Novembre 21, 2024

Luciano Panetti, nato a Porto Recanati il 13 luglio 1929.
“Al 41’ Altafini, detto Mazzola, ricevuta la sfera di cuoio dallo scattante Danova, aggirava l’accorrente Bernardin e lasciava partire di sinistro una secca staffilata che s’insaccava alla convergenza dei pali. Niente da fare per il pur vigile Panetti”. Come si fa a non ricordare questa celebre frase del Pantera Vittorio Gassman (tra l’altro tifoso della Roma anche nella vita) nel film “L’audace colpo dei soliti ignoti”.
Luciano Panetti, arriva a Roma nella stagione 1955-56 proveniente dal Modena e sarà da subito, affidato alle cure di Guido Masetti. Con Lui arriva anche un altro portiere, Luciano Tessari perché la Roma ha ceduto sia Moro che Albani. Allenatore è l’ungherese Sarosi che lo fa esordire subito in serie A alla prima giornata, Roma-L.R. Vicenza 4-1, per la cronaca doppietta di Nyers, gol dell’acquisto più importante della stagione, Dino Da Costa e ultima rete di Carletto Galli, era il 18 settembre 1955.
Da questo punto, inizia la carriera di Panetti nella Roma, uno dei portieri migliori avuti con la nostra maglia, presto nominato come Puma, assai prima di Emerson, grazie alla sua atleticità. Nelle 6 stagioni in giallorosso, colleziona 148 gare in serie A, 5 in coppa Italia e 4 in coppa delle Fiere. Sarà uno dei protagonisti della vittoria nella competizione europea anche se nelle finali, giocò Fabio Cudicini, questi arrivato nel 1960 alla Roma. Con noi, Luciano vinse un premio Combi, il più ambito per i portieri in quei tempi, dedicato alla figura mitica di Giampiero Combi portiere mondiale del 1934 – ricordate Combi, Rosetta, Calligaris? – Bene, quando la Roma battè la Juventus a Testaccio per 5 a 0, c’erano tutti e tre.
Luciano, diventa un idolo assoluto, il 29 aprile del 1956, nella partita casalinga contro la Fiorentina, perché dopo aver subito un infortunio molto grave, rimane tra i pali e ogni tanto, appena gli è possibile, immerge la gamba in un secchio di ghiaccio che il massaggiatore Angelino Cerretti, teneva ai lati della porta per consentirgli di finire la partita (le sostituzioni non erano consentite). Per la cronaca la partita terminerà 1-1 e a fine campionato i Viola di Fulvio Bernardini vinceranno lo scudetto.
Mentre veste la maglia della Roma, Panetti ha il piacere di indossare due volte la maglia azzurra seppur della rappresentativa B.
Nel 1961 lascia Roma per Torino, sponda granata, per poi terminare la carriera nelle serie inferiori.
Ci ha lasciato il 26 dicembre 2016.
Auguri…al pur vigile Panetti.

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