Mile Svilar pre Roma-Slavia Praga
Fonte: asroma.com
Domani arriva lo Slavia Praga, una partita complicata, l’avversario con più qualità di questo girone. Che partita ti aspetti?
“Buonasera a tutti. Penso che sarà una partita difficile, contro una buona squadra. Spero di vincere domani, ma sarà difficile sicuro”.
Come lavori quotidianamente sapendo di partire da dodicesimo portiere, alle spalle di un portiere importante come Rui Patricio? Tu ambisci a diventare il primo portiere della Roma?
“Sono ancora giovane, devo prendere tutte le occasioni che mi dà il mister. Sono concentrato a lavorare tutti i giorni per migliorare, come tutti, proiettato sul mio lavoro e sulla partita di domani.
Poi, il prossimo anno è il prossimo anno”.
In cosa ti senti migliorato rispetto a un anno fa?
“Mi sento migliorato dal punto di vista mentale. Ho lavorato un anno e mezzo con Nuno, mi trovo sempre meglio, ho giocato anche con la squadra qualche partita l’anno scorso, migliorando la sintonia.
Mi sento più maturo, ora. Mi sento più portiere”.
Che bilancio fai delle partite giocate da te quest’anno? E sulla costruzione dal basso della squadra, è cambiato qualcosa per te?
“Sì, la squadra è cambiata un po’ nella costruzione dal basso, ma io penso che abbiamo giocatori per fare questo. Abbiamo migliorato tanto.
Spero di migliorare ancora, partita dopo partita”.
In estate sei stato vicino ad accettare un prestito per giocare di più? E la Roma ora sta subendo meno gol rispetto ad inizio stagione, quanto è importante per un portiere la solidità difensiva?
“Non è mai stata un’opzione, sono sempre stato concentrato sulla Roma.
Per quanto riguarda l’altra domanda, è un bene per la squadra la solidità difensiva, ma è più importante vincere. Speriamo di continuare”.
Cosa vi preoccupa, in particolare, dello Slavia Praga?
“Abbiamo analizzato prima dell’allenamento. Una buona squadra, con un buon attacco, buone individualità.
Anche noi siamo una buona squadra, sarà una partita difficile come detto, ma ci faremo trovare pronti”.
A Budapest è andata come sappiamo, ma voi già guardate avanti all’eventuale finale di Dublino?
“I giorni dopo la finale sono stati duri per tutti, ma poi dopo la finale abbiamo giocato una partita che abbiamo vinto.
È iniziata poi una nuova stagione, abbiamo lasciato dietro di noi il passato, non abbiamo vinto, ma ora guardiamo avanti al futuro e speriamo di vincere partita per partita”.
La scuola italiana dei portieri è storicamente una buona scuola. Da quanto sei arrivato qui hai notato una differenza sulla preparazione e l’allenamento?
“Sì, qui ci sono tanti portieri forti e bravi.
Io ho un allenatore di portieri portoghese, conosco questa scuola, mi piace, sono stato cinque anni in Portogallo, per il resto non posso dire di più perché non lo so”.