Settembre 19, 2024

Di Roberto Cerrone

Javier Pastore nasce a Cordoba (Argentina) il 20 giugno 1989, è uno dei 39 calciatori nati in argentina e che hanno vestito la nostra maglia. È l’unico ad esser nato a Cordoba che è lontana 700 Km. da Buenos Aires ed è la seconda città per popolazione del paese. Da non confondersi con Pietro Pastore, nostro giocatore, per poche partite, della metà anni trenta, proveniente dalla lazio, con questo cognome era scontato. Arriva in Italia atterrando a Palermo, portato da una nostra vecchia conoscenza, Walter Sabatini. Giocatore di grande tecnica è accompagnato dal nomignolo di “El Flaco”, in spagnolo significa magro, a Roma diciamo “Er Secco”, il significato è lo stesso. Si afferma in Sicilia e quando Sabatini sta per venire a Roma, si pensa anche a un passaggio di Pastore sotto il Cupolone ma non se ne fa niente o meglio, i soldi del Paris Saint Germain hanno un peso maggiore e il nostro “Secco” se ne va sotto la torre Eiffel, molto più magra del Cupolone, poi raggiunto da Cavani suo compagno per un po’ nel Palermo. Il matrimonio con noi è solo rinviato di qualche anno. Eccolo nell’estate del 2018 arrivare alla corte di Eusebio Di Francesco, in una Roma che aveva appena consumato il sogno della Champions League, con il risveglio, il solito risveglio, contro il Liverpool. Non è una buona stagione e Pastore sia con Di Francesco che con Ranieri, trova poco spazio, anche a causa dei continui infortuni che lo accompagnano.
In queste due stagioni, ha sprazzi di grande classe, qualche bel gol (di tacco all’Atalanta il suo primo da Romanista) ma il rendimento non è eccelso, farà anche un altro gol di tacco. Ci aspettavamo tanto ma tanto di più, ma ancora c’è tempo e speriamo di averlo a disposizione in questa ripresa di campionato. Fino adesso, il suo contributo è stato di 23 presenze e 3 gol in serie A, 2 e 1 gol in coppa Italia, 1 in CL e 4 in UL per un totale di 30 presenze e 4 gol.
Una curiosità, nel suo primo derby stava giocando bene ma si è fatto male, al suo l’osto è entrato Lorenzo Pellegrini che ha fatto gol di tacco per una Roma, poi vincitrice 3-1.

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