Novembre 21, 2024

Rui Patricio – incolpevole sulla punizione di Vlahovic, effettua una paratona su Quadrado; secondo tempo senza patemi d’animo. Una sicurezza. Voto 6

Mancini – primo tempo complicato, in sofferenza sulla propria fascia di competenza; all’inizio del secondo tempo lascia il posto a El Shaarawy. Voto 5,5

Smalling – il migliore del primo tempo, l’unico che da la sensazione di essere in partita; nel secondo tempo si conferma la sicurezza che conosciamo specialmente percontenere un fastidiosissimo Vlahovic. Che il cielo ce lo conservi! Voto 7,5

Ibanez – buon primo tempo nonostante alcuni contrasti persi con Vlahovic; molto buono anche il secondo tempo. In crescita. Voto 7

Karsdorp – primo tempo in confusione con un paio di opportunità di assist in attacco sprecate; lascia il posto a Celik al 61′ dopo due errori di gestione della palla che non sono piaciuti a Mourinho. Confuso. Voto 5

Cristante – pessimo primo tempo, smarrito e impaurito senza un accenno di intesa con Matic e con a carico un giallo pericolosissimo; col cambio modulo diventa più protagonista del centrocampo della Roma e quindi della partita. Necessario. Voto 6

Matic – nel primo tempo soffre in copertura, si riscatta con un paio di inviti per Abraham lunghi purtroppo per pochi centimetri; secondo tempo in ripresa, con una ritrovata intesa con Cristante che ha portato ad una migliore copertura, pulita e attenta. In attesa di una forma migliore. Voto 6

Spinazzola – primo tempo attento e generoso ma senza i suoi proverbiali strappi che non hanno quindi aiutato la causa; all’inizio del secondo tempo lascia il posto a Zalewski. Questa volta non è stato molto utile. Voto 5,5

Pellegrini – altra vittima di un pessimo centrocampo giallorosso, del primo tempo, vista la grande sofferenza di tutto il reparto; al 69′ batte il corner decisivo per il raggiungimento del pareggio applicando uno schema che prevede la ribattuta dal secondo palo che Dybala interpreta alla perfezione; al 93′ lascia il posto a Bove. Voto 6

Dybala – primo tempo quasi anonimo, forse emozionato, forse impaurito anche se riesce a subire diversi falli in ripartenza sanzionati solo con punizioni ma senza cartellini ai vari Miretti, Alex Sandro ecc.; secondo tempo migliore almeno per l’impegno, forse i cambi all’inizio del secondo tempo lo hanno aiutato. Al 77′ lascia il posto a Kumbulla. Pennellata, sugli sviluppi del corner di Pellegrini, al 69′ per il gol del pareggio di Abraham, ad impreziosire una prestazione poverella. Lavorare, lavorare, lavorare. Voto 6

Abraham – primo tempo di sofferenza, senza un valido supporto dei compagni di reparto, resta l’impegno e senza timore fa a sportellate con Bremer che non lo fa respirare; al 69′ come un rapace, sul assist di Dybala, incorna la palla dell’1 a 1; non smette di lottare fino al 90′. Ha messo il suo timbro. Voto 7

El Shaarawy – entra all’inzio del secondo tempo al posto di Mancini; posizionato a supporto di Abraham, è sempre una pedina importantissima a disposizione del mister. Comunque un titolare. Voto 6,5

Zalewski – entra all’inzio del secondo tempo al posto di Spinazzola; cambio naturale, puntuale, preciso in fase di copertura ma anche nella spinta offensiva. Si conferma partita su partita. Voto 6,5

Celik – entra al 61′ al posto di Karsdorp; terzino in una difesa a quattro, affidabile e concentrato. Voto 6

Kumbulla – entra al 77′ prende il posto di Dybala per un nuovo cambio modulo di Mourinho che passa a quattro in difesa; porta concretezza in coppia con Smalling nel modulo. Concreto. Voto 6

Bove – entra al 93′ al posto di Pellegrini. s.v.

Mourinho – Inspiegabile l’atteggiamento della squadra in un primo tempo inguardabile, talmente brutto che si può cadere nella trappola di addossare al mister tutta la responsabilità. Ma la squadra del secondo tempo è sicuramente merito suo che, come dichiarato nel post partita, ha “sbattuto in faccia” il senso di vergogna nell’essere l’allenatore di una squadra che praticamente non era scesa in campo e forse questo atto di crudele onestà è servito per “svegliare” i giocatori. Alla fine quasi quasi la sua squadra poteva anche rischiare di vincere la partita. Allenatore vero che legge la partita e, anche con cambi di modulo, la sa gestire e alla grande!. Voto 7,5

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