Novembre 21, 2024

Dopo il pareggio 2-2 ottenuto nel derby di campionato contro la Lazio, torna la Coppa dei Campioni e allo stadio Olimpico arriva una delle squadre più difficili da affrontare, i campioni di Germania della Dinamo Berlino, squadra tosta come tutte le compagini tedesche ma anche dotata di grande qualità.

In questa serata dell’Olimpico 7 marzo 1984 però, il loro tecnico decide che è il caso di alzare il famoso muro di Berlino, per difendersi sia dagli attacchi dei giallorossi che degli oltre 60.000 tifosi che gremiscono gli spalti dell’Olimpico.

Il primo tempo scivola via con la Roma che crea almeno tre occasioni limpide da gol; al 27’ il portiere tedesco respinge una conclusione di Maldera e sul proseguimento dell’azione blocca il tiro di Pruzzo.

Tre minuti dopo Rudwaleit respinge un colpo di testa a botta sicura di Graziani e salva ancora una volta la sua porta.

Nella ripresa, continua il monologo romanista con la Dinamo che non riesce ad uscire dalla propria metà campi, si difende ed erge un vero e proprio pulmann davanti all’area di rigore.

Al 53’ Mimmo Oddi è costretto ad alzare bandiera bianca, lascia il campo per infortunio e al suo posto Liedholm inserisce Dodo Chierico.

Al 59’ Di Bartolomei su calcio di punizione, colpisce il legno della porta avversaria, è il preludio finalmente al gol che arriva qualche minuto più tardi.

Al 67’ Righetti avanza palla al piede e arrivato sulla trequarti crossa in area di rigore dove ci sono sia Pruzzo che Graziani; il Bomber non riesce ad intervenire ma il pallone arriva tra i piedi di Ciccio nazionale, stop e gran botta con il sinistro che regala il gol del vantaggio 1-0 alla Roma.

La squadra di Liedholm è padrona assoluta del campo; straordinaria giocata al 75’ di Cerezo che controlla il pallone nella metà campo giallorossa, avanza in dribbling e poi dopo averlo passato a Pruzzo, si lancia verso l’area avversaria; il pallone sta per tornare al campione brasiliano che viene però atterrato in area di rigore, il bomber si fionda sulla sfera e di prepotenza calcia il pallone in rete per il più che meritato 2-0.

A questo punto la Dinamo è stordita, non si sarebbe mai aspettata di subire un uno-due così tremendo e vacilla: ne approfitta la Roma che proprio al 90’ cala il tris.

Azione di Conti, sul pallone che viene respinto dal portiere arriva Graziani, la difesa tedesca prova in tutte le maniere ad arginare l’offensiva giallorossa ma non ci riesce perché l’incursione di Cerezo è vincente. Il brasiliano arriva in corsa e scaraventa in rete il pallone del 3-0.

La corsa sfrenata sotto la Curva Sud è una delle immagini più belle ed entra di diritto nella storia della Roma.

Al triplice fischio dell’arbitro olandese Keizer, la Roma può festeggiare l’ennesimo 3-0 stagionale nella massima competizione europea che la mette in chiaro vantaggio in vista del ritorno in terra di Germania.

Roma: Tancredi, Oddi (53’ Chierico), Righetti, Nela, Falcao, Maldera, Conti, Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei, Graziani. All.:Liedholm

Dinamo Berlino: Rudwaleit, Grether, Trieloff, Backs, Rohda, Troppa, Therlotzki, Rath, Ernst, Schultz, Thom (79’Netz). All.: Bogs

Arbitro: Keizer (Olanda)

Marcatori: 67’ Graziani, 77’ Pruzzo, 89’ Cerezo

Note: Giornata di sole primaverile, terreno in buone condizioni. Spettatori 61.064 paganti per un incasso di 1.104.073.000 lire. Nessun ammonito

Interviste Post-Partita:

Nils Liedholm:

“Non mi aspettavo un 3-0 così netto, ci speravo ma questo è un altro discorso.È stata un’impresa, una delle più belle da quando sono alla Roma. La Dinamo è più forte dello Jena e infatti sino a venticinque minuti dalla fine, andavamo ancora a caccia del primo gol. Avevo detto ai ragazzi state attenti a non sbilanciarvi, ricordatevi che bisogna avere molta pazienza, i ragazzi l’hanno avuta e con l’innesto di Chierico abbiamo completato il lavoro ai fianchi: abbiamo aspettato che si aprissero un po’ e dopo li abbiamo stesi con tre gol che sono strameritati. Non dimentichiamoci il palo e qualche altra occasione in cui siamo stati sfortunati.

È stata una lotta sfibrante prima di nervi e poi di muscoli. Dal lato spettacolare la Roma che rifilò tre gol al Goteborg fu più bella ma questa è stata molto più brava. Ha dato una grande prova di maturità e livello internazionale”.

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