Women – Ripartiamo dalla Coppa…
La stagione 2021/2022 della AS Roma Femminile nasce sotto il segno dell’euforia e delle grandi aspettative. La vittoria della Coppia Italia, infatti, primo trofeo ufficiale della società, soprattutto se pensata in relazione alla strepitosa semifinale contro la Juventus, muove al battito molti cuori. Eppure, il calcio, è sempre e innanzitutto lucidità, mai una vittoria ne porta con sé un’altra come un effetto necessario. Le novità, inoltre sono molte e della più grande significatività. Molti sono, dunque gli aspetti da analizzare con estrema attenzione e meticolosità, sia dal punto di vista tecnico- tattico, sia dal punto di vista psicologico. Bavagnoli – alla quale non si sarà mai sufficientemente grati, non soltanto per il percorso di crescita che ha guidato, bensì, soprattutto per l’idea e la cultura di sport che per tre anni ha portato alla Roma – è divenuta Head of Women’s Football – una sorta di direttore generale dell’intero settore femminile. Non mancherà, dunque, di far sentire la sua competenza nonché il suo carisma. Sulla panchina, tuttavia, siederà Alessandro Spugna, protagonista di un’ottima stagione con l’Empoli Ladies, con il quale, tra l’altro, nel girone di andata, ha sconfitto proprio la Roma. Ne segue che l’alchimia dello spogliatoio, l’unità di intenti e finanche di destini è tutta da ricostruire. E non si tratta di un dettaglio. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico poi, le novità sono altrettanto importanti. In difesa, in luogo di Erzen, è arrivata dall’Empoli Lucia Di Guglielmo, laterale in grado di giocare su entrambe le fasce, che ha già vestito la maglia della nazionale.
Qui sicuramente il livello è salito, così come a centrocampo, reperto in cui ha rinnovato Bernauer ed è stata acquistata Thaisa dal Real Madrid e reduce anche da un’esperienza al Milan di Carolina Morace. Si tratta, certamente di una grande leader, una giocatrice in grado di prendere in mano il gioco e la squadra. I suoi trentatré anni sono un’incognita, non v’è dubbio. Evidentemente però, la società ha giudicato che alla rosa è spesso mancata sicurezza e cattiveria. Troppo spesso si è assistito a partite letteralmente e inspiegabilmente gettate via. A questo, soprattutto per gestire il vantaggio numerico, dovrebbe porre rimedio Thaisa. Le considerazioni più difficili e delicate riguardano il reparto offensivo. Sono partite, andando a rinforzare tra l’altro due dirette concorrenti, due protagoniste delle stagioni passate, dal valore indiscusso. Lindsey Thomas e Agnese Bonfantini, due esterni d’attacco che hanno spesso fatto innamorare i tifosi. La perdita di Agnese, rappresenta una ferita molto dolorosa per molti, fra i quali chi scrive, che avrebbero voluto vederla una bandiera. Sarà davvero difficile affrontarla pensandola come avversaria. Qualche riflessione desta anche la partenza di Banusic per Pomigliano, perché è un’attaccante molto forte (chi ha dimenticato la sua sforbiciata contro l’Inter?) che forse avrebbe avuto soltanto bisogno di trovare una migliore condizione fisica per esplodere. C’è da dire, certo, che la società, non si è limitata a cedere. In cambio di Agnese, è arrivata dalla Juve via Empoli, Benedetta Glionna, una ’99 anche lei già nazionale. Il suo score nelle stagioni precedenti fa paura, come se non bastasse, sono 3 i gol già segnati alla Roma.
Rapidità, tiro in porta e dribbling sembrano essere le sue caratteristiche migliori. C’è poi Valeria Pirone. Per lei vale il discorso fatto per Thaisa, è un leader di reparto. Un centravanti d’area che va a rafforzare un reparto in cui è stata confermata Lazaro. Ma è nella solidità che, a quanto pare, si è evidenziato il punto debole. Da segnalare poi, la cessione in prestito al Napoli di Severini e Corrado, due giovani fortissime che avrebbero potuto già trovare spazio in questa stagione. Considerando però, che si potrà contare su Pettenuzzo in difesa e su Hegerberg e Greggi a centrocampo, si è pensato di mandarle a giocare con più continuità. Il calcio inganna sempre e spesso, smentisce anche i più esperti. Non c’è da giudicare ora, bensì da suggerire delle riflessioni, dubbi e qualche speranza. Si sa, il calcio non scrive mai la parola fine, neppure dopo la sua fine. Noi tifiamo, soffriamo, raccontiamo con i cuori in mano. Così, come scrittori abbiamo scelto di essere. Gli obiettivi sportivi sono chiari, bisogna migliorare in primo luogo, la posizione in campionato, il quinto posto davvero non è accettabile. La Champions resta un grande obiettivo, ma estremamente difficile: dietro alla Juve vi sono il Milan di Ganz ma anche Sassuolo e Fiorentina che si sono estremamente rafforzate. C’è poi la Coppa Italia da difendere e la Supercoppa. Qui la Roma può e deve dare continuità, qui la chance di sollevare un trofeo, e dunque di aprire un ciclo, non sono trascurabili. E ancora una volta, tutto potrebbe cambiare. All’alba di un nuovo inizio, noi siamo pronti, come le Lupe che odiano la parola fine.