Novembre 24, 2024

L’ex giallorosso Luigi Amleto Garzya, nato a San Cesario (Lecce) il 7 luglio del 1969, oggi supera il mezzo secolo e festeggia i 51 anni. 
Gigi, come viene amichevolmente chiamato, nasce calcisticamente nel Lecce con la cui maglia esordisce in serie A nella stagione 1985/86. Dopo due anni passa per un anno in prestito alla Reggina contribuendo alla sua promozione in serie B, per poi rientrare nel 1989 al Lecce in serie A. In questo periodo il difensore si mette particolarmente in mostra tanto che viene convocato nella nazionale Under 20 italiana nel 1987 e successivamente annovera 7 presenze nell’Under 21 (1989/1990) conquistando il terzo posto agli Europei. 
Diverse squadre cominciano a farci un pensierino, Garzya sembra ormai lanciato verso una brillante carriera per cui non meraviglia il suo arrivo alla Roma nel 1991. E’quella una Roma in ricostruzione, dopo l’era Viola, con allenatore Ottavio Bianchi e presidente Ciarrapico e Garzya, grande lavoratore, ci si inserisce bene e vi resta tre stagioni giocando da titolare. Si fa anche amare dalla tifoseria per la sua dedizione al lavoro e alla maglia. La Roma, che aveva vinto l’anno prima la Coppa Italia, disputa la finale di Supercoppa con la Sampdoria scudettata, ma purtroppo perde la sfida di misura. Sensi poi, nuovo presidente giallorosso che mira in grande, chiama come allenatore Mazzone e Garzya viene ceduto, non facente parte di quel nuovo progetto.
Nel 1994 Garzya passa alla Cremonese, poi nel 1996 approda al Bari che con le sue buone prestazioni aiuta a risalire in serie A. Al Bari Garzya resta quattro anni e mezzo, ma il finale non fu dei più rosei.
Nell’estate del 2000, per dissapori con il tecnico Fascetti ed il presidente Vincenzo Mattarese, viene messo fuori rosa fino alla fine dell’anno quando rescinde il contratto di comune accordo con la società. Il tutto ebbe origine dopo la gara di andata di coppa Italia persa contro il Torino. Terminata la gara l’allora allenatore del Torino, Gigi Simoni, contattò Garzya prospettandogli la possibilità di un suo possibile trasferimento a Torino. Fascetti e Mattaresse non gradirono la cosa e da allora non lo fecero più giocare fino alla rescissione del contratto. 
Durante la sua permanenza al Bari si narra pure di una sua accesa discussione con Diawara (che poi ritroverà a Torino).
Gioca successivamente, quindi, con la maglia del Torino (una stagione in serie B e due in serie A) e poi con quella del Grosseto (2003/04) per terminare, infine, la sua carriera da calciatore nel Taranto nel 2005. 
L’amore per il calcio lo porta a non lasciare del tutto il campo, ma ad intraprendere nel 2007 la carriera da allenatore nel Lanciano in C1 come secondo di un altro ex giallorosso, Francesco Moriero, che segue poi anche al Crotone ricoprendo l’incarico di collaboratore della prima squadra. Nella stagione 2009/10 segue ancora Moriero al Frosinone e Garzya questa volta è suo vice in panchina. 
Nel 2010 torna al Crotone come secondo di Leonardo Menichini con il quale andava molto d’accordo per averci già precedentemente collaborato alla Roma ed al Lecce. Nel 2013 diventa allenatore della Primavera del Trapani per poi fare un salto importante nel 2016 approdando nello staff azzurro delle nostre Nazionali (Italia, Under 20 e under 21).
Il Garzya allenatore si volge soprattutto verso i giovani: “E’ stato sempre il mio sogno – dichiara in una intervista a Gianlucadimarzio.com – un mio pensiero fisso fin da quando ero calciatore. Immaginavo già come avrei potuto sfruttare un giorno tutto il mio bagaglio di esperienza a favore della TUTELA E DELLA CRESCITA DEI RAGAZZI, perché ne ho visti diversi, troppi, perdersi per strada.”
Attualmente capita spesso di ascoltarlo come opinionista radio/televisivo.

Ricordiamo, per chiudere, un simpatico episodio che lo riguarda. La Gialappa’s Band nel programma Mai Dire Gol mandò una sua intervista durante la quale Garzya dichiarò: “Sono pienamente d’accordo a metà col mister”. Una divertente contraddizione in termini che ancora oggi capita di vedere riproposta in tv dalla Gialappa’s.

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