Settembre 19, 2024

Jul 1996: A portrait of Luigi Di Baggio of Roma football club. Mandatory Credit: Allsport UK

Luigi Di Biagio, cuore testaccino, nasce il 3 giugno del 1971. In un quartiere dove il DNA non può che essere giallorosso, cresce bene, sano e romanista. Il gioco del calcio è il suo primo amore e questo lo porta, dopo aver dimostrato da ragazzo tutte le sue qualità, ad essere tesserato dalla Lazio. Fa il suo esordio nella squadra primavera, poco prima di compiere diciotto anni e poi viene ceduto al Monza. Fa la gavetta tra serie B e serie C dove viene notato dal tecnico boemo, Zdenek Zeman che lo vuole con sè a Foggia, in quella squadra che poi scriverà la storia del calcio. Il “Foggia dei Miracoli” pur non vincendo niente, entra di diritto tra le squadre che giocano il miglior calcio.

Di Biagio è il perno, il fulcro del centrocampo, attraverso lui passano tutti i palloni. È una macchina capace di recuperare palloni su palloni e di verticalizzare, con rapidità e precisione millimetrica. Ha anche un ottimo senso della posizione e i suoi tempi di inserimento sono perfetti, questo gli permette, pur non essendo altissimo, di rendersi pericoloso di testa. È il classico giocatore giusto al posto giusto. Quando Zeman lascia il Foggia, Di Biagio trova un altro grande maestro, che gli spalanca le porte della squadra della sua città, Carletto Mazzone. Quando un trasteverino incontra un testaccino, il mix non può che essere esplosivo e Gigi Di Biagio, diventa uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato, tanto da guadagnarsi anche la nazionale. Alla Roma qualche anno dopo, ritrova anche Zeman e il suo standard cresce ulteriormente. Nel 1998 gioca il mondiale con la maglia azzurra, un grande mondiale, fino purtroppo, a quella stramaledetta lotteria dei rigori, in cui il suo errore ci condannerà contro quella Francia, che poi diventerà campione del mondo. Ma il rigore si sa, lo può sbagliare solo chi ha il coraggio di andarlo a tirare è il destino, si ripresenta qualche anno dopo nella semifinale europea contro l’Olanda padrona di casa. Questa volta “Gigi” non sbaglia e insieme al “Cucchiaio” di Francesco Totti ci regala la finale. Con la maglia della Roma, Di Biagio gioca 139 partite e segna 20 gol.

Dopo passa all’Inter, poi al Brescia e chiude la sua carriera con la maglia dell’Ascoli.

Nel 2008 inizia la sua avventura da allenatore e nel 2011 diventa selezionatore della nazionale Under 20. Nel 2013 passa in Under 21 e nel 2017 conquista il bronzo agli europei in Polonia.

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