Napoli – Roma, la partita… prima
Si gioca al Diego Maradona lunedì 18 aprile, Pasquetta, alle ore 19, arbitro Marco Di Bello della sezione di Brindisi, recentemente un po’ sfortunato con le nostre partite. Tradizionale derby del sole di antica tradizione tra due squadre che sono state partorite in modo simile a quasi un anno di distanza, loro il 1° agosto 1926, noi il 7 giugno 1927 (con atto di trascrizione il 22 luglio dello stesso anno). Ambedue le compagini nate a seguito di varie fusioni per creare una squadra competitiva con quelle del nord. Poi c’è la storia dei 2 presidenti, Sacerdoti e Ascarelli, assai simili nella loro drammaticità nello stesso periodo, storie interessanti da andare ad approfondire.
La prima volta fu il 13 aprile 1930, la gara terminò 1 a 1, al nostro gol di Bernardini rispose Vojak. Ad essere storici, dobbiamo riportare che nel 1928, in coppa Coni, si giocò il primo Napoli Roma, era il 24 giugno 1928 e i Partenopei vinsero 2 a 0 ma la coppa divenne il nostro primo trofeo.
In serie A, abbiamo giocato nei vari stadi napoletani (Ascarelli, Vomero o stadio Collana e San Paolo) in 74 occasioni, 33 volte a favore dei Napoletani, 22 pareggi e 19 successi Romanisti. L’ultima nostra vittoria risale al 3 maggio 2018 per 4 a 2, il pareggio più recente è l’1 a 1 del 28 ottobre 2018, due partite in successione. Sono 9 i pareggi per 0 a 0, l’ultimo il 13 dicembre 2015. 102 a 74 i gol per loro. Come vedete uno score negativo per noi ma neanche poi così malvagio, tanto è che nel totale, andata e ritorno siamo 52 vittorie della Lupa, 46 del Ciuccio e 51 pareggi, i gol diventano 190 a 172 per i nostri colori, gli scudetti 3 a 2 per noi. Il problema è che la passione dei nostri tifosi, mettono anche quelli napoletani, è inversamente proporzionale ai successi delle due squadre.
All’andata la gara terminò 0 a 0 e, come ha detto Mourinho, noi lottiamo per il 5° posto loro per il titolo. Affrontiamo la gara dopo aver saputo il risultato delle altre, meno Atalanta Verona e ci accorgiamo che la Juventus è lì davanti a noi di 6 punti, frutto della rocambolesca Roma Juventus 3 a 4, senza la quale saremmo pari e con la gara di Napoli da giocare. Peccato ma, pur sapendo le difficoltà che avremo al San Paolo, tentar non nuoce e tutto quello che si conquisterà sarà comunque utile per arrivare al 5° posto. Certo se la Juve la trattano come con il Bologna, abbiamo poco da sperare, ai giovani ricordo che, nell’anno del gol di Turone, ci fu un Juventus Perugia, con i grifoni ultimissimi in classifica, che era 1 a 0 per loro all’85° diventato una vittoria per 2 a 1 dei bianconeri con tanto di rigore. All’epoca fece scalpore.
Troveremo tanti ex, Juan Jesus 102 gare e 1 gol in tutte le competizioni, Mario Rui 9 gettoni, Matteo Politano senza mai scendere in campo in gare ufficiali ma cresciuto nella nostra cantera con la quale ha vinto un campionato Allievi. Poi l’ex più discusso, Luciano Spalletti, 299 panchine con la nostra Roma, il secondo di sempre dietro solo a Liedholm ma quello con più presenze nella Champions League.
Inviterei Paolo di Canio, quello che è un gagliardetto della lazio ma anche di Ternana, Juventus, Napoli, Milan, Celtic, Sheffield W., West Ham, Charlton, Cisco (ex Lodigiani), tutte squadre a cui ha promesso eterna fedeltà, ad essere più sereno. I giocatori del Bodø sono tutti professionisti e nessuno è pescatore e, siccome io vengo dalle sue parti, gli ricordo che da noi il Salmone neanche sapevamo cosa fosse tanto non ci era accessibile. Detto questo, si metta l’animo in pace e se può ancora guadagnare qualche gettone presenza su Sky per il calcio internazionale, lo deve alla Roma. Come tifoso e abbonato Sky, gradirei non sentirlo insultare la squadra che porta il nome della città in cui è nato anche il signor Paolo.