Michael Brady
di Margherita Argan
Michael Bradley – Un americano a(lla) Roma
Nato in New Jersey il 31 luglio 1987 è figlio di Bob Bradley, ex CT della nazionale USA e attuale ‘manager’ dei Los Angeles FC, ha due figli e parla ben cinque lingue: inglese, italiano, olandese, tedesco e spagnolo. È capitano del Toronto FC, squadra che milita nella MLS, l’equivalente nord-americano della nostra Serie A, e della nazionale USA di calcio, Michael Bradley è il primo calciatore statunitense ad aver militato nella nostra Roma.
Tesserato dai giallorossi nel 2012, quando fu acquistato dal Chievo Verona, e ceduto nel gennaio 2014, durante la finestra di mercato invernale, ai canadesi del Toronto FC, in cui milita attualmente, Bradley è un centrocampista versatile che ha giocato in Bundesliga e in Premiere League rispettivamente con il Borussia Mönchengladbach e l’Aston Villa.
Ed è stato premiato proprio durante la sua permanenza alla Roma nel 2012, come calciatore americano dell’anno, segno che il centrocampista, soprannominato Lex Luthor per la somiglianza con la nemesi di Superman, abbia portato un valido apporto al centrocampo giallorosso.
Nel 2014 Bradley compare nella lista di Forbes tra i 30 sportivi under 30 più influenti dell’anno, nonostante ancora oggi alcuni ne critichino l’acquisto, definendolo una mossa di marketing, volta ad aumentare la riconoscibilità del ‘brand’ Roma negli Stati Uniti
Con la maglia giallorossa in serie A gioca 41 partite e segna 2 gol. Il 7 ottobre 2012 nella vittoriosa partita interna contro l’Atalanta mette a segno la rete del definitivo 2-0 e poi il 27 ottobre con la Roma ridotta in dieci uomini, per l’espulsione di Maicon, segna il gol vittoria 1-0 nella difficile trasferta di Udine.