Settembre 16, 2024

Sono più di 30.000 i tifosi allo stadio Olimpico, c’è il sold out dei biglietti dedicati ai sostenitori giallorossi che riempiono il settore Sud e come al solito dominano la parte del tifo e del calore. 

Al momento dell’ingresso in campo delle squadre, viene esposta la scenografia della Curva Nord laziale, che però deve avere delle idee un po’ confuse, infatti viene fatta una gigantografia con la scritta ROMA.

Quando la vediamo non possiamo crederci, dobbiamo ammettere che sono unici e che ogni volta, riescono a sorprenderci.

La Curva Sud invece, canta e sostiene la Roma ma attende sorniona l’inizio della partita per tirare fuori a sorpresa, migliaia di bandiere che danno un effetto ottico straordinario; non smettono mai di sventolare “unici e inimitabili” come sempre!

Derby delle scenografie vinto ancora una volta ma in questa occasione vista la Curva Nord con la scritta “ROMA” avremmo ottenuto la vittoria a prescindere.

José Mourinho schiera la seguente formazione: Rui Patricio, Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina, Cristante, Veretout, Zaniolo, Mkhitaryan, El Shaarawi, Abraham.

I primi minuti scivolano via con le squadre che sono molto alte e fanno un pressing asfissiante. 

Al 10’ Felipe Anderson lancia in area di rigore Milinkovic-Savic che di testa anticipa Rui Patricio e mette il pallone in rete. Nello scontro il portiere giallorosso viene anche ammonito, perché uscendo alla disperata, stende con una manata il giocatore laziale. 

Al 14’ arriva la risposta giallorossa con un lancio di Mkhitaryan che trova Karsdorp sottoporta ma la conclusione è sbagliata.

Ancora Roma pericolosa al 15’ su azione d’angolo, inserimento di Cristante che attacca il primo palo ma di testa non trova la porta.

Al 18’ arriva l’azione incriminata, la Roma è in fase d’attacco; il pallone viene servito in direzione di Zaniolo che, spalle alla porta va incontro ma viene chiaramente affossato da Hjsaj. Tutti si aspettano il fischio dell’arbitro per il chiaro calcio di rigore ma non è così e sul capovolgimento di fronte, proprio l’ex di turno Pedro realizza da fuori area il gol del 2-0.

A questo punto deve intervenire il Var ma clamorosamente il gol della Lazio viene convalidato. Nella stessa azione si passa dal probabile e più che giusto 1-1 addirittura allo 0-2…. Diciamo che si prosegue dal punto dell’espulsione di Pellegrini conto l’Udinese…

La Roma barcolla ma non molla e reagisce proprio come fanno le grandi squadre, anche se la fortuna per una volta sembra averci voltato le spalle; al 26’ Veretout calcia da fuori area, il pallone viene respinto in calcio d’angolo da un ottimo intervento di Reina.

Dalla bandierina, il pallone viene crossato molto bene e arriva sul secondo palo a Zaniolo che tutto solo colpisce di testa, ma il palo prima, e Reina poi, salvano incredibilmente la Lazio.

Al 35’ ottima azione di El Shaarawi che calcia verso la porta ma Acerbi in scivolata riesce a respingere.

Due minuti dopo, torna a rendersi pericolosa anche la Lazio con un tiro di Immobile che termina sull’esterno della rete. 

Al 41’ su calcio d’angolo dalla bandierina di sinistra di Veretout, arriva il colpo di testa vincente di Ibanez. GOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLL la Roma accorcia le distanze 1-2.

Dopo 1’ di recupero le squadre vanno al riposo al termine di un buon primo tempo.

Nella ripresa al 52’ Leiva già ammonito travolge Mkhitaryan, tutti si aspettano il secondo giallo per il centrocampista biancoceleste ma l’arbitro Guida, compaesano di Immobile decide di sorvolare. Per la cronaca, per un contatto molto simile a quello che ha portato all’espulsione inventata di Pellegrini la settimana scorsa, la Lazio sarebbe rimasta in dieci uomini e invece il nulla…

Al 60’ Sarri per non rischiare, richiama in panchina proprio Lucas Leiva.

Due minuti dopo, arriva la beffa. Contropiede biancoceleste con Immobile che entra in area di rigore e serve sul piatto d’argento a Felipe Anderson il pallone del 3-1.

Tutti finito? No perché la Roma vuole provarci nonostante tutto e tutti fino alla fine. Mourinho richiama El Shaarawi e inserisce Shomurodov, la squadra giallorossa attacca a testa bassa e al 67’ per un fallo su Zaniolo, Guida questa volta, non può far altro che assegnare il calcio di rigore. Dopo aver rivisto le immagini, il Var decide di confermare e dal dischetto Veretout supera Reina. GOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLL la Roma torna nuovamente in partita 2-3.

Al 73’ azione straordinaria di Zaniolo che controlla il pallone, doppio passo in area di rigore per superare Acerbi e destro di una potenza inaudita che viene respinto in tuffo (non sa neanche lui come) da Reina.

Al 77’ esce uno stremato Zaniolo ed entra Carles Perez. Subito lo spagnolo si rende protagonista, supera il diretto avversario e offre il pallone a Shomurodov che calcia a giro di prima intenzione ma Reina salva ancora la propria porta.

Altri due cambi in casa Roma all’82’ escono Vina e Karsdorp ed entrano Smalling e Zalewski che proprio il giorno prima della partita, ha tragicamente perso il papà.

All’87’ dopo un fallo su Abraham si accendono gli animi in campo e vengono ammoniti Veretout e Cataldi.

Dopo 5’ di recupero, il disastroso arbitro Guida che ha indirizzato maledettamente il derby a favore della Lazio, fischia la fine della partita.

Mourinho chiama in cerchio i suoi ragazzi, ci parla e poi li porta con sè sotto alla Curva Sud. La Roma è un grande gruppo, non si molla niente e questo ai tifosi piace. La risposta del pubblico infatti è applausi e cori a favore della Roma.

Daje! Persa una battaglia bisogna proseguire con la Guerra… è ancora lungo il percorso intrapreso! 

LAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic-Savic, Leiva (16′ st Cataldi), Luis Alberto (21′ st Akpa Akpro); Pedro, Immobile (45′ st Muriqui), Felipe Anderson. A disposizione: Adamonis, Strakosha, Patric, Radu, Basic, Escalante, Lazzari, Romero, Moro. Allenatore: Sarri

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdrop (37′ st Zalewski), Mancini, Ibanez, Vina (37′ st Smalling); Cristante, Veretout; Zaniolo (32′ st Carles Perez), Mkhitaryan, El Shaarawy (19′ st Shomurodov); Abraham. A disposizione: Boer, Fuzato, Calafiori, Kumbulla, Bove, Darboe, Diawara, Borja Mayoral. Allenatore: Mourinho

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

MARCATORI: 10′ pt Milinkovic-Savic (L), 19′ pt Pedro (L), 41′ pt Ibanez (R), 18′ st Felipe Anderson (L), 24′ st Veretout (R) su rigore

NOTE: Ammoniti: Leiva, Cataldi (L), Rui Patricio, Cristante, Vina, Mourinho (all.), Veretout (R). Recupero: 2′ pt, 5’st.

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