Settembre 19, 2024

di Fabrizio Grassetti        

Gaetano D’Agostino, nato a Palermo il 3 giugno 1982.

Fin da piccolino, aveva una passione straordinaria per il gioco del calcio, che praticava giornalmente, spesso trattenendosi in strada a giocare fino a sera. Da subito mise in mostra le sue naturali doti tecniche, ben superiori a tutte quelle dei suoi coetanei, attirando l’attenzione di tanti. Quando era già nell’orbita del Palermo, il padre venne contattato sia dalla Juventus, con il concittadino Giuseppe Furino, che dalla Roma con Bruno Conti, per un trasferimento nelle rispettive squadre. Dopo aver assunto informazioni sui settori giovanili delle due Società il genitore scelse di affidarlo alla Roma. Dodicenne, con forte disappunto del Presidente del Palermo Giovanni Ferrara, si trasferì a Roma, o più precisamente a Nettuno nella casa del campione del mondo del 1982 “Marazico”. Il ragazzino iniziò così la trafila nel settore giovanile giallorosso. Nella stagione 1995-96, D’Agostino, con la squadra dei Giovanissimi Professionisti, allenata da Antonio Tempestilli, conquistò lo scudetto di categoria. Dopo aver vinto il girone regionale, del quale facevano parte tra le altre, le squadre della Lazio e della Lodigiani, la Roma eliminò il Perugia, l’Empoli ed in semifinale il Bari. La partita di finale Roma-Juventus venne disputata a Terracina ed i giallorossi, con D’Agostino in campo, superarono i bianconeri allenati da Giampiero Gasperini per 1-0. Dopo i festeggiamenti di rito, alla domanda dei cronisti se si potesse sperare che dalla squadra campione, potesse maturare un altro Giannini o un altro Totti, Tempestilli, dopo aver risposto che non intendeva dare giudizi pubblici sui singoli giocatori, dichiarò: “Posso però fare una eccezione citando D’Agostino, il più giovane, l’unico ‘82, un centrocampista con piedi validissimi e buona visione di gioco”. Il giornalista Giorgio Lo Giudice, nel riportare l’intervista sulla rivista LA ROMA, aggiunse “C’è da osservare che Bruno Conti questo giovane talento, è andato a prelevarlo addirittura a Palermo. Forse ha visto bene lui“. 

Il giovanissimo palermitano, quando era ancora in Primavera, fece un ritiro estivo con Zeman. Confessò poi che al termine degli allenamenti, per la stanchezza gli saliva una febbre alta e che però quell’anno, dopo aver perso 7 chili, in campo volava.

D’Agostino, fece il suo esordio in prima squadra il 7.7.2000, lanciato da Fabio Capello in una amichevole contro l’Oviedo, ricevendo al termine della gara i complimenti del Mister. In Coppa Uefa il debutto avvenne in Slovenia il 14.9.2000. Quando Capello nella riunione tecnica prepartita, scrisse sulla lavagna la formazione che doveva scendere in campo per Nova Gorica-Roma, nella quale tra i titolari dall’inizio aveva inserito il nome di D’Agostino, quest’ultimo non potè comunicare la bella notizia ai suoi familiari, che l’appresero solo accendendo la televisione. L’uso del telefono da parte dei giocatori prima delle gare era infatti rigorosamente proibito. Per la cronaca D’Agostino, indossò la maglia numero 16 e la partita finì 4-1 per i giallorossi

In Brescia-Roma del 5.11.2000 terminata 2-4 con reti per i giallorossi di Candela e tripletta di Batistuta. D’Agostino scese in campo al 75’ minuto in sostituzione di Nakata. Per questa presenza può a buon diritto vantarsi di essere stato campione d’Italia 2000-2001.

Il suo esordio in Champions League, risale invece al 3.1.2004 in Roma-Leverkusen terminata 1-1. A farlo debuttare fu Luigi Del Neri che era solito, schierarlo sulle fasce laterali. D’Agostino si è sempre lamentato per questo utilizzo, che non riteneva adatto alle sue caratteristiche. Il ruolo a lui più congeniale, era infatti, quello di centrocampista centrale o offensivo, anche se il giocatore riteneva di poter dare il meglio di sé davanti alla difesa. Le sue doti migliori erano, infatti, la visione del gioco, il sicuro possesso di palla (che sapeva difendere con eleganza), ed i passaggi, anche lunghi, illuminanti.   

La prima rete in giallorosso la realizzò il 4.4.2004 in Lecce-Roma 0-3

Tesserato con la Roma, D’Agostino disputò 10 partite con la Nazionale Under 21. Da giocatore del Bari ne giocò 7. Nelle 17 complessive realizzò 4 gol. Giocando nell’Udinese ebbe anche il privilegio di indossare per 5 volte la maglia azzurra della Nazionale maggiore, nella quale esordì il 6.6.2009 a Pisa in Italia-Irlanda del Nord 3-0, avendo come compagni di squadra dall’inizio Santon, allora interista, e dal 46 minuto Brighi della Roma, entrato al posto di Gattuso. 

Questo il riepilogo della carriera di Gaetano D’Agostino nella Roma: gare di campionato disputate 23, reti realizzate 1; gare di Coppa Italia 8; gare di Champions League 2; gare di Coppa U.E.F.A. 8. Il totale complessivo è di 41 partite ed una rete.

D’Agostino, oltre alla maglia della Roma, ha indossato quelle del Bari, Messina, Udinese, Fiorentina, Siena, Pescara, Benevento e Lupa Roma. Nei soli campionati di serie A è sceso in campo in 238 partite nella quali ha segnato 28 gol. Una carriera di tutto rispetto se si considerano anche le presenze nella Nazionale A ed in quella Under 21.                     

Carriera illuminata dall’essersi anche lui laureato Campione d’Italia con la Roma.                   

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