Settembre 19, 2024

Di Fabrizio Grassetti

Evaristo Malaspina, nato Roma il 26.7.1925. 
Le prime notizie sul calciatore, attaccante di ruolo, risalgono alla stagione 1945-1946 quando giocò con il Torpignattara, squadra romana che disputava il campionato di serie C.
Nella stagione 1948-1949 si trasferì all’Ostiense, squadra di IV serie nella quale si mise in luce tanto da attirare nel 1949 l’attenzione di Fulvio Bernardini, neo allenatore di una Roma reduce da modesti campionati.
L’immenso “Fuffo“, indimenticabile gloria di Testaccio, aveva chiesto al Presidente Pier Carlo Restagno tre anni di tempo per portare a termine una rivoluzione sia nella rosa dei giocatori che nel modulo di gioco da applicare. Era, infatti, un convinto assertore del “sistema”, nettamente da preferire al vecchio schieramento a “metodo“.
Non gli fu dato tempo per portare avanti il suo programma e dopo la trentacinquesima giornata venne sostituito in panchina dal campione d’Italia del 1941-1942 Luigi Brunella.
Il 25 settembre 1949 “Garibaldi“ – Bernardini veniva chiamato anche con questo soprannome – alla terza giornata di campionato, continuando nei suoi esperimenti, aveva fatto esordire con la Roma in serie A Malaspina, consegnandogli nella partita Roma-Padova la maglia numero 11.
Lo schieramento giallorosso fu il seguente: Fosco Risorti, Sergio Andreoli (capitano), Tommaso Maestrelli (si proprio il futuro allenatore della Lazio), Gianfranco Dell’Innocenti, Armando Tre Re, Arcadio Venturi, Renzo Merlin, Jone Spartano, Adriano Zecca, Giancarlo Bacci ed EVARISTO MALASPINA.
Dopo questo esordio sfortunato – il Padova vinse a Roma 1-0 – Malaspina non venne più utilizzato ed alla fine del campionato fu lasciato libero di accasarsi nell’Anconetana, che disputava il campionato di serie B. Con la squadra marchigiana scese in campo in 17 partite realizzando un gol.
L’attaccante romano giocò poi dal 1951 al 1955 nel Chinotto Neri; il primo anno in serie C negli altri tre in IV serie.
Sicuramente il curriculum sportivo di Evaristo Malaspina, che non aveva la classe in seguito messa in mostra da Evaristo Beccalossi, non è dei più importanti, ma il calciatore, venuto a mancare il 21 gennaio 1997, ha potuto sempre vantarsi di avere giocato nella Roma.

 

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