Luglio 1, 2025

Amarcord: 30 giugno 1940

Domenica 30 giugno 1940 a Campo Testaccio alle ore 16:30 si gioca Roma-Livorno, partita amichevole ma dal significato storico enorme: è l’ultima volta infatti, che il mitico “Campo Testaccio” ospita una partita della Roma.

L’impianto, situato su “Monte dei Cocci” ha ospitato 170 partite ufficiali della squadra giallorossa (161 in Serie A, 4 in Coppa Italia, 5 in Coppa Europa Centrale) con 112 vittorie, 32 pareggi, 26 sconfitte.

Impressionante la differenza tra i gol segnati che sono stati 363 e quelli subiti 122.

Campo Testaccio apre e chiude con un successo nelle partite ufficiali: prima partita Roma-Brescia 2-1 il 3 novembre 1929; ultima partita Roma-Novara 3-1 il 2 giugno 1940.

Questa amichevole contro il Livorno, è stata utile anche per il neo allenatore Schaffer per conoscere i suoi giocatori tra cui il centravanti colombiano Timon proveniente dalla squadra del Bogotá.

La formazione schierata in campo dalla Roma è la seguente: Ceresa, Grassi, Acerbi, De Grassi, Bonomi, Fusco, Krieziu, Pantò, Timon, Coscia, Carmellini.

Al 10’ Zironi effettua un preciso passaggio in direzione di Viani II che, prima controlla e poi calcia verso la porta, il pallone che regala il vantaggio alla squadra ospite.

La Roma, colpita nell’orgoglio prova a reagire con Carmellini che da ottima posizione, non imprime la giusta forza al pallone e più che un tiro, effettua un passaggio verso Agostini.

Pochi minuti dopo, si ripete la stessa azione con l’attaccante della Roma che sbaglia in maniera goffa e anche questa volta, regala il pallone al portiere ospite.

Verso la mezz’ora, passaggio di Krieziu per Coscia che alza lo sguardo, vede il portiere fuori dai pali e lascia partire un forte tiro dalla distanza ma il pallone, termina alto sopra la traversa.

Al 41’ arriva l’azione più nitida per la Roma con Timon che calcia da posizione ottimale, il portiere è battuto ma il palo, salva il Livorno e la gioia resta, strozzata in gola al pubblico giallorosso.

Finisce il primo tempo con il Livorno in vantaggio per 1-0.

Nella ripresa, Schaffer inserisce Amadei al posto di Carmellini mentre il Livorno, effettua una serie libera di sostituzioni con giocatori che escono dal campo e poi a rotazione rientrano. 

Al 50’ Krieziu in piena area di rigore, controlla il pallone e lo calcia verso la porta ma Agostini è attento e riesce a respingere.

Pochi minuti dopo, il portiere del Livorno si ripete su una botta tremenda di Pantò: la pressione della Roma, ormai è costante e il Livorno non riesce più ad uscire dalla propria metà campo.

Al 60’ Coscia s’invola sulla fascia sinistra, supera di slancio Capaccioli e poi con un dribbling stretto salta anche Tabor: arrivato al limite dell’area, lascia partire un tiro secco e preciso che supera il portiere Agostini e regala il meritato pareggio 1-1 alla Roma.

La formazione di casa, domina in lungo e in largo la contesa, anche se il gol del vantaggio sembra non voler arrivare: Pantó ha un’ottima occasione per segnare ma con la porta spalancata, spedisce incredibilmente il pallone a fondo campo.

Al 75’ Timon controlla la sfera al limite dell’area, si libera con una finta del diretto avversario Tabor e poi avanza: fa un paio di passi e poi lascia partire un rasoterra imparabile per Agostini che regala il vantaggio 2-1 alla Roma.

La squadra giallorossa festeggia, anche perché vuole chiudere la sua storia con Campo Testaccio uscendo vincitrice da questa ultima sfida.

All’85’ ci prova l’arbitro Dellarole a rovinare il tutto perché fischia un calcio di rigore a favore del Livorno per un fallo di mano in piena area di Grassi.

Fusco protesta in maniera vistosa e viene espulso: la Roma dunque, è costretta a giocare gli ultimi minuti della partita in inferiorità numerica.

Sul punto di battuta va Viani II (autore del gol del momentaneo vantaggio livornese) ma il suo tiro, rasoterra viene intuito e respinto dal portiere Ceresa che festeggia insieme a compagni di squadra e tifosi.

Gli ultimi minuti di una partita che sulla carta è amichevole, si trasformano in bagarre: la Roma vuole vincere, mentre il Livorno vuole rovinare la festa. 

Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra giallorossa attacca e all’87’ Amadei al termine di una bellissima azione personale colpisce in pieno il palo.

Un minuto dopo, Costa realizza il gol del pareggio ma la beffa viene evitata perché l’arbitro segnala una posizione di fuorigioco e annulla.

Finisce così 2-1 per la Roma, una partita non bellissima da un punto di vista tecnico ma sicuramente emozionante perche ricca di significati.

Roma: Ceresa, Grassi, Acerbi, De Grassi, Bonomi, Fusco, Krieziu, Pantò, Timon, Coscia, Carmellini (Amadei).

Livorno: Agostini, Tabor, Del Buono, Capaccioli, Zidarich (Angelini), Venturini (Zironi), Zironi (Costanzo), Stua, Viani II, Angelini (Zidarich), Costa.

Arbitro: Oreste Dellarole di San Germano Vercellese (VC)

Marcatori: 10’ Viani II, 60’ Coscia, 75’ Timon

Note: Spettatori 3.000 circa; tempo bello e terreno buono

About Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *