Amore Giallorosso – 30 puntata

07 maggio 2025
di Niccolò Del Rosso
Trasmissione condotta da Francesco Goccia e Marianna Monello.
In studio l’autore Marco Emberti Gialloreti, l’artista Marco Capretti e i giornalisti Mauro Macedonio e Franco Bovaio.
Sulle tribune il Roma Club Caput Mundi.
In collegamento il Direttore Sportivo Walter Sabatini, il giornalista Giorgio Martino, l’ex calciatore della Roma Simone Loria, e l’artista Massimo Bagnato.
In questa puntata di Amore Giallorosso si é parlato ancora della striscia positiva della Roma di Ranieri, arrivata a toccare diciannove risultati utili consecutivi (praticamente un intero girone), con riflessioni e interrogativi sulla gestione presente e futura della società.
Franco Bovaio:
“Preferisco la Roma di Ranieri che vince 1-0 al Barcellona stratosferico che prende 7 gol in due partite di semifinale Champions contro l’Inter. La teoria che vince chi fa un gol in più degli altri, secondo me non porta da nessuna parte. Io sono dell’idea conta molto di più avere difese solide che non ti regalano niente e concedono praticamente nulla o molto poco alle squadre avversarie. La Roma ha subito veramente pochi gol ed è riuscita a fare tesoro di quello che di buono ha fatto in attacco”.
Mauro Macedonio:
“La Roma ha la terza miglior difesa del campionato e questo influisce in maniera notevole su quanto di buono sta facendo. È anche migliore dell’Inter che tra l’altro ha dimostrato che non puoi restare in corsa su tutte le competizioni, nonostante la lunghezza di rosa, e penso che proprio per questo, probabilmente il Napoli vincerà il campionato: non ha coppe e dall’inizio dellanno si è sempre potuto concentrare solo ed esclusivamente sul campionato”.
Marco Gialloreti:
“Più passa il tempo e più mi sale l’idea che Ranieri abbia trovato la formula magica per far rendere al meglio ogni giocatore. Il problema sarà, nel caso arrivassimo in Europa, successivo perchè bisognerà capire quale sarà la volontà della società. Come considerano l’attuale rosa e cosa faranno per migliorarla. Spero che non si ripeta l’errore commesso con Juric”.
Marco Capretti:
“L’Inter che passa e va in finale di Champions non è una bella notizia per la Roma, perchè se fosse uscita, probabilmente avrebbe pensato solo alla fase finale del campionato. Penso questo, in prospettiva della partita che poi dovranno giocare contro la Lazio che è una nostra concorrente diretta per l’ingresso in europa. Nonostante tutto, spero comunque che la Roma faccia il suo e che continuiamo a fare punti anche nelle prossime giornate”.
Walter Sabatini:
“Ranieri ha fatto un capolavoro dal punto di vista psicologico. Anche se quando un club ottiene tutti questi risultati in maniera continuativa non c’è solo merito dell’allenatore, che è indubbio, però guarderei anche in società, a Ghisolfi, che adesso sembra aver capito molte cose della Roma”.
Giorgio Martino:
“Normalmente è la proprietà che fornisce alla squadra le risorse fondamentali per la sua attività ma in questo momento, mi sembra che accada l’esatto contrario, e cioè che sia la squadra con tutti questi risultati positivi, a fornire delle risorse (insperate ma fondamentali) alla società. Se dovessimo arrivare al quarto posto, la società incasserebbe una sessantina di milioni, che sarebbero indispensabili per il futuro”.
Simone Loria:
“Mi sembra che nel nostro calcio, parlo di quando giocavo, ci fosse la possibilità di giocare di più. C’era la possibilità di avere molti più contatti e i confronti tra attaccanti e difensori erano molto più avvincenti, potevi affrontare un avversario mettendo il fisico, mentre oggi, questo non è più possibile. Come ti avvicini, c’è gente che vola per terra e gli arbitri più che applicare il regolamento lo interpretano”.
Massimo Bagnato:
“Stavo vedendo a casa, la partita contro la Fiorentina, insieme all’amico e regista. Poco prima della fine del primo tempo, sono uscito in balcone perchè ormai pensavo fosse finito il tempo e mi lamentavo di Dovbyk. Trenta secondi dopo, l’ucraino ha segnato, ecco io vorrei ripetere anche in futuro questa cosa se fosse possibile… Poi vorrei rispondere a tutti quelli che dicono che non fa salire la squadra che questa è una leggenda: io l’ho visto in trasferta in albergo e lui con l’ascensore li ha portati tutti con lui in stanza al settimo piano”