Settembre 16, 2024

Domenica 12 dicembre, alle 12, 30, allo Stadio Tre Fontane, si disputerà l’incontro di calcio Roma-Lazio, valido  per l’undicesima giornata del campionato di Serie A femminile. Mai è stata una partita come le altre – chi non ricorda le famose parole di Zeman nel 1997? – mai lo sarà. Sarà forse provincialismo, ma chi scrive direbbe che è natura, essenza. E Roma, Roma città, è innanzitutto cuore. Le due squadre si presentano in campo con obiettivi chiaramente opposti. Le Lupe hanno accorciato la classifica e inseguono il Sassuolo al secondo posto. Le Aquile sono reduci dalla prima vittoria in campionato che ha consentito loro di relegare all’ultimo posto l’Hellas Verona. Proprio la vittoria ottenuta testimonia che le cugine non si sono affatto arrese alla retrocessione e che lotteranno con il coltello fra i denti. Un risultato positivo, infatti potrebbe cambiare la stagione. La Roma, dal canto suo, non può mollare. La vittoria a Genova, nei minuti di recupero e con tantissime giocatrici indisponibili a causa del covid, indica sempre di più che le ragazze di Spugna cercano la svolta definitiva. Da grandi potenziali o grandi a volte, a grandi sempre. E con il derby non si scherza perché Serturini & C hanno tutto da perdere da una mancata vittoria. Ci si aspetta, sempre, solidità, e concretezza sotto porta. Ci si aspetta grande sicurezza. L’incognita, naturalmente, è rappresentata dalla formazione. Quante giocatrici saranno in grado di scendere in campo e per quanti minuti? Azzardare moduli e previsioni tattiche oggi è impossibile. Solo Spugna, al di là del risultato dei tamponi, sa come stanno davvero le Lupe. Chi scrive si augura la conferma di Lazaro come goleador e, finalmente, l’esplosione di Glionna, quel che ancora manca alla squadra, e, perché no?, le bella conferma della giovane Vigliucci, positiva contro lo Sampdoria. La Lazio, ora guidata da Catini, potrà contare comunque su atlete di rilievo, quali Nora Heroum, con una notevole esperienza in Italia, e l’ex Camilla Labbate. Il risultato non è scontato e quando l’arbitro darà il calcio d’inizio, sarà solo battaglia. Come sempre. Sempre diversa, una dalle altre. Sempre unica. Come i derby di Roma.

              

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