Settembre 19, 2024

di Roberto Cerrone

Giuseppe Rapetti nasce ad Alessandria (il solo Campanella riporta la data di oggi 3 aprile) ma tutte le altre fonti riportano correttamente il 21 ottobre 1905 e nel periodo di leva si ritrova nella capitale. Portiere, non particolarmente alto ma molto agile, si parla di solo un metro e sessantotto, come se fosse un antenato di Quintini. Lo mette tra i pali la Pro Roma che nel 1926 si fonde nella Fortitudo e quindi entra nella sfera di Italo Foschi e, finalmente, nel 1927, Rapetti è Romanista a tutti gli effetti e viene scelto come il primo portiere della nostra storia, è Lui in campo nella nostra prima storica partita al Motovelodromo Appio il 17 luglio contro i magiari del Ujpest. Ed è sempre Lui in campo nella prima partita ufficiale nel campionato nazionale girone B, Roma Livorno. La gara finì 2 a 0, Giuseppe imbattuto e la Roma in gol con Ziroli e Fasanelli. Storia. In quel campionato si giocano 20 gare e Lui ne disputa 14, anche a causa di un gravissimo infortunio che lo vide rimanere stoicamente in campo (Dominante Roma 0 a 0), non c’erano sostituzioni, le altre 6 a Ballanti.

Terminato il campionato, si gioca la coppa Coni che ci vide vincitori, il nostro primo trofeo, e Ballanti fa il titolare e mister Garbutt lascia a Rapetti solo una gara, quella della vittoria interna per 5 a 1 contro la Pro Patria, che gli permetterà di essere uno dei vincitori. Sarà questa la sua ultima partita ufficiale, poi solo qualche amichevole all’ombra di Ballanti diventato titolare.

Dal libro di Massimo Izzi, l’As Roma dalla A alla Z, si scopre che durante un’amichevole di apertura della stagione con il Genoa, il portiere dei grifoni, il mitico De Prà, si infortuna e viene sostituito proprio dal Romanista Rapetti che si trova come avversario Fulvio Bernardini neo-giocatore Romanista.

Nel 1929 Rapetti lascia la capitale per tornare nella sua Alessandria e giocare con i grigi, poi Cagliari e altre squadre della nostra regione come il Civitavecchia per finire l’attività agonistica nella Mater, allora seconda squadra romana dopo di noi, nel 1937.

Ormai è diventato Romano e trova lavoro come impiegato nella famosa Società Romana di Elettricità. Muore in circostanze drammatiche il 20 settembre 1959.

Auguri, sei dentro la storia.

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