Novembre 5, 2024

Sabato 2 novembre nella sala stampa di Trigoria ha parlato Ivan Juric, presentando la partita contro il Verona.

Su Dovbyk…

“Dovbyk oggi dovrebbe allenarsi e poi decideremo in base alle sue condizioni. Ci sono anche altri che vedremo e poi capiremo chi ha recuperato e chi no; resta il fatto che comunque le scelte che faremo saranno tutte tecniche, per cui può giocare uno oppure un altro, per me cambia poco. Ieri comunque Dovbyk non si è alleato ed è fermo da giorni”

La trasferta di Verona… 

“A Verona c’è un ambiente sempre positivo che spinge molto la propria squadra: loro hanno tanti giocatori veloci, tecnici e hanno alternato delle prestazioni eccellenti ad altre meno buone. Adesso arrivano da un periodo in cui hanno ottenuto risultati negativi ma nell’ultima partita anche con un uomo in meno hanno giocato una buona partita. Troveremo una squadra incattivita, con tanta voglia di riscattarsi e fare il risultato, sarà come sempre a Verona una partita difficilissima”

Tanti giovani in squadra…

“Già dal mio primo giorno ho detto che abbiamo tanti giovani con un margine di crescita molto importante e non è un problema farli giocare perché si possono ottenere risultati anche con i loro. Abbiamo una rosa equilibrata e sceglieremo chi far giocare in base agli allenamenti; non guarderemo se un giocatore è giovane oppure no. È chiaro comunque che un giovane ha più possibilità di crescere e migliorare perché parte da un livello più basso e con il tempo può crescere. Quelli più grandi invece, all’inizio ti danno maggiori garanzie ma devi essere bravo a farli rendere al massimo delle loro potenzialità”

Bisogna dare continuità… 

“Come mentalità dobbiamo crescere partita dopo partita e dimostrare che stiamo diventando un buon gruppo; contro il Torino abbiamo fatto una buona partita ma dobbiamo continuare su questa strada e fare risultato anche a Verona altrimenti non abbiamo fatto niente. Dobbiamo mantenere la stessa mentalità, la stessa qualità e la stessa attenzione, cercando di dare continuità e vincere.”

Soulé sta trovando poco spazio…

“Soulé prima di ammalarsi ha giocato tantissimo, per cui non vedo alcun problema. In quel ruolo abbiamo diversi giocatori, oltre a lui ci sono anche Baldanzi e Dybala e partita dopo partita, valuteremo chi far giocare. 

Soulé ha ampi margini di miglioramento come del resto li hanno anche tanti altri calciatori: alcune volte ci sono giovani che crescono subito e che rendono quasi immediatamente ed altri che invece hanno bisogno di un po’ più di tempo, ci vuole pazienza anche se purtroppo il nostro è un ambiente in cui spesso la fretta la fa padrone e si vuole ottenere tutto e subito. Invece la mia esperienza, che ho avuto con vari giovani, come Buongiorno, Ricci, Zaccagni mi porta a pensare che bisogna lavorare tantissimo e se hanno voglia, ognuno con il proprio tempo crescerà”.

Dybala…

“Dybala ha colto l’essenza del gioco del calcio che è quello di allenarsi e prepararsi bene. Lui si presenta agli allenamenti e pensa solo a far bene il resto non conta. C’è la partita e devi prepararti per vincere, questo deve essere il nostro concetto e soprattutto il nostro obbiettivo. Lui contro il Torino ha giocato da falso nove ed è stato particolarmente libero di trovare la sua posizione, ma ha fatto la stessa cosa anche in altre partite in cui c’era Dovbyk. Ad esempio contro il Bilbao, lui ha senso della posizione, percepisce quello che succede e per questo quando gioca, gli diamo maggiore libertà rispetto ad altri”.

Ruolo di Zalewski ed El Shaarawy… quando vedremo Dahl…

“Io penso che sia Zalewski che El Shaarawy preferiscono giocare a sinistra, anche se Nicola ha fatto molto bene contro la Dinamo Kyev giocando a destra. Nella scorsa partita è uscito per crampi, c’è poco tempo per recuperare ma oggi vedremo come sta e lo valuteremo. 

Dahl è un ragazzo interessante e io lo vedo un po’ come Angelino, o un terzino o un terzo come braccetto. Secondo me sono molto simili l’uno con l’altro e nella posizione di quinto perdono qualcosa perché hanno molto passo, tecnica e corsa, ma hanno molto meno dribbling e uno contro uno, rispetto a Zalewski ed El Shaarawy.

Lui comunque è un ragazzo che si allena forte ha una grande mentalità e vediamo con il tempo come proporlo e come farlo giocare, È uno di quei giovani che è partito molto indietro ma che mi sta piacendo come mentalità”

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