Auspicando conferme: Presentazione Pomigliano-As Roma
Sabato 11 settembre alle ore 17, 30 si disputerà l’incontro Pomigliano femminile-Roma, valevole per la terza giornata del campionato di serie A. Sulla carta, ma è noto che la carta non regali titoli, si tratta di un match in cui la differenza tecnica tra le due compagini dovrebbe essere nettissima. Il Pomigliano infatti, proviene dalla serie cadetta e ha iniziato la stagione con un punto in due giornate. Nella giornata precedente tuttavia, è stato in grado di rimontare ben due reti, siglate da Moraca all’85’ e da Cox addirittura al 97’ all’Empoli che era stata superata agevolmente dalla Roma nella prima partita, seppure grazie a tre autoreti.
Le apparenze, ma non troppo apparenze, ingannano, dunque sempre. Il progetto del Pomigliano è ambizioso, nelle amichevoli estive è stato protagonista di una grande partita contro la Juventus e nelle sue fila annovera giocatrici di tutto rispetto. I nomi sono perfino altisonanti: Salvatori Rinaldi, che ha militato con efficacia nel Milan e l’ex Marija Banusic, protagonista della rete più bella del campionato scorso, la sforbiciata al volo contro l’Inter. Importante è anche Martina Fusini.
Tutta da giocare, allora, anche perché la Roma nella passata stagione, ci ha spesso abituati a prestazioni inspiegabilmente compromesse da un approccio poco cattivo e determinato, soprattutto sotto porta, o comunque condite anche da errori deleteri in fase di appoggio, giustificabili soltanto da una maturità e da una consapevolezza non ancora raggiunte. Questo ci si attende, pertanto. Forza, compattezza, sicurezza. Linea difensiva alta che però sia particolarmente efficace nelle coperture preventive.
Da verificare è sempre la tenuta del centrocampo, estremamente offensivo con Giugliano e Andressa in posizione di intermedi. Resta, infine, il nodo centravanti, che ci si porta dietro da molto. Pirone o Lazaro che devono dare certezze, oppure le giovani leve che scalpitano come Corelli e Kajzba, che devono dimostrare, clamorosamente, di poter rimettere in discussione gerarchie consolidate.
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