Kevin Strootman
di Romina Pennisi
Kevin Johannes Willem Strootman, nato il 13 febbraio 1990, a Ridderkerk, in Olanda, inizia la carriera nelle giovanili del VV Rijsoord; nel 2007 si trasferisce prima allo Sparta Rotterdam e poi, quando la squadra biancorossa retrocede in seconda divisione, all’Utrecht per 700.000 euro. In quegli anni fa il salto di qualità che gli dà visibilità internazionale: il 29 giugno 2011, viene ingaggiato dal PSV Eindhoven insieme al compagno di squadra Dries Mertens, per un importo complessivo di 13 milioni di euro, e in due stagioni, colleziona – rispettivamente – 62 presenze e 7 gol e 88 presenze e 13 gol.
Nel luglio 2013, approda alla Roma, che per aggiudicarselo strappa un assegno da 16,5 milioni di euro, più un eventuale bonus fino a un massimo di 3,5 milioni legato alle sue prestazioni. Con la maglia numero 6, fino a quel momento ritirata in onore di Aldair, esordisce già da titolare in Serie A, il 1° settembre, alla seconda giornata di campionato, contro l’Hellas Verona. Non gli ci vuole molto tempo per affermarsi: già il 16 settembre segna il suo primo gol in maglia giallorossa, in casa del Parma, su calcio di rigore e rapidamente diventa un perno fondamentale della formazione titolare di Rudi Garcia.
Kevin è un centrocampista dal fisico roccioso e dal carattere determinato, che trasmette anche all’esterno con un’espressione quasi feroce sul volto, lo sguardo di sfida e i denti stretti. Lui stesso precisa che quello è il suo “normale” aspetto, non è vero che sempre arrabbiato, come tutti gli fanno invece notare.
È un ottimo regista, grazie alla sua intelligenza tattica e alla sua visione di gioco, sa recuperare la palla e impostare l’azione con un piede sinistro molto educato. In attacco, dà un valido contributo con preziosi assist e coraggiosi inserimenti, che gli consentono di arrivare anche al gol. È rimasto leggendario l’appellativo affibbiatogli da Rudi Garcia, che lo ha definito “la lavatrice”, per la sua capacità di recuperare palloni “sporchi” e restituirli “puliti” e giocabili.
La sua carriera sembra destinata a essere folgorante: è considerato uno dei centrocampisti più promettenti d’Europa, ma il 9 marzo 2014, nella partita contro il Napoli, si infortuna gravemente al ginocchio sinistro. Si chiude così anticipatamente la sua prima stagione in giallorosso, nella quale realizza sei gol in 29 presenze.
Torna dopo 8 mesi, contro il Torino, e il 25 novembre 2014 assapora la gioia della Champions League, nella gara contro il CSKA Mosca, finita in pareggio, subentrando all’83° minuto al posto di Nainggolan. Ma il ragazzo è davvero sfortunato: il 25 gennaio 2015, durante un contrasto nella gara contro la Fiorentina, si infortuna di nuovo al ginocchio sinistro. Il 30 gennaio viene operato per una complicanza dovuta alla precedente operazione e per una lesione cartilaginea. A causa della lunga degenza, conclude la seconda stagione con sole sette presenze tra campionato e coppe.
Rientra in campo il 21 febbraio 2016, dopo oltre un anno dall’infortunio, ma gioca solo cinque partite fra aprile e maggio. Nel campionato seguente, con Spalletti, ritrova il posto da titolare e il 29 settembre 2016 segna la prima rete in maglia giallorossa nelle coppe europee, nella gara interna dei gironi di Europa League contro l’Astra Giurgiu, finita quattro a zero. Memorabile anche il pallonetto con cui scavalca Marchetti nel derby vinto contro la Lazio il 4 dicembre dello stesso anno, dopo aver sradicato la palla dai piedi di Wallace.
Nella stagione 2017-2018, si conferma una pedina importante anche per il nuovo allenatore Di Francesco, che lo schiera regolarmente al centro della mediana giallorossa. Il punto più alto della sua carriera è la semifinale di Champions conquistata contro il Barcellona, anche se il Kevin del 2014 in realtà non si è più visto.
Lascia la Roma nell’agosto del 2018 – dopo cinque stagioni, 131 presenze e 13 reti – e va al Marsiglia, dove ritrova Rudi Garcia e il posto da titolare. Poi però il suo rendimento cala, anche a causa di un fastidio agli adduttori, così perde terreno nelle gerarchie del mister francese. Anche con Villas Boas, la stagione successiva, il rapporto non è idilliaco.
Il 14 gennaio 2021 viene ceduto in prestito al Genoa. Già alla seconda presenza, serve l’assist a Mattia Destro per il gol che permette al Genoa di battere 1-0 il Cagliari.
I romanisti, ancora innamorati pazzi di lui, faticano a vederlo giocare in Italia con un’altra maglia, ma al tempo stesso avranno modo di apprezzarne ancora una volta la serietà e la professionalità, rimpiangendo i bei tempi quando l’olandese trascinava i giallorossi con la sua incontenibile carica agonistica. Negli occhi dei tifosi, restano in particolare le immagini della semifinale di andata di Coppa Italia del 5 febbraio del 2014, quando sotto una pioggia battente, con un bolide scagliato da notevole distanza, ha fatto gonfiare la rete difesa da Reina. In bocca al lupo, Kevin!