Accadde oggi: Roma-Torino 3-1, la festa!

Amarcord – 15 maggio 1983
Domenica 15 maggio 1983 allo stadio Olimpico alle ore 15:00 si gioca Roma-Torino, partita valida per l’ultima giornata del campionato.
La Roma è matematicamente campione d’Italia già da una settimana: il titolo è stato conquistato l’8 maggio nella trasferta di Genova contro il Genoa ma oggi, c’è la possibilità di festeggiare davanti al pubblico amico.
L’Olimpico è pieno fin dalle prime ore della mattina, si parla di centomila persone presenti, un numero incredibile, un bagno di folla che solo una città come la nostra e una tifoseria straordinaria come quella della Roma possono vantare.
Allo stadio Olimpico, per rendere omaggio alla Roma Campione d’Italia c’è anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini che saluta la gente giallorossa dalla sua postazione in tribuna Monte Mario e poi, nel pre partita, scende negli spogliatoi per salutare, uno a uno i calciatori della Roma.
Le frasi rivolte a Liedholm “si è dimostrato veramente un uomo eccezionale” e poi ad Agostino Di Bartolomei “Capitano, complimenti ve lo meritate, dal principio avete giocato bene” fanno da cornice ad un bellissimo quadro che sta per essere realizzato.
Si prosegue poi, con le risate insieme al Presidente Dino Viola, che è l’artefice principale della vittoria dello Scudetto e con gli amorevoli baci ai bimbi di Bruno Conti, Andrea e Daniele che sono mano nella mano uno (con maglia della Roma) al papà e l’atro (con maglia del Brasile) a Paulo Roberto Falcao.
L’atmosfera di festa che si respira allo stadio è qualcosa di unico e straordinario, chi è presente lo vive di persona, ma anche chi lo segue dalla televisione ha modo di emozionarsi per dei momenti iconici che resteranno per sempre impressi nella storia della Roma e del calcio in generale.
Bruno Conti, vive un momento di forte emozione, campione del mondo nell’estate del 1982 con la nazionale di Enzo Bearzot e adesso campione d’Italia, nel maggio del 1983 con la Roma di Liedholm.
Può festeggiare anche Paulo Roberto Falcao “il divino” che dopo aver vissuto il dramma sportivo con il suo Brasile al mondiale di Spagna ‘82, eliminato proprio dalla nostra nazionale, ha vinto uno Scudetto, che lui stesso aveva promesso nel giorno del suo sbarco romano, il 10 agosto del 1980 all’aeroporto di Fiumicino.
Prima della partita, il sindaco di Roma Ugo Vetere ha consegnato al Presidente Dino Viola una Lupa, simbolo della città eterna.
La partita tecnicamente non ha avuto una grande storia, il Torino ha fatto la parte della squadra materasso, venuta a Roma a fare da contorno alla festa. Nel primo tempo ha provato in incursione con un bel tiro di Dossena, parato in tuffo da Tancredi ma poi si è sciolto al sole di Roma.
La squadra di Liedholm ha sciorinato azioni davvero molto bello che hanno suggellato per l’ennesima volta la forza e l’altissima qualità di una squadra, praticamente perfetta.
Al 20’ Bruno Conti controlla il pallone, punta l’avversario diretto e viene abbattuto in piena area di rigore. L’arbitro, Bianciardi di Siena, assegna il calcio di rigore che Pruzzo, trasforma con freddezza, regalando il vantaggio 1-0 alla Roma.
Al 35’ azione splendida della squadra giallorossa con Bruno Conti che lancia Falcao, il tocco morbido con l’esterno del piede destro del campione brasiliano, sull’uscita disperata del portiere, è un colpo di rara bellezza che vale il 2-0 per la Roma. La sua corsa ad abbracciare la Curva Sud, la “Torcida giallorossa” è tanto bella quanto emozionante e commovente.
Nella ripresa, Nils Liedholm decide di sostituire Franco Tancredi con Franco Superchi che, alle soglie dei quarant’anni fa il suo esordio in questo campionato. La figura del “Ciocio” così è ribattezzato il portiere giallorosso, è stata davvero importante all’interno dello spogliatoio e la sua immensa esperienza, è stata fondamentale nei momenti delicati dell’anno.
All’82’ il Torino va a segno con Hernandez che dopo una corta respinta del portiere romanista, deposita in rete il pallone dell’1-2 ma nessuno, allo stadio Olimpico si accorge di questa rete perché tutti sono intenti a festeggiare la Roma.
E a proposito di festa, non può mancare il sigillo di Bruno Conti che all’86’ riceve il pallone e lascia partire con il suo sinistro magico, un violento, quanto preciso diagonale che supera Terranno per il definitivo 3-1 della Roma.
Al termine della partita, l’organizzazione voluta fortemente dalla società, ha funzionato in maniera perfetta, non c’è stata alcuna invasione di campo e i calciatori, hanno festeggiato il titolo di Campioni d’Italia, conquistato dopo quarantuno anni e salutato la gente con un bellissimo giro di campo e un enorme bandierone (rosso-bianco-verde) tenuto ai lati da tutti i calciatori giallorossi che hanno riscritto la storia.
La Roma vince lo Scudetto con 43 punti e la Juventus, degna rivale di questo campionato è obbligata a chinare la testa di fronte ai “CAMPIONI!!!”.
Roma-Torino 3-1
Roma: Tancredi (56’ Superchi), Nela, Vierchowod, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio (75’ Giovannelli), Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti. A disposizione: Nappi, Righetti, Chierico. All.: Nils Liedholm
Torino: Terraneo (78’ Copparoni), Corradini, Beruatto, Ferri, Danova, Galbiati, Torrisi, Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi (46’ Comi).
A disposizione: Rossi, Salvadori, Bertoneri. All.: Eugenio Bersellini
Arbitro: Bianciardi di Siena
Marcatori: 20’ rigore Pruzzo, 35’ Falcao, 82’ Hernandez, 86’ Conti
Note: spettatori paganti 50.609 per un incasso di 768.296.000 lire – abbonati 18.000 per una quota partita di 248.000.000. Incasso totale 1.016.296.000 record assoluto per una partita di campionato.