Maggio 12, 2025

Amarcord – 12 maggio 1985

Domenica 12 maggio 1985 alle ore 16:00 allo stadio Olimpico si gioca Roma-Inter, partita valida per la 29a giornata di campionato.

È l’ultima gara casalinga della stagione per i ragazzi di Sven Goran Eriksson che vogliono chiudere con un sorriso questo campionato tutt’altro che positivo davanti al pubblico amico. Tra l’altro allo stadio, per l’occasione ci sono tante famiglie e anche un numero importante di bambini.

Non è una partita facile perché di fronte c’è l’Inter di Ilario Castagner, formazione tosta e pieni campioni che la rendono una delle squadre più forti dell’intero campionato.

La Roma scende in campo con la seguente formazione: Tancredi, Oddi, Bonetti, Ancelotti, Nela, Righetti, Conti, Cerezo, Pruzzo, Giannini, Di Carlo.

La prima occasione della partita al 10’ è per l’Inter con un tiro dalla distanza di Marini che colpisce la base alta della traversa.

Al 12’ pronta risposta giallorossa con un calcio di punizione di Conti ma Zenga si distende e respinge. 

Poco dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pruzzo anticipa il portiere e colpisce di testa ma il pallone finisce di poco alto sopra la traversa.

Calcio d’angolo al 20’ per l’Inter con Brady che trova libero al centro dell’area, Sabato il cui colpo di testa è parato da Tancredi.

Al 22’ Cerezo riceve il pallone sulla trequarti e serve Di Carlo, controllo e conclusione verso la porta ma il tiro è centrale e Zenga respinge con i pugni. 

Passano pochi minuti e Righetti lancia in profondità Ancelotti, controlla di altissima qualità e poi, sull’uscita del portiere, passaggio verso Pruzzo che calcia di prima intenzione ma non trova la porta.

Al 26’ Bruno Conti controlla un buon pallone sull’out di sinistra, effettua un paio di palleggi e poi effettua il cross all’interno dell’area di rigore: l’uscita difettosa di Zenga permette ad Ancelotti di colpire di testa e realizzare il gol del vantaggio 1-0 per la Roma.

Tre minuti dopo, Ancelotti commette fallo su Baresi e viene ammonito dall’arbitro Leni.Sul calcio di punizione battuto da Brady, arriva prima la deviazione di Altobelli e poi quella sfortunata di Oddi che devia il pallone alle spalle di Tancredi e permette all’Inter di pareggia 1-1.

Il gol subito, non condiziona la partita della Roma che continua a giocare con grandissima tenacia e a creare occasioni.

Una “magia” giallorossa si concretizza al 37’ grazie al colpo di tacco di Pruzzo che serve Bruno Conti, controllo in corsa e rasoterra con il sinistro dal limite dell’area che supera per la seconda volta Zenga e regala il 2-1 alla Roma.

L’Olimpico si veste nuovamente a festa, bandiere e sciarpe vengono alzate dalla gente che festeggia il gol con grande partecipazione. 

Il primo tempo si chiude con la squadra giallorossa, meritatamente in vantaggio.

Ad inizio ripresa, chi si aspetta una pronta reazione dell’Inter rimane deluso: è infatti la Roma che fa la partita e attacca con la chiara convinzione di chiudere il prima possibile la contesa.

Al 47’ Pruzzo allarga il pallone sulla sinistra verso Di Carlo che effettua il cross, l’errore della difesa nerazzurra, proprio al centro dell’area, permette al bomber di calciare verso la porta: Zenga è bravissimo e respinge ma non può nulla sulla successiva conclusione al volo di Giannini che realizza il gol del 3-1

Passano due soli minuti e su preciso cross di Toninho Cerezo, la Roma cala addirittura il poker grazie allo splendido colpo di testa di Pruzzo che da ottima posizione supera ancora una volta l’estremo difensore nerazzurro.

Azione strabiliante al 53’ con Cerezo che serve Conti, cross al centro per la girata volante di Giannini ma Zenga questa volta, si supera ed evita alla sua squadra l’ennesima capitolazione.

La partita è un monologo giallorosso, l’Inter è in ginocchio ma come spesso accade nel calcio, non bisogna mai dare niente per scontato.

Al 55’ infatti, su cross dalla destra di Rumenigge, arriva il colpo di testa vincente di Altobelli che supera Tancredi. 

La gioia del gol però viene strozzata dal fischio dell’arbitro che annulla la rete per una posizione di fuorigioco.

L’Inter non demorde e al 58’ Brady trova sulla destra Altobelli, cross sul secondo palo che scavalca Tancredi e per Rumenigge è un gioco da ragazzi mettere a segno il gol del 2-4.

Al 64’ è ancora una volta decisivo Brady che trova scoperta la retroguardia romanista e lancia il pallone in profondità verso Altobelli: “Spillo” controlla, si presenta tutto solo davanti a Tancredi e lo supera con il piatto del piede destro, mettendo a segno la rete del 3-4.

Una partita dominata sotto tutti i punti di vista, sta per trasformarsi in beffa per la Roma quando al 74’ Bergomi riceve il pallone e lo calcia di potenza verso la porta.

Tancredi è reattivo e come un gatto, vola da un palo all’altro e toglie all’Inter la gioia del pareggio.

Scampato il pericolo, i ragazzi di Eriksson tornano padroni della partita e negli ultimi minuti, fanno girare il pallone con grande maestria.

Finisce 4-3 per la Roma che festeggia, insieme al suo pubblico una bellissima vittoria, ottenuta contro una delle squadre più forti del campionato.

Roma: Tancredi, Oddi, Bonetti, Ancelotti (79’ Buriani), Nela (68’ Lucci), Righetti, Conti, Cerezo, Pruzzo, Giannini, Di Carlo. All.: Eriksson

Inter: Zenga, Bergomi, Mandorlini, Baresi, Collovati, Ferri, Sabato (75’ Causio), Marini (82’ Cucchi), Altobelli, Brady, Rumenigge. All.: Castagner

Arbitro: Leni di Perugia

Marcatori: 26’ Ancelotti, 29’ autorete Oddi, 37’ Conti, 47’ Giannini, 49’ Pruzzo, 58’ Rumenigge, 64’ Altobelli

Ammoniti: Ancelotti per gioco scorretto

Spettatori: 60.000 circa, di cui 36.996 paganti per un incasso di 500.202.000 e 22.217 abbonati per una quota di 515.000.000

Note: giornata di caldo afoso.

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