Settembre 19, 2024

di Roberto Cerrone

Dario Bonetti, difensore nato a Brescia il 5 agosto 1961, secondo dei quattro giocatori Romanisti nati nella città Leonessa d’Italia, gli altri Frisoni, Cassetti e Castellini. La Roma già di Dino Viola e Nils Liedholm, lo preleva dal Brescia in serie B e il Barone lo fa esordire in serie A in Roma Udinese 3-1, gara importante non solo per la tripletta di Pruzzo ma anche perché è la penultima gara, giocata per intero e da Francesco Rocca (l’ultima fu Roma-Perugia 5-0 di fine anno).
Bonetti fa il suo esordio con Falcao in campo, roba da raccontare ai nipotini. Ci sono anche Turone e Santarini, ma Dario trova comunque il suo spazio, anche in coppa Italia partecipa attivamente alla vittoria finale. Lo stesso accade l’anno dopo, anzi la partenza di Sergio Santarini per Catanzaro, gli spiana la strada della titolarità.
Si sta costruendo la squadra per lo scudetto e il Barone ha adocchiato un certo Pietro Vierchowod, uno dalle parti di Bergamo. Per averlo si deve sacrificare, anche se per una sola stagione, proprio Dario Bonetti che va nella ricca Sampdoria di Garrone che deteneva il cartellino di Pietro. Solo per questo motivo Dario non diventa con noi campione d’Italia.
Torna l’anno dopo e partecipa ai successi e alle delusioni di quella che è stata, forse, la Roma più bella di sempre. Gioca la sfortunata finale di coppa campioni, quella persa ai calci di rigore e maturata sul campo anche per un suo sfortunato infortunio, un frettoloso rinvio infatti, carambola su Tancredi e porta al vantaggio i Reds. In questa occasione però non si può non citare il chiaro fallo del giocatore inglese proprio sul portiere giallorosso. Il gioco andava fermato e dell’errore di Dario non avremmo mai più parlato…
Poi fa un qualcosa che noi tifosi mai capiremo, va in scadenza di contratto e a parametro zero, fu uno dei primi, e si accasa alla corte del Milan di Berlusconi.
Al Milan dura poco, poi passa al Verona, alla Juventus, alla Sampdoria per finire alla Spal. Lo scudetto rimane una chimera per Dario Bonetti, che gioca due stagioni con la maglia scudettata, con noi e con la Sampdoria, ma non è mai riuscito a conquistarlo. Arriva sempre la stagione successiva al trionfo. infatti va via dal Milan e questi vincono lo scudetto. È sfortunato anche in Coppa dei Campioni, oltre alla nostra, ne perde un’altra con la Sampdoria ma in questa occasione non gioca la finale.
Con la nostra maglia scende in campo per 104 gare e 3 segna gol in serie A, 14 in coppa Italia, 5 in coppa Campioni e 9 in coppa delle Coppe, totale di 132 gare e 3 gol. Vince con la nostra maglia 4 coppe Italia e conquista 3 secondi posti in campionato.

 

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