De Rossi: la prima intervista 2024-2025
A margine della partita contro il Tolosa si è svolta la prima conferenza stampa stagionale del Mister Daniele De Rossi.
Le sensazioni sul ritiro a Trigoria…
Le sensazioni che ho oggi, non sono tanto diverse da quelle che avevo quando ero calciatore, si lavora, si lavora forte si lavora in maniera molto intensa. Non c’è quella paura di arrivare poi alla partita con le gambe pesanti o con la stanchezza addosso: l’obiettivo è un altro. La preparazione a Trigoria è molto simile a tutte le altre preparazioni, siamo qui a casa nostra e in passato già ne avevo fatte altre tre o quattro proprio al nostro centro.
Stiamo bene, è una sensazione bella, perché è la mia prima esperienza sotto questo nuovo punto di vista, ma non c’è niente che mi ha colpito così tanto: è tutto molto normale, c’è grande affinità con con il mio staff con cui avevamo iniziato a lavorare già da tante settimane per pianificare tutto quantoz per questo dico che non c’è nulla di sorprendente o di istantaneo e quindi aspettiamo di avere qualche risposta in più nei prossimi giorni. Ho chiesto a un calciatore verso il 70’ come stesse e mi ha risposto “mister sto come all’inizio, sono morto” (sorride Daniele) ed è normale che sia cos e non c’è niente di anormale o di sorprendente.
La posizione di Dybala falso nueve…
La posizione di Dybala in questa partita è anche figlia del fatto che lui è stato fuori quattro, cinque giorni e che Tammy era rimasto a riposo per un piccolo acciacco: non volevo fargli fare più di quarantacinque minuti e quindi li volevo alternare e andava bene quella posizione.
Secondo me comunque è una soluzione anche per il futuro, soprattutto perché abbiamo in testa come idea quella di prendere esterni che possono buttarsi alle loro spalle e che possono dialogare con lui anche quando si abbassa come fa solitamente. Oggi Paulo ho cercato un paio di volte la profondità ed è un ruolo che secondo me lui può fare, a patto che la squadra si muova di conseguenza. Se ci si aspetta che lui sia quell’attaccante boa che va in profondità 10 volte per tempo è sbagliato e non sarebbe corretto metterlo a giocare in quella posizione… se invece ci muoviamo in funzione sua, in funzione del fatto che abbiamo un centrocampista, un trequartista in più o un esterno in più, allora la cosa può diventare davvero interessante e secondo me è da riprovare, anche perché ci dà molta più copertura sulle fasce ecco quando mettiamo giocatori più di di gamba di più esplosivi.
Su Mikautadze, calciatore georgiano accostato in passato alla Roma….
Io non devo e non voglio parlare di giocatori di altre squadre, quindi non so quanto sia corretto entrare nel merito di quella chiamata che comunque c’è stata. Ho avuto una sensazione positiva da parte del ragazzo però non devo parlare di niente che non sia tattico o del contenuto di quello che era quella chiamata
La situazione Abraham e il mercato in continua evoluzione…
Tammy è un giocatore della nostra rosa, è un giocatore forte della nostra rosa… poi il mercato ti racconto e ti dice che anche chi pensava di tenere poi alla fine va via e chi pensavi al contrario che fosse in uscita, poi magari ha fatto delle stagioni incredibili.
Tammy, ribadisco è un giocatore importante per noi: è uno che potrebbe avere anche molto mercato, perché si è ripreso bene. Io l’ho visto negli ultimi sei mesi e l’ho visto rientrare da un infortunio molto grande: so che quello che ho visto non è il vero Tammy e quindi noi ci puntiamo, assolutamente, non c’è nessun problema nel puntare sui giocatori forti. Lo stesso discorso vale per Edoardo, poi insomma io vedo e parlo con il direttore quotidianamente e vediamo anche quali sono le opportunità che possa darci il mercato o quello che a volte è la richiesta dei giocatori, perché a volte qualcuno ha bisogno di più spazio vogliono più spazio, scalpitano e io questo lo capisco e devo accettarlo.
Il mercato in entrata…
Vediamo, monitoriamo le situazioni, può starci di tutto, ma a volte per parlare di entrate, bisogna parlare anche delle uscite e vedere chi esce e chi entra. Bisogna vedere le opportunità che il mercato ti offre, è un discorso molto ampio, a volte è come un puzzle: non è che tu vai lì e dici compro quel giocatore. O meglio, a volte succede che dici quel giocatore lo voglio anche se abbiamo già altri in rosa, a destra, a sinistra o davanti, perché magari lo consideri fondamentale… altre volte invece vedi le opportunità che escono fuori durante il mese di luglio o di agosto del mercato e ne approfitti.
Il gap dalle avversarie rispetto allo scorso anno: le avversarie sono più vicine o più lontane?
Adesso è troppo presto per fare un un bilancio, magari lo facciamo al
1settembre… e poi comunque anche al 1settembre non ə detto che si possa fare. Ti faccio un esempio se il 1settembre scorso mi avessi chiesto la posizione del Bologna, magari ti avrei detto che me la sarei aspettata sotto, mentre il Napoli me lo sarei immaginato più in alto… ci sono momenti in cui alcune squadre ti sorprendono e altre che ti deludono. Noi dobbiamo guardare il nostro percorso, il mio e quello della squadra. Lo scorso anno, abbiamo fatto insieme 17 partite e portato a casa 34 punti: non è una media che mi dispiace però dobbiamo migliorarla… dobbiamo assolutamente migliorare e secondo me stiamo lavorando bene, stiamo portare più qualità dentro questa squadra, così che migliorare questa media non sia troppo difficile. Fare un bilancio adesso, sarebbe ingeneroso, è ovvio che mancano delle posizioni da coprire, mancano dei giocatori ma la sensazione è che verranno giocatori forti. La squadra sarà forte il 1settembre, prima arrivano e meglio è… però il mercato è così anche le altre squadre magari, non si sono mosse con tantissimi ruoli, con tantissimi giocatori però magari avevano comunque bisogno di cambiare due o tre cose.
L’anno prossimo secondo me, noi dovremo cambiare molto di meno, è un percorso di due o tre anni e non si può volere tutto subito… o meglio, a volte pure io vorrei avere 10 giocatori in una botta sola, ma è così e bisogna avere pazienza. Quello che conta è che la squadra sicuramente sarà forte al 1settembre, lo era l’anno scorso e si seguirà il percorso che abbiamo pianificato, partendo dal ringiovanimento in poi…
In base alla tua richiesta, come sta oggi la squadra, vedi la risposta giusta?
La vedo… sto vedendo il giusto stimolo durante gli allenamenti che alcuni giocatori, hanno già assimilato quelle che sono le mie richieste. Anche oggi nei primi quindici o venti minuti, ho visto qualche palla recuperata molto bene, in avanti. I ragazzi sono stanchi, due giorni fa, li abbiamo spappolati, ai miei tempi si facevano le corse la mattina della partita, perché queste gare servono e bisogna farle seriamente ma poi alla fine, l’obiettivo non è il risultato, quello conta poco o niente…. Certo conta un pò di sè vinci perché calmi un pò la gente, invece se perdi si crea un po’ più di apprensione, però alla fine quelli che conta è che noi stiamo lavorando nella maniera giusta. Se oggi avessi visto i ragazzi correre a duemila per tutti i 90’ mi sarebbe preoccupato perché magari a ottobre ci saremmo arrivati lessi…”