Novembre 21, 2024

In un San Siro in veste di pentola a pressione sfiatante la Roma interrompe l sua striscia positiva, ma non si possono regalare a nessuno Dybala, Pellegrini, Smalling, Spinazzola, Sanches, oltre ai malati cronici Abraham, Kumbulla, figurarsi all’Inter che si può permettere (non si sa come) due squadre.

Photocredit: Archivio Il giornale di Roma, amoregiallorosso.it (scatto di Giulio Tiberi)

Queste le pagelle dei giallorossi.

Rui Patricio 6,5 – Incolpevole sul gol, paga un concorso di colpa di tutto il reparto, mezzo punto in più per aver salvato con in balzo felino al 15mo su girata di Thuram;

Mancini 6 – era preparato ad un partita di grande sofferenza ipotizzando una grave difficoltà del centrocampo a poter fare un sufficiente filtro, il giallo al 12mo, per proteste, indica che non è simpatico alla classe arbitrale perché se non può protestare neanche il capitano siamo messi male;

Llorente 5 – poteva di gran lunga essere il migliore, sia del reparto che forse di tutta la squadra, ma il pisolino che ha schiacciato sul cross di Di Marco che ha per mandato in rete Thuram è di una gravità inaudita, soprattutto in considerazione che era in anticipo rispetto all’attaccate neroazzurro; secondo dei due protagonisti nel concorso di colpa sull’azione del gol;

Ndicka 6,5 – pur continuando ad non avere grossi estimatori, i miglioramenti si vedono e continuo a domandarmi perché è sempre cercato dai compagni, di tutta la difesa è decisamente il più positivo nonostante il giallo del 46mo;

Kristensen 4 – o non ha capito che deve giocare a pallone o è stato troppa sopravalutato, continui errori elementari, sanguinoso il suo pippismo nel gestire l’unico contropiede del primo tempo con la difesa dell’Inter che poteva essere infilata e determinante l’ennesimo scavalcamento di Di Marco nell’azione del gol neroazzurro; (cfr. Llorente) primo dei due protagonisti nel concorso di colpa sull’azione del gol;

Cristante 6,5 – lui c’è sempre, sacrificato nel gestire e contenere Bastoni, efficacemente, si rende anche protagonista dell’unica vera azione da ol della Roma con i suo colpo di testa al 65mo, stimolando un riflesso intenso di Sommer;

Paredes 5,5 – da lui ti aspetti sempre di più, ma in questa partita evidenzia tutto il suo ancora precario stato di forma, non tanto per i minuti ma per la lucidità che negli 89 minuti che ha giocato non si è mai fatta viva – all’89mo lascia il posto a Azmoun;

Bove 6 – partita di grande sofferenza per contenere Barella in grande forma, peccato però che ha dovuto fare solo il gioco di contenimento – all’84mo lascia il posto a Belotti;

Zalewzki 5,5 – soffre maledettamente Dumfries, sempre secondo nella corsa e confuso dalla continue finte e contro finte del belga;

El Shaarawy 6 – soffre, corre, ma non può fare l’attaccante per la totale assenza di palle giocabili causa totale assenza di gioco – all’84mo lascia il posto a Aouar;

Lukaku 6,5 – è stata dura giocare solo contro tre difensori fissi contro e senza palle giocabili, la voglia e la dedizione lo hanno visto presente speso anche in difesa;

Celik – s.v – entra al 75mo a lo posto di Zalewski – non incide;

Aouar – s.v. – entra al 84mo al posto di El Shaarawy – non incide;

Belotti – 6 – entra all’84mo al posto di Bove – prova, tenta, lotta è il solito leone altro che gallo;

Azmoun – s.v. – entra all’89mo al posto di Paredes – non incide;

Mourinho 5 – va benissimo la gestione delle forze dei giocatori, si stava per completare un quadro tattico perfetto per la situazione attuale della rosa della Roma, ma i cambi sono stati tardivi in considerazione soprattutto delle fasce laterali che sono state le vere spine nel fianco; qualsiasi giocatore poteva entrare non potevano fare peggio di Zalewski e Kristensen e lui se ne doveva accorgere.

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