Dicembre 3, 2024

di Federico Ghezzi

Oggi festeggiamo il compleanno di Luca Birigozzi, nato a Milano il 24 aprile 1960: auguri giallorossi!

Giallorosso Luca lo è stato nel 1980-81, l’anno dell’arrivo di Falcao, con la sublimazione del lavoro di Nils Liedholm con la Roma in testa a quel campionato, che già ci aveva portato alla conquista della Coppa Italia 1979-80, al primo anno della presidenza Viola.

In quella Coppa Italia, la Roma aveva affrontato in semifinale la Ternana, che militava tra i cadetti, e riuscì a prevalere con qualche fatica, pareggiando in extremis all’andata (gol di Romeo Benetti) e vincendo 2-0 all’Olimpico, sì, ma con un grande Franco Tancredi, che aveva di fatto guadagnato i galloni di titolare della porta giallorossa con un rendimento strepitoso, al posto di Paolo Conti.

Arrivato dalla Solbiatese (33 partite e 9 gol in due anni), in quella Ternana giocava, appena ventenne, proprio Luca Birigozzi, oltre ad Attilio Sorbi, oggi tecnico dell’Inter femminile.

Sorbi giocò in entrambe le partite, Birigozzi giocò solo la gara di ritorno.

Il Barone Liedholm, lo sappiamo, non aveva bisogno di grandi budget e individuava con sicurezza i giovani talenti poco conosciuti, sia per lanciarli subito (Ancelotti, Nela) sia per provare a farli crescere con i suoi addestramenti, come avvenne per Sorbi e Birigozzi, che arrivarono alla Roma; uno dei segreti di quella Roma così Magica stava nel fatto che Dino Viola cercava sempre di accontentare il Barone.

Birigozzi giocava di punta, era agile, nell’organico doveva essere, insieme a Faccini anche lui giovanissimo, il sostituto di Roberto Pruzzo, il nostro Bomber, così come Sorbi avrebbe sostituito Falcao, all’occorrenza.

Beh, diciamo che non era semplicissimo emergere, con tali campioni titolari, per di più in un campionato di sole 30 partite e considerando, in Europa, la dolorosa e precoce eliminazione in Coppa delle Coppe contro il Karl Zeiss Jena che rimontò il 3-0 meraviglioso dell’Olimpico, quando Falcao segnò il primo gol ufficiale con la maglia giallorossa.

Ma è proprio alla Coppa Italia è legato il ricordo del talento di Luca Birigozzi, dapprima schierato titolare a Torino contro la Juventus nella gara di andata dei quarti di finale contro la Juventus, fresca vincitrice di quel titolo così controverso (la Roma vinse 1-0 con gol di Carletto Ancelotti).

Una bella rivincita dopo lo sprint scudetto che premiò i bianconeri (quel gol di Turone, e quanti episodi controversi…), completata con l’1-1 dell’Olimpico che garantì ai giallorossi in passaggio in semifinale davanti a settantamila.

Poi, Luca Birigozzi entrò a sostituire Pruzzo infortunato nella finale di ritorno in trasferta contro il Torino, alla fine del primo tempo.

La Roma aveva soltanto pareggiato 1-1 all’andata, dopo aver giocato un bellissimo primo tempo.

Nella partita al Comunale, al ritorno, al vantaggio del Torino con Cuttone con un tiro dalla distanza sotto la traversa, aveva risposto Agostino Di Bartolomei su rigore assegnato dall’arbitro Michelotti per un fallo su Roberto Scarnecchia.

Il punteggio era in perfetta parità, la partita arrivò ai supplementari, la stanchezza di tutta una stagione si faceva sentire.

Ogni pallone poteva essere decisivo, e lì venne fuori questo giovane attaccante che diede respiro alla squadra, dimostrando il talento che lo aveva portato alla Roma in alcune serpentine che diedero respiro alla squadra: alla fine, anche per merito di Birigozzi, arrivò la vittoria ai calci di rigore che consentì alla Roma di vincere la seconda Coppa Italia consecutiva, la quarta della sua storia.

L’anno successivo Birigozzi si trasferì al Pisa, in serie B, arrivando insieme ad Attilio Sorbi nell’operazione che portò alla Roma Odoacre Chierico.

Luca contribuì alla promozione in serie A dei nerazzurri pisani guidati da Aldo Agroppi in panchina, anche Lui ex Ternano, con presidente il vulcanico Romeo Anconetani (25 partite e tre gol per Birigozzi, tutti in trasferta, nel girone di ritorno contro Rimini, Catania e Foggia).

A Pisa Luca Birigozzi giocherà per altre due stagioni, in serie A, fino al 1984 (28 gare e 2 gol in serie A, 9 presenze e una rete in Coppa Italia), allenato da Luis Vinicio e Bruno Pace, giocando, oltra a Sorbi, con il futuro giallorosso Klaus Berggreen e i già ex giallorossi Guido Ugolotti, Roberto Scarnecchia e Paolo Giovannelli.

Il Pisa non riesce ad evitare la retrocessione, e scende di categoria Luca Birigozzi, alla Sambenedettese, dove rimane un anno, arretrando il suo raggio di azione e adattandosi a giocare a centrocampo (18 partite e due gol per Birigozzi nelle Marche).

Nella stagione successiva, Birigozzi è al Sorrento, allenato da Canè, in serie C, e realizzerà sette reti in ventidue presenze.

Dopo un veloce rientro a Pisa, in serie B, Luca Birigozzi continua la sua carriera al Benevento, dove collezionerà 27 partite e sei reti, da centrocampista, ma il Benevento, allenato da Rosario Rampanti, non riesce comunque ad evitare la retrocessione in serie C2.

Birigozzi smette di giocare a soli 29 anni, chiudendo dove aveva cominciato, alla Solbiatese, realizzando sette reti in due stagioni e vincendo al passo di addio il campionato interregionale.

Oggi, Luca Birigozzi è presidente della società di nuoto “Team Insubrika”, a Sesto Calende, in provincia di Varese: auguri giallorossi, presidente!

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