Novembre 21, 2024

Domenica 31 ottobre, alle 12 e 30 sul campo Agostino Di Bartolomei di Trigoria, si disputerà l’incontro Roma-Sassuolo, valevole per la settima giornata del campionato di serie A di calcio femminile. Si tratta, per molti motivi, dell’incontro clou della giornata. Innanzitutto, per motivi di classifica. Le neroverdi, dopo il piazzamento brillante della passata stagione, ad un passo dalla Champion’s League, sono in testa a punteggio pieno insieme alla Juventus, ormai da anni regina incontrastata.

Le ragazze guidate dal mitico JPP, ovvero Jean Pietro Piovani, di cui si ricordano partite e gol spettacolari nell’Ital-Piacenza degli anni Novanta, mostrano una crescita esponenziale. La rosa non è più soltanto ben strutturata e piena di elementi combattivi, annovera giocatrici di grandi qualità. Dai difensori Filangeri e Dongus, in precedenza ottima protagonista con la Florentia, alle centrocampiste Parisi e soprattutto Dubcova, autrice finora anche di due reti, alle punte Bugeja, Cantore e Clelland, davvero tutte stelle. La Roma, che segue distanziata di ben otto punti, ha già forse una delle ultime spiagge per riavvicinarsi al vertice, in armonia con l’obiettivo di inizio anno. Partite con tre successi di fila, le Lupe hanno avuto battute a vuoto. Se la partita con la Juve è stata comunque ben giocata e persa solo nei minuti finali e il punto in casa del Milan non è poi da considerarsi negativo, un brutto passo indietro, sotto tutti gli aspetti, è apparso il ko con l’Inter. Alla Roma dunque, per sè stessa soprattutto, l’onere di attaccare e di riaprire i giochi. Un risultato diverso dalla vittoria adombrerebbe il profilarsi di un campionato anonimo, che nessuno a Roma vuole vedere dopo l’estasi in coppa Italia e dopo i nuovi acquisti. Interessante sarà il match anche da un punto di vista tattico. Verosimilmente le due squadre si confronteranno a specchio con un 4-3-3, convinte entrambe di poter vincere. Determinanti saranno dunque i duelli individuali. Le giallorosse devono ancora registrare il centrocampo che, forte in fase offensiva, pare spesso stentare nelle transizioni negative. Greggi non ha ancora recuperato la forza nelle gambe che la contraddistingueva e Andressa si era ormai abituata a giocare più avanzata. In attacco, c’è tanto da dimostrare ancora. A parte la certezza Serturini, ormai ha un cuore giallorosso, Glionna deve essere più determinante in zona gol. Ha dimostrato di avere qualità diverse da Bonfantini. Visione di gioco e uso di entrambi i piedi. Manca forse, ancora la grinta che avevamo visto in Agnese. Pirone e Lazaro hanno i numeri, ma la costanza in zona gol non le premia quasi mai.

É ora, domenica o mai più, di tornare Lupe. Le emozioni conteranno, oltre alla meticolosità e ai dettagli, come sempre, nel calcio. Il cuore e i denti. I tempi sono ancora oscuri, ma gli ululati possono portare speranza oltre al terrore.                  

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