Antonio Comi
Di Mariella Quintarelli
Il 26 luglio ricorre il compleanno di Antonio Comi, in giallorosso per ben sei stagioni, attualmente dirigente sportivo nel Torino. Il figlio Gianmario è anch’esso calciatore (attaccante).
Antonio Comi, nato a Seveso il 26 luglio del 1964, inizia nelle giovanili del Torino come attaccante per poi arretrare a centrocampista e difensore. Fa il suo debutto in prima squadra il 20 marzo del 1983 in Torino – Fiorentina (2-0).
Dotato di una discreta fisicità e doti tecniche si mette presto in luce e viene chiamato, un po’ a sorpresa nell’estate del 1989, dalla Roma di Dino Viola.
A quel tempo allenatore era Radice che credeva molto nel ragazzo per la sua intelligenza tattica ed il senso del piazzamento innato e così lo volle fortemente con sé. Più avvezzo a costruire che a distruggere il gioco avversario, purtroppo a Comi mancava la rapidità che lo esponeva a grandi difficoltà quando si trovava di fronte avversari più veloci.
In maglia giallorossa vince la Coppa Italia nella stagione 1990/91 e nella stessa stagione disputa la finale di andata di Coppa Uefa contro l’Inter che poi, purtroppo, si aggiudica il trofeo.
Durante la sua sesta stagione in giallorosso, nel novembre del 1994, lascia la Roma per il Como, dove chiude la sua carriera da calciatore nel giugno del 1995 per poi intraprendere quella di dirigente sportivo nel Torino. A Roma lascia anche un buon ricordo per il suo comportamento sempre corretto e professionale, mai fuori dalle righe.
Comi ha vestito la maglia azzurra della nazionale Under 21 con cui si classificò secondo agli Europei Under 21 del 1986 e terzo a quelli del 1984.
Ha chiuso la sua carriera da calciatore contando in totale 245 presenze in serie A con 18 gol siglati e 20 presenze in serie B.