Novembre 21, 2024

Di Roberto Cerrone

Amadou Diawara, centrocampista, nato il 17 luglio 1997 a Conakry, capitale della Guinea. È giusto precisare che ci sono due stati che si chiamano così, la Guinea e la Guinea Bissau, tra l’altro confinanti ma mentre la Guinea è di lingua francese, quella Bissau è di lingua portoghese. Il nostro Amadou è della prima, connazionale di quel Keita che gioca a centrocampo nel Liverpool, mentre a Roma c’è stato un altro giocatore, meteora, Ednilson che era di quella Bissau, il cui nome completo ci svela il portoghese, Pedro Rocha Andrade Neves. Fatta la geografia, ora tocca alla storia del nostro Diawara, storia recente di una militanza Romanista iniziata l’anno scorso, e offuscata da un brutto infortunio sommato all’esperienza Covid19 fatta a Roma. Comunque, il nostro bravo Diawara ha già accumulato, ad oggi, 18 presenze in campionato, 2 in coppa Italia e 5 in Europa League, senza avere gol all’attivo.
La sua storia calcistica è quella tipica di molti ragazzi africani che giocano in posti e ambienti difficili, finché non hanno la fortuna che qualche talent scout li peschi e li porti a giocare in Europa. A lui è successo quando era piccolissimo e fu portato in Romagna, terra generosa e ricca. Dopo qualche tempo, trova spazio e ingaggio in una squadra straniera, il San Marino, perdonatemi l’accostamento ma dal punto di vista calcistico, è un altro paese, come succede in Francia con il Monaco. Da lì a Bologna, il passo è breve, arriva la serie A con il suo palcoscenico e arriva anche il Napoli che lo preleva in maniera non proprio da manuale etico, nel senso che spinge il ragazzo a non presentarsi al ritiro del Bologna, costringendo i Felsinei alla cessione. A Napoli vive tre anni discreti, fatti di alti e bassi ma con un buon numero di presenze sia in campionato che nell’Europa League, dove realizza il suo primo gol assoluto al blasonato Manchester City. Sarri lo imposta come centrocampista davanti alla difesa e giocando con continuità, ha anche conquistato la maglia della sua nazionale.

Alla Roma dalla stagione 2019-2020 non è riuscito a trovare il giusto spazio, con Fonseca prima e con Mourinho poi… Con la nostra maglia, ha messo a segno due reti in campionato, la prima il 29 luglio 2020 su calcio di rigore nella trasferta di Torino contro i granata e poi il 3 marzo 2021anche qui in trasferta contro la Fiorentina.
È un ragazzo ben voluto dai compagni e in campo, quando impiegato, mostra di dare sempre il massimo. 

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