Settembre 19, 2024

Di Fabrizio Grassetti

Walter Corsanini, nato a Cremona il il 25.7.1911. 
Alcune fonti minoritarie indicano come suo cognome quello di Corsenini in luogo di quello esatto di Corsanini. Le prime notizie sul calciatore, mezzala di ruolo, risalgono ai campionati nazionali 1927-1928 e 1928-1929 disputati dalla Cremonese, con la quale scese in campo in 4 partite realizzando 3 gol.
Con la squadra dei grigiorossi lombardi il 5 luglio 1928, schierato centravanti, all’undicesima giornata della Coppa Coni, poi vinta dalla Roma, affrontò i giallorossi, che bissaro il successo conseguito all’andata per 2-0 – con Canestrelli assente- vincendo a Cremona per 3-2. In questa partita ebbe tra i compagni di squadra il futuro romanista Renato Bodini, chiamato nella celeberrima Canzona di Testaccio “quer Torello di Bodini”.
Per la stagione 1929-1930, entrato in vigore il primo campionato Nazionale a girone unico serie A, la Roma si rinforzò con gli acquisti del terzino Angelo Barzan, del mediano Raffaele D’Aquino, dell’attaccante Luigi Ossoinach, del centravanti Rodolfo Volk e delle mezzali Walter CORSANINI e Pietro Dalle Vedove.
Questi ultimi due giocatori, entrambi provenienti dalla Cremonese, disputarono il giorno 8 dicembre 1929 alla Rondinella il primo derby romano della storia. Per Corsanini fu il debutto con la Roma che scese in campo con la seguente formazione: Ballante, Barzan, De Micheli, Ferraris IV, Degni, Carpi, Benatti, Dalle Vedove, Volk, CORSANINI, Chini. Arbitrò la gara il quotato Carraro di Padova.
Primo derby e prima vittoria romanista conquistata con una rete di Volk messa a segno al 33’ del secondo tempo. L’attesa per questa partita fu spasmodica. Scrisse Ezio Saini sul libro Storia Illustrata della Roma, riportando le cronache dell’epoca: “A metà settimana i dirigenti laziali riunirono i loro atleti e dopo un gagliardo fervorino li traferirono in una località dei Castelli Romani, che si sforzarono di tenere segreta. Volevano evitare che i giocatori subissero l’atmosfera del derby. I dirigenti romanisti presero la decisione contraria. Siamo tranquilli sui nostri ragazzi; pur tenendoli d’occhio, non sentiamo il bisogno di mandarli in esilio. Vivano in città, perché la città è con loro”. Saini riportò ancora “Sapevamo che a Roma la maggioranza del pubblico volge le sue simpatie ai giallorossi, ma credevamo tuttavia che anche gli azzurri avessero larghe messe di simpatia. Ci siamo dovuti ricredere. I nove decimi dell’immenso pubblico, che ha gremito lo stadio della Rondinella per la partita Roma-Lazio, agitava bandierine giallo-rosse, incuorando i beniamini. Si può dire obiettivamente che la Lazio ha giocato… in campo avversario “.
Dopo questa storica partita l’allenatore romanista Herbert Burgess, che all’ottava gara era subentrato a Guido Baccani, dopo averlo schierato in campo nella vittoriosa partita amichevole Roma-First Vienna, impiegò Canestrelli, sempre da mezzala sinistra, il 13 aprile 1930 in Napoli-Roma terminata 1-1. L’arbitro fu lo stesso Carraro di Padova, che con polso fermo aveva diretto il Derby.
La Roma scese in campo con Ballante , Mattei, De Micheli, Degni, Ferraris IV, D’Aquino, Fasanelli, Bernardini, Volk, CORSANINI, Chini.
La stagione successiva Canestrelli, chiuso dai più quotati Fasanelli, Bernardini, D’Aquino, Carpi e Bossi, tornò alla Cremonese. La sua carriera agonistica continuò poi nelle squadre de L’Aquila, Mantova, Cosenza, Salernitana e Stabia, per concludersi infine nella Casertana, dove rivestì il doppio ruolo di allenatore-giocatore.
Successivamente Walter Corsanini costituì una ditta di cioccolateria che chiamò WalCor.
Onore al vincitore del primo Derby disputato tra la Lazio e la Roma!

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