Accadde oggi: Roma-Parma 3-1

Amarcord – 17 giugno 2001
Domenica 17 giugno allo stadio Olimpico, alle ore 15:00 si gioca Roma-Parma, partita valida per la 34a giornata di campionato.
È la partita che tutti aspettano da un’intera stagione: è la sfida che può nuovamente regalare il titolo di Campione d’Italia alla Roma.
La squadra di Fabio Capello ha dominato tutta la stagione agonistica ma non è ancora riuscita a conquistare matematicamente la vittoria.
Lo stadio è pieno in ogni ordine di posto, i tifosi sono arrivati prestissimo e nessuno vuole mancare.
Al momento dell’ingresso in campo per saggiare le condizioni del campo i calciatori della Roma sono accolti da un boato incredibile e da uno sventolio di 70.000 bandiere.
Si narra che alcuni giocatori del Parma molto importanti, guardando questo spettacolo di colori e passione abbiamo detto: “ma che c’entriamo in una giornata del genere? Cosa siamo venuti a fare a Roma oggi?” … magari è solo una leggenda ma crediamo possa anche non distaccarsi tanto dalla realtà dei fatti.
Alle 15:00 esatte, lo speaker della Roma Carlo Zampa, legge le formazioni… le emozioni che provano i tifosi della Roma ma anche i calciatori sono infinite.
Fabio Capello schiera la seguente formazione: Antonioli, Zebina, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Emerson, Candela, Totti, Batistuta, Montella.
L’avvio di gara e tutto di marca giallorossa, il Parma è schierato all’interno della propria area di rigore e fatica a superare la linea di centrocampo.
Al 16’ calcio di punizione conquistato dalla Roma sotto la tribuna Tevere. Sul punto di battuta va Totti che calcia di potenza, Cannavaro si sostituisce a Buffon e a pochi passi dalla linea di porta respinge con la testa la minaccia.
Al 19’ Montella protegge il pallone e lo serve a Tommasi, il centrocampista giallorosso cambia lato del campo e trova Candela: stop perfetto del francese e passaggio arretrato per Totti che arriva in corsa e lascia partire una bomba che regala il gol del vantaggio 1-0 alla Roma.
Al 34’ cross di Cafù e preciso colpo di testa di Batistuta che stacca più in alto di tutti ma Buffon compie un miracolo e salva la porta del Parma.
È un monologo romanista, passa un solo minuto ed Emerson recupera l’ennesimo pallone di una gara sin qui perfetta: passaggio filtrante per Batistuta che da posizione defilata calcia ma il pallone attraverso tutto lo specchio della porta e termina a fondo campo. Sulla conclusione, Montella ha cercato invano la deviazione posizionato sul secondo palo, con una perentoria scivolata ma non ha trovato l’impatto con il pallone.
Al 35’ Tommasi passa il pallone a Totti che resiste al fallo del diretto avversario, avanza palla al piede e da fuori area, lascia partire un sinistro che termina di poco largo a Buffon battuto.
Prova ad uscire dalla propria metà campo il Parma al 39’ ma Cafù ferma tutto e lancia Batistuta a campo aperto: l’argentino parte dalla sua metà campo, arriva di prepotenza davanti a Buffon e calcia, il portiere respinge ma sul pallone si fionda Montella che non lo fa neanche ricadere a terra e di prima intenzione con il destro, realizza il gol del meritato raddoppio 2-0.
L’aeroplanino decolla sotto la curva Sud e un’intera città, capisce che l’obiettivo Scudetto è sempre più vicino.
La prima azione ospite arriva al 40’ con Sartor che attacca la profondità e offre il pallone a Milosevic a pochi passi dall’area piccola ma Antonioli è immenso e riesce a respingere: sul proseguimento dell’azione, il tiro di Di Vaio termina alto sopra la traversa.
Bellissima azione giallorossa con tutti e tre gli attaccanti che toccano il pallone, Montella-Totti-Batistuta, l’esterno destro dell’argentino è respinto con un miracoloso intervento in calcio d’angolo da Gigi Buffon.
Poco prima dell’intervallo, è sempre la Roma a rendersi pericolosa con Totti che inventa una magnifica giocata e lancia Batistuta: il Re Leone viene chiuso proprio al momento del tiro e Buffon può respingere.
Le squadre vanno al riposo con la Roma meritatamente in vantaggio per 2-0.
Ad inizio ripresa, riprende la sfida personale tra Batistuta e Buffon: il colpo di testa in tuffo del centravanti romanista è respinto dal portiere che salva la propria porta dall’ennesima capitolazione.
Poco dopo è ancora Totti che lancia Batistuta ma questa volta il portiere ospite è in anticipo e riesce a districarsi con relativa tranquillità.
Passano pochi istanti e l’azione si ripete, Totti per Batistuta, il pallonetto scavalca Buffon ma termina di poco alto sopra la traversa.
Si gioca in una sola metà campo, Totti con l’esterno del piede destro serve Batistuta, colpo di testa a liberare Montella che sbaglia la prima conclusione ma poi con l’interno del piede destro non lascia scampo a Buffon.
È il 3-0 per tutti, per la gente che si abbraccia ed impazzisce, per Montella che esulta insieme ai suoi compagni, per i cronisti e addetti ai lavori, per chi segue la partita in televisione… non è gol invece per l’arbitro che vede qualche cosa e incredibilmente annulla.
Il gioco riprende ma continua a non esserci partita: Montella con il sinistro, lancia lungo il pallone per Batistuta che lo controlla nei pressi dell’area di rigore: rientra con il destro, si porta il pallone sul sinistro e con un preciso fendente realizza il gol del 3-0 e vince la sua personalissima sfida con il numero uno del Parma.
A questo punto, sul punteggio di 3-0 sembra davvero tutto fatto. Nessuno può toglierci la gioia dello Scudetto… nessuno può rallentare l’ascesa di questa squadra fantastica che ha dominato una stagione esemplare sotto tutti i punti di vista… e invece siamo a Roma e quel qualcosa di impossibile si va pian piano materializzando.
Non stiamo parlando del gol di Marco Di Vaio, l’1-3 del quale non si accorge praticamente nessuno (tanti tifosi escono dalla Stadio convinti che la partita sia finita 3-0… addirittura Raul Bova in un film con Paola Cortellesi “Nessuno mi può giudicare” indossa una t-shirt rossa con la scritta Roma-Parma 3-0) ma stiamo parlando dell’invasione di campo di migliaia di tifosi che in un momento del genere, stanno per rovinare una festa meritata e sacrosanta.
Purtroppo si sta riproponendo quanto vissuto pochi mesi prima, con la festa di addio al calcio del Principe Giuseppe Giannini, rovinata da una scellerata e disgraziata invasione di campo:
con una differenza sostanziale, in quella occasione la partita sospesa era una semplice esibizione, qui ci si sta giocando uno Scudetto atteso dal 1983.
Giorgio Rossi, insieme a Fabio Capello sono tra i più scatenati per cercare di far uscire chi ha invaso il rettangolo verde mentre i giocatori di entrambe le squadre, rimangono praticamente in mutande.
L’arbitro Braschi è alla sua ultima partita in carriera, capisce il momento e la situazione che si sta vivendo e lascia alla Roma la possibilità di riorganizzare le cose.
Viene fatta arrivare una muta nuova e viene riconsegnato un pallone: i calciatori sorridono, c’è chi ride, chi balla, probabilmente non si capisce il reale rischio che si sta correndo… fortunatamente però i pali e le traverse della porta sono sane e dopo un po’ di trepidante attesa, il gioco può riprendere.
La scena è al limite del paranormale, alcuni giocatori del Parma, come ad esempio Buffon giocano con una maglia rovesciata, altri non hanno neanche i calzini… quando il direttore di gara fischia definitivamente la fine della partita, può esplodere al cielo la gioia più bella e più grande… siamo CAMPIONI D’ITALIA per la terza volta nella nostra Storia!!!
Può scatenarsi la festa per le vie della città… Garbatella, Testaccio, Colosseo… al Circo Massimo è in programma il concerto di Antonello Venditti con l’annunciato spogliarello di Sabrina Ferilli… Roma come sempre è Giallorossa!!!
Roma: Antonioli, Zebina (65’ Mangone), Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Emerson, Candela, Totti, Batistuta (80’ Delvecchio), Montella (80’ Nakata). A disposizione:Lucarelli, Zanetti, Di Francesco, Guigou.
All.: Fabio Capello
Parma: Buffon, P.Cannavaro, Thuram, F. Cannavaro, Sartor (53’ Amoroso), Fuser, (57’ Boghossian), Almeida (76’ Benarrivo), Sensini, Falsini, Milosevic, Di Vaio. A disposizione: Guardalben, Bangoura, Mboma. All.: Renzo Ulivieri
Arbitro: Braschi di Prato – Guardalinee: Ivaldi e Mitro – Quarto uomo: Minotti
Marcatori: 19’ Totti, 39’ Montella, 78’ Batistuta, 82’ Di Vaio
Ammoniti: Almeyda per proteste
Note: Spettatori 74.773 di cui 28.650 paganti per un incasso di lire 2.460.895.000 e 46.123 abbonati per una quota di lire 1.658.330.000