Novembre 21, 2024

La telenovela estiva con protagonista Edin Dzeko non poteva mancare proprio quest’anno. Nonostante le dichiarazioni di facciata durante le interviste, che il giocatore bosniaco ha sempre rilasciato da ormai quattro anni a questa parte, la verità è stata che poi, ha sempre fatto di tutto per essere ceduto. 

Il suo procuratore gli ha portato nel tempo diverse società, il Chelsea, l’Inter, la Juventus e ancora quest’anno l’Inter e lui ha sempre dato il suo benestare al trasferimento. 

Tutte le volte però abbiamo letto che era la Roma a voler cedere questo ragazzo, che la Roma era la società dei cattivi, degli incompetenti, mente questo povero calciatore, innamorato della Roma sarebbe stato sempre costretto (e a volte obbligato) contro la sua volontà a dover partire.

Adesso però che il dado è tratto, abbiamo constatato come tutta questa volontà di rimanere alla Roma e di onorare quella fascia da Capitano al braccio, probabilmente Dzeko non l’ha mai avuta. Adesso che si è accasato all’Inter ce ne faremo una ragione, ma indipendentemente da tutto, una cosa è certa, di giocatori che hanno a cuore la Roma ce ne sono sempre di meno.

Il calcio purtroppo è cambiato, negli anni ‘80 fino anche agli anni ‘90 esisteva ancora quello romantico, quello dei giocatori innamorati della maglia, quello come ci piaceva cantare da tifosi “… sta a giocà col cuore, questa Roma sta a gioca col cuore…” 

Era la Roma del “Ti Amo” del ‘Che sarà sarà…”

Era la Roma di PruzzoDi Bartolomei, di Nela Conti, di FalcaoCerezo… ma anche la Roma delle lacrime di Giannini Rizzitelli, di Tancredie di Cervone.

Calciatori che non ci sono più, il calcio purtroppo sì è evoluto, prima le partite le sentivi alla radio… prima quando stavi in viaggio e c’era una galleria, ti fermavi con la macchina con le quattro frecce sulla corsia d’emergenza e non entravi, perché magari a “Tutto il calcio minuto per minuto” ti avevano annunciato un rigore per la Roma. E allora, se Rudy Voeller“il Tedesco Volante” doveva calciare, non potevi rischiare di perderti la famosa frase “la Roma in vantaggio” in quella stramaledetta galleria in cui il segnale radio si sarebbe sicuramente perso…

Prima i risultati delle amichevoli estive, li conoscevi il giorno dopo, quando eri in vacanza e alle prime ore della mattina andavi in edicola e compravi il Corriere dello Sport o la Gazzetta, sperando di leggere che la tua e la nostra Roma aveva vinto. Addirittura se andavi all’estero, i giornali ti arrivavano con un giorno di ritardo e quindi capitava che dovevi aspettare due giorni per leggere il risultato…

Prima non c’erano le Tv che riprendevano 24 ore su 24 il calcio, e allora, aspettavi la domenica pomeriggio per vedere la differita della partita sulla Rai, augurandoti che facessero vedere la tua Roma… prima 90’minutoera quello vero, quello che conduceva da studio Paolo Valenti e dai campi Tonino Carino e Luigi Necco, Marcello Giannini e Sergio Bubba, Gianni Bettini ed Enzo Foglianese…

La Domenica Sportivaera quella di Sandro Ciotti ed Eurogol era la trasmissione di Giorgio Martino e Gianfranco De Laurentis che ti portavano sui campi di tutta Europa.

E ti domandi, ma il detto “Quanto si stava meglio quando si stava peggio” quanto è vero?

E allora, forse ce la dovremmo prendere con il mondo intero, perché siamo arrivati ad un punto di non ritorno… ma il mondo in finale siamo noi e l’augurio e l’auspicio è che prima o poi possiamo riprendercelo… magari tornando ad emozionarci con una rovesciata di Pruzzo al 90’ a Torino contro la Juventus o con un gol di Falcao all’ultimo minuto della partita contro il Colonia…

Passando magari per uomini di sani principi e valori come Daniele De RossiFrancesco Totti 

Daje Roma Daje!!!

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