Settembre 19, 2024

(FOTO TEDESCHI) borriello totti dopo gol ALL'OLIMPICO DI ROMA SI GIOCA LA SETTIMA GIORNATA DI CAMPIONATO, ROMA / GENOA , E' L'ANTICIPO SERALE

Marco Borriello nasce a Napoli il 18 giugno 1982, crescere avendo il papà ucciso a 11 anni non è facile per nessuno, e questo può servire, per capire meglio le turbolenze caratteriali di Marco Borriello.
Tutto sinistro, prestante, buona tecnica, viene prelevato dal suo quartiere, meglio così, a 14 anni dal Milan, nel periodo stellare. Presto viene ceduto e comincia a fare una sequela interminabile di spostamenti, cambiando squadra ogni stagione o quasi; questo ne fa, di diritto, il giocatore che ha vestito più maglie, una specie di Totti al contrario.
Gioca molto e fa gol, è ancora il recordman di segnature in A del Treviso con 5 gol, insieme a un certo Reginaldo che recentemente è tornato a giocare con la Reggina.
La Roma lo preleva all’ultimo respiro di mercato dal Milan. Si dice che De Rossi gli abbia mandato un sms con su scritto, vieni a vincere con noi. È la Roma reduce dal beffardo secondo posto con Ranieri ed ha tutti gli attributi necessari per tentare la scalata al titolo. Non sarà così e già dall’esordio con la nostra maglia di Borriello, si inizia a capire qualcosa, infatti perdiamo 5-1 a Cagliari. In quella stagione, sarà proprio il Milan, da dove era venuto, a vincere il campionato e la certezza l’avrà proprio nel nostro Olimpico. Comunque, la stagione di Borriello è buona, è l’unico che fa gol in tutte le competizioni e, cosa che fa sempre piacere, un gol anche alla Lazio nel suo primo derby, vinto. Nella stagione successiva, iniziano gli strappi con la società e, forse, non solo. Nel gennaio 2012 va alla Juventus che alla fine stagione non lo riscatta e quindi viene spedito al Genoa, dove già era stato. A Roma torna nella stagione 2013-14, quella di Garcia. Gioca poco e segna pochissimo, un solo gol ma che rimarrà nella storia del nostro club, quello con cui battiamo il Chievo Verona prendendoci il record delle 10 vittorie iniziali, nessuno mai come noi in Italia. A gennaio della stessa stagione se ne va di nuovo, per poi tornare e lasciarci in modo definitivo nel febbraio 2015. Ce lo ritroveremo spesso contro e ci farà gol con le maglie del Carpi e dell’Atalanta, senza danni. Detiene un particolare primato, quello di aver segnato in A con 12 squadre diverse. L’avevamo detto subito che era un carattere particolare. Con noi ha collezionato 65 gare ufficiali (52 in A, 4 in coppa Italia, 8 in Champions League e 1 in Europa League), realizzando 18 reti (12 in A, 2 in coppa Italia e 4 in Champions). Ha segnato 2 gol nel derby, 1 in campionato e 1 in coppa Italia, sempre vincenti. Quando era tesserato con la Roma, ha giocato 2 volte in nazionale. Arrivano notizie che stia facendo il dirigente sportivo a Ibiza, la dolce vita.

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