Franco Tancredi
Tanti auguri al portiere che ha scritto la storia della Roma
Franco Tancredi, nato a Giulianova il 10 gennaio 1955.
È stato il “Portiere” con la P maiuscola… nonostante la sua statura non fosse eccelsa, è riuscito con le sue grandi qualità tecnico-atletiche a sopperire e per anni, è stato uno dei portieri più forti, non solamente d’Italia ma del mondo. Insieme a Dino Zoff ha scritto la storia nel ruolo del portiere in Italia. Ha iniziato la sua carriera nel Giulianova in serie C difendendo la porta per due stagioni dal 1972 al 1974 con 45 presenze e 25 gol subiti.
Lo vuole il Milan in serie A, ma nei due anni in cui resta rossonero, il giovanissimo Franco Tancredi non vede mai il campo.
Passa dunque al Rimini in serie B e inizia a mettersi in luce con 28 presenze e 16 gol subiti. Nella stagione 1977-1978 passa alla Roma, il presidente è Gaetano Anzalone e la segnalazione, arriva proprio dall’allenatore Gustavo Giagnoni che lo aveva avuto con sé al Milan.
La squadra giallorossa chiude il campionato all’8 posto, il portiere titolare è Paolo Conti che gioca tutte le 30 partite di campionato. Il giovane ragazzo di Giulianova, inizia però a mettersi in luce in qualche amichevole, come quella ad esempio del 16 ottobre contro i francesi dell’Olimpique Lione vinta per 1-0 con gol di Bruno Conti. Tancredi subentra e gioca il secondo tempo, poi viene chiamato in causa anche in altre occasioni, contro il Siena il 1dicembre del 1977 (vittoria 6-2) e contro l’Almas il 28 dicembre (vittoria 4-2 subentra al 70’ a Paolo Conti). Gioca ancora il 19 gennaio 1978 contro la Romulea (vittoria per 5-2) e nell’ impegno contro i cinesi del Beijing Pechino alle Tre Fontane (vittoria per 5-0). Le ultime tre amichevoli stagionali italiane in cui Franco Tancredi mette piede in campo, sono il 27 aprile contro il Pro Cisterna (vittoria 5-0), il 4 maggio contro il Ministero della Pubblica Istruzione (vittoria 8-0) e il Sulmona (vittoria 3-0 con doppietta di Ugolotti e rete di Agostino Di Bartolomei).
Abbiamo specificato, amichevoli italiane, perché in realtà la stagione della Roma è ben lungi dall’essere terminata, visto che si gioca la coppa Internazionale d’estate e Franco Tancredi, gioca tutte le partite da titolare. L’esordio, avviene nella partita inaugurale il 9 maggio in Francia, contro il Saint Etienne. La formazione è: TANCREDI, Chinellato, Peccenini, Boni, Santarini, Maggiora, Bacci, Di Bartolomei, Musiello (46’ Casaroli), De Sisti, Ugolotti (70’ Scarnecchia).
Perdiamo 1-0 con gol al 2’ di Revelli.
Il 13 maggio allo stadio Olimpico si gioca la seconda giornata, la Roma pareggia 3-3 contro la formazione magiara dell’MTK di Budapest.
Il terzo impegno è il 17 maggio a Monaco di Baviera e la Roma ottiene un risultato di prestigio vincendo 2-0 contro il Bayern Monaco. La formazione è: TANCREDI, Peccenini, Chinellato, Maggiora, Santarini, De Nadai (89’ Piacenti), Casaroli, Di Bartolomei, Bacci, De Sisti, Ugolotti (46’ Musiello). I gol della vittoria, li mette a segno al 55’ e al 57’ Casaroli.
Nella quarta giornata il 20 maggio, la formazione giallorossa perde nettamente 3-0 a Budapest nella gara di ritorno contro l’MTK.
Si torna poi, a giocare allo stadio Olimpico, è il 24 maggio e la Roma vince ancora contro il Bayern Monaco, una curiosità, il risultato è sempre lo stesso della gara di andata 2-0 ed anche in questa occasione, le reti le mette a segno, entrambe, Casaroli.
La Roma chiude la Coppa d’Estate, con un altro successo, sempre allo stadio Olimpico per 3-0 contro i francesi del Saint Etienne. I gol sono di Casaroli, Di Bartolomei e Scarnecchia.
Terminata la Coppa, la squadra giallorossa va a giocare una tournée in Canada. Non tutti i giocatori però, sono contenti di partire per queste amichevoli, perché nello stesso periodo si stanno disputando i mondiali in Argentina e qualcuno preferirebbe vederli e tifare per la nazionale azzurra. Comunque, si parte e la tournée, inizia il 3 giugno ad Edmonton davanti a 10.000 tifosi, con una vittoria per 3-0 contro la locale squadra del Black Gold Edmonton.
Poi due giorni dopo, si replica la stessa partita a Calgary ma questa volta usciamo sconfitti 1-0. La terza e ultima sfida contro questa formazione, si gioca il 7 giugno e finisce in parità 1-1, tra l’altro si gioca proprio in casa dell’Edmonton.
Il 10 giugno la Roma è di scena a Winnipeg contro una selezione del Manitoba, il test è più semplice e i ragazzi di mister Giagnoni vincono
7-1.
L’ultima partita, si gioca il 16 giugno davanti ad Alessandro Cortese De Bosis che é il console generale d’Italia a New York. La Roma affronta una selezione Italo-americana e la gara termina In parità 1-1. La rete giallorossa la mette a segno Ugolotti.
Quando comincia la stagione 1978-1979, Franco Tancredi torna a fare il secondo di Paolo Conti ma questa volta durante l’anno, arriva l’esordio in serie A. È il 28 gennaio 1979, la Roma è impegnata in casa contro il Verona. Il primo tempo si chiude sul risultato di 2-0 per noi, grazie alla doppietta sul finale 43’ e 44’ di Ugolotti. Al rientro in campo dagli spogliatoi, non c’è Paolo Conti ma Franco Tancredi. La partita termina 2-0 e la porta del giovane giallorosso, resta così inviolata.
Una curiosità, la porta del Verona è difesa da Franco Superchi. La foto di fine partita in cui Franco Tancredi e Franco Superchi si stringono, da avversari la mano è bellissima. Qualche anno dopo li ritroveremo festanti, insieme nella Roma tricolore.
La vera carriera giallorossa di Franco Tancredi con la maglia della Roma, inizia nella stagione 1979-1980 quella tra l’altro del passaggio societario da Gaetano Anzalone a Dino Viola. In campionato gioca 18 partite e subisce 16 gol ma il capolavoro lo compie nella Coppa Italia.
La Roma arriva a giocarsi la finale in gara secca contro il Torino allo stadio Olimpico, di fronte ai suoi tifosi.
La sfida termina sullo 0-0 e il risultato non si sblocca neanche dopo i tempi supplementari. Bisogna così ricorrere ai calci di rigore.
È un epilogo tremendo per due squadre che hanno fatto un cammino bellissimo nella manifestazione e che adesso devono affidarsi ai tiri dagli undici metri. La Roma dopo i primi due rigori è sotto nel punteggio, i tifosi trattengono il fiato, c’è chi si gira di spalle e preferisce non guardare, chi prega a mani giunte, chi impreca e si dispera… ma c’è anche chi guarda, chi urla, chi incita e non sta fermo un attimo… e forse è proprio da questi che Franco Tancredi, trova la freddezza per entrare dritto nel cuore della gente. Il portiere giallorosso, al suo primo anno da titolare, para tre calci di rigore a Greco, Pecci e infine, l’ultimo a Zaccarelli e regala la Coppa Italia alla Roma. È un trofeo importante perché è il primo dell’era Viola, quello da cui inizia l’epopea della “Magica” Roma.
La stagione successiva, quella del 1980-1981 passa alla storia per il grande “Furto” subito dalla squadra giallorossa a Torino contro la Juventus. Il gol annullato a Turone e la famosa storia dei centimetri… Franco Tancredi è tra i protagonisti più belli della stagione, ormai tutti lo conoscono, tutti sanno della grandezza di questo ragazzo che tra i pali è un vero e proprio felino. Un gatto che schizza da una parte all’altra, cade, rotola a terra, si rialza e soprattutto da sicurezza ai compagni di squadra. Detto del furto di Torino, la Roma si rifà in coppa Italia, eliminando in semifinale proprio la Juventus grazie alla vittoria 1-0 a Torino con gol di Ancelotti e l’1-1 interno nella gara di ritorno con il gol di Cabrini e poi il pareggio su calcio di rigore di Agostino Di Bartolomei.
La finale per il secondo anno consecutivo, si gioca tra la Roma e il Torino, questa volta però la Coppa si assegna su due partite. L’andata all’Olimpico, termina 1-1 con rete di Ancelotti e sfortunato autogol di Santarini.
Nel ritorno, allo stadio Comunale, davanti a 40.000 persone, passa in vantaggio il Torino con il gol di Cuttone, al quale risponde Agostino Di Bartolomei su calcio di rigore. Nuovamente si giocano i tempi supplementari e nuovamente il risultato non cambia. Sembra la fotocopia dell’anno precedente, unica situazione diversa, lo stadio e la gente. Questa volta a godere della passione del pubblico è infatti la formazione granata.
L’eroe della serata è nuovamente lui, Franco Tancredi che para due rigori, quello di Pecci e quello di Graziani, permettendo al “divino” Paulo Roberto Falcao di mettere a segno il rigore decisivo, quello che per il secondo anno consecutivo, regala ad una Roma “arrabbiata” per il fattaccio “Turone” il suo secondo trofeo.
Il capolavoro e l’apoteosi del portiere giallorosso e di conseguenza della squadra, arriva nella stagione 1982-1983 quando la Roma dopo 41 anni di attesa, riporta lo Scudetto nella capitale. Come dirà il presidente Viola negli spogliatoi di Genova, “questo successo permette a tutti i tifosi romanisti, di liberarsi dalla prigionia di un sogno”.
Il sorriso di Franco Tancredi con l’asciugamano addosso e le feste con tutti i compagni, proprio negli spogliatoi di Genova, sono entrati di diritto in una parte di storia di questa società… immagini bellissime che tutti i tifosi della Roma hanno nei loro cuori.
Nell’ultima giornata, allo stadio Olimpico per festeggiare lo Scudetto, c’è nuovamente di fronte a noi il Torino, proprio la squadra che abbiamo battuto per due volte consecutive in Coppa Italia. Li però abbiamo dovuto sudare e lottare fino all’ultimo, qui arriviamo ad affrontarlo con lo Scudetto già conquistato e quindi con il solo e chiaro intento di festeggiare e fare passerella. Proprio Franco Tancredi nel secondo tempo, lascia spazio a Franco Superchi, portiere che durante l’anno non ha mai giocato ma che all’interno dello spogliatoio ha avuto un ruolo decisamente importante.
Nella stagione successiva, la Lazio torna dalla Serie B e allo stadio Olimpico può finalmente rigiocarsi il derby. Il 23 ottobre del 1983 i tifosi della Roma realizzano una delle più belle scenografie mai fatte in uno stadio di calcio. Una frase semplicissima, due parole che raccolgono l’essenza della passione “Ti Amo” è una dichiarazione bellissima. Il derby finisce 2-0 per noi ma quello che vogliamo ricordare, è ancora una volta una giocata di Franco Tancredi. Il numero 1 giallorosso, durante la partita, compie l’ennesimo miracolo e scrive l’ennesima pagina dorata della sua storia con la Roma. L’arbitro infatti, concede il calcio di rigore alla Lazio per un improbabile contatto tra Nela e Laudrup. Sul dischetto va Giordano, siamo sotto la porta di Curva Nord, il portiere giallorosso alle sue spalle, ha il tifo biancoceleste ma davanti a sè ha tutto il mare giallorosso. Siamo sicuri che oltre a Bruno Giordano, lo sguardo di Tancredi è rivolto anche alla Curva Sud. Al fischio di Agnolin, il centravanti della Lazio calcia ma il nostro vola e para la conclusione. È l’apotesi giallorossa…
Questa è anche la stagione della straordinaria cavalcata in coppa dei Campioni, la Roma vince contro le squadre più forti d’Europa, un cammino netto, favoloso, che ci porta ad eliminare, il Göteborg, poi il CSKA Sofia, la Dinamo Berlino e infine il Dundee United al termine di una pazzesca rimonta… e poi… si passa alla finale di Coppa Italia, conquistata per la terza volta consecutiva da questo straordinario gruppo. La Roma affronta il Verona e dopo il pareggio 1-1 al Bentegodi grazie al gol di Cerezo, arriva il successo 1-0 all’Olimpico con l’autorete di Ferroni.
Secondo tanti, questo è l’epilogo conclusivo di un gruppo che ha regalato anni irripetibili sotto tutti i punti di vista ai tifosi della Roma e più in generale agli amanti del calcio europeo.
La storia di Franco Tancredi però, non finisce qui, il portiere giallorosso continua a sfornare prestazioni superlative e nella stagione 1985-1986 conquista la quarta coppa Italia con la Roma, nella finale vinta contro la Sampdoria in quella che verrà ricordata anche come l’ultima gara in giallorosso di un calciatore straordinario come Toninho Cerezo.
Lui, conosciuto come gran para-rigori, mette nella sua lunga striscia un altro grandissimo calciatore, Roberto Baggio. È la Roma del Flaminio, si gioca l’8 aprile del 1990 e la partita è inchiodata sullo 0-0. Il direttore di gara, Lo Bello di Siracusa, assegna il penalty alla squadra viola per fallo di Berthold proprio su Baggio e nelle concitate proteste, espelle anche Giannini. La Roma resta in 10 anni e proprio il “divin codino” può indirizzare la partita a favore della squadra Toscana, allenata da un applauditissimo Ciccio Graziani.
Sotto la porta di Curva Nord, rincorsa e tiro secco, Tancredi si accartoccia sul pallone e lo blocca. È sempre lui… passano gli anni ma Franco Tancredi resta per sempre il numero 1!!!
Chiude la sua carriera dopo 13 stagioni, in cui vince uno Scudetto e quattro coppe Italia.
Nel 2012 viene inserito a pieno merito nella Hall of Hame della Roma, votato da tifosi e addetti ai lavori, come miglior portiere della nostra storia.