Novembre 25, 2024

Il 3 agosto si festeggia il compleanno di Palmieri Dos Santos Emerson, classe 1994. Terzino brasiliano naturalizzato italiano che fin qui non è stato assistito dalla fortuna, infatti i diversi infortuni subiti hanno frenato la sua carriera.
Originario del comune di Santos, Emerson inizia a giocare proprio nella squadra omonima dove però i suoi limiti difensivi non lo fanno emergere. In campionato viene utilizzato solo 18 volte in 3 anni e sorprende, quindi, la grande stima che hanno di lui i club esteri. Tra questi il Palermo che lo porta in rosanero in prestito con diritto di riscatto nel 2014. Il suo esordio in serie A avviene il 24 settembre in casa del Napoli (3-3). Purtroppo, malgrado il Palermo viva un momento positivo, Emerson non decolla e alla fine saranno solo 9 le volte in cui mister Iachini lo farà scendere in campo con zero suoi gol. Zamparini lo avrebbe comunque riscattato, vedendo in lui ampi margini di crescita, ma il Santos gioca al rialzo e a quel punto il patron rosanero afferma che in realtà Emerson non gli era mai piaciuto in quanto mancava di personalità. Le parole di Zamparini sembrano scaturite più dalla rabbia per il comportamento della squadra brasiliana che dalla realtà e così Emerson entra nelle mire di diversi direttori sportivi tra cui Walter Sabatini, a quel tempo alla Roma, che vede in lui un giovane promettente e difende più volte nelle interviste il suo arrivo: “A Palermo veniva denigrato da tutti, oggi è fondamentale nella testa di Spalletti” ripeteva.

Emerson alla Roma però all’inizio non fa benissimo, troppo altalenante il suo rendimento. Nella prima sua stagione da giallorosso con Garcia in panchina non viene quasi considerato, va un po’ meglio quando l’allenatore francese viene sostituito da Spalletti.

Con lui Emerson annovera una presenza in Coppa Italia e otto in serie A. Nell’ultima di campionato contro il Milan segna pure un bel gol, il suo primo in Italia. 
La stagione successiva non inizia bene, nella gara di andata dei playoff di Champions League contro il Porto causa il rigore che porterà al pareggio e nella gara di ritorno si farà espellere lasciando la squadra in nove e compromettendo quindi tutto (era entrato al posto di Paredes dopo l’espulsione di De Rossi).

Malgrado le critiche che piovono sul terzino da tutto l’ambiente, Spalletti vede in lui doti ancora invisibili ai più e, soprattutto dopo l’infortunio di Mario Rui,lo schiera titolare ed il brasiliano sembra giovarsene. Il suo rendimento cresce, oltre ad attaccare comincia anche a saper difendere. Segna il gol vittoria in Europa League contro il Villareal con un bel tiro da fuori area e la Roma lo riscatta.

Dopo la naturalizzazione viene anche convocato nella nazionale azzurra dal Ct Mancini. Purtroppo, proprio nel momento più bello della sua carriera, durante il Roma-Genoa dell’addio al calcio di Totti si infortuna seriamente (rottura del legamento crociato anteriore sinistro) ed è costretto a fermarsi per lunghissimo tempo. 
E’ impressa nella mente dei tifosi romanisti la sua immagine dolorante e con la borsa del ghiaccio mentre presenzia al saluto del suo capitano. Non riuscirono a convincerlo a scendere negli spogliatoi!

Durante il suo stop Sabatini e Spalletti vengono sostituiti da Monchi e Di Francesco e, per sopperire alla sua assenza, arriva a Roma Kolarov.

Emerson torna in campo per pochi minuti subentrando proprio a Kolarov in Roma-Spal il 1 dicembre del 2017, ma capisce che ormai il suo tempo alla Roma è finito, così a gennaio si trasferisce al Chelsea di Antonio Conte permettendo alla società giallorossa di fare una buona plusvalenza.
Col Chelsea firma per 4 anni e mezzo. Sostituito Conte con Sarri, Emerson diventa la riserva di Marcos Alonso, ma con suoi gol decisivi (quando gli si presenta la possibilità di scendere in campo) ribalta la situazione. Con l’arrivo in panchina di Frank Lampard continua ad essere titolare, ma due brutti infortuni lo costringono ancora una volta allo stop. Al rientro in campo torna a fare la riserva di Alonso.

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