delprato, Circati, Valenti, Britschgi (90′ Begic) Bernabè (77′ Cremaschi), Estevez (77′ Almqvist), Sorensen, Ordonez; Pellegrino(77′ Djuric), Cutrone (60′ Benedyczak). A disp.: Corvi, Rinaldi, Ndiaye, Lovik, Hernani, Troilo, Trabucchi, Plicco, Cardinali, Ciardi. All. Carlos Cuesta
Arbitro: Valerio Crezzini della sezione di Siena
Assistenti: Peretti – Zingarelli
Quarto Ufficiale: La Penna
VAR: Aureliano
AVAR: Maggioni
Attendance: 61.043
Ammonito: Pellegrino (P). Troilo (P).