Novembre 21, 2024

30 Giornata – 20 marzo 2022

È tutto pronto per l’inizio del derby della Capitale.

La Roma viene da 8 risultati utili consecutivi e vuole vincere prima di tutto per la sua gente, perché il derby non è mai una partita qualunque e poi anche per la classifica, perché fino al termine della stagione, bisogna mettere in cassaforte più punti possibili.

Mourinho schiera la seguente formazione: Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez, Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski, Mkhitaryan, Pellegrini, Abraham.

Risponde Sarri con: Strakosha, Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Felipe Anderson, Immobile, Pedro.

Al fischio d’inizio dell’arbitro Irrati, la Roma si catapulta immediatamente nella metà campo ospite e guadagna un calcio d’angolo, dalla bandierina di sinistra, quella che divide la tribuna Monte Mario dalla Curva Nord.

Sul punto di battuta va Pellegrini, che con cura sistema il pallone a terra, poi lo calcia, in realtà lo accarezza, e lo indirizza verso la porta. 

Strakosha prova ad intervenire, ma il pallone baciato dal piede del Capitano giallorosso, si stampa contro la traversa e torna in campo con Tammy Abraham che anticipa tutti e devia in rete il pallone del vantaggio.

Con quale parte del corpo, il nostro straordinario attaccante la butta dentro, non ci interessa, quello che conta è che dopo soli 56” la nostra Roma è già in vantaggio. 

Lo stadio è un tripudio di cori, colori e bandiere. Si canta, si urla, ci si abbraccia, si vivono momenti che solo chi è tifoso della Roma può capire.

È ancora pericolosa la nostra squadra al 10’ con il solito Abraham che avanza palla al piede e serve sulla corsa Pellegrini, la conclusione sul primo palo è respinta in tuffo da Strakosha.

Ci siamo solo noi in campo, loro tentano delle rarissime azioni ma prive di ogni pericolosità.

Al 20’ sempre da azione d’angolo, il cross di Lorenzo Pellegrini viene girato di testa da Ibanez ma termina alto sopra la traversa.

Azione spettacolare della Roma al 21’ con Cristante che passa il pallone a Mkhitaryan, filtrante in profondità verso Karsdorp che arriva sul fondo e crossa in area di rigore, Abraham im mezza rovesciata volante, realizza il gol del 2-0. 

È l’apoteosi allo stadio Olimpico, la Roma raddoppia con il suo bomber e stende la squadra biancoceleste. 

I loro tifosi assistono in silenzio alla festa romanista ma è ancora troppo presto, bisogna tenere alta la concentrazione e proseguire a giocare, senza mai abbassare la guardia.

Al 27’ occasione per il tris giallorosso con Mkhitaryan che serve in area di rigore Zalewski, il tiro con il piatto destro viene respinto in tuffo da Strakosha, Felipe Anderson libera di testa, ma lo fa tra i piedi di Mkhitaryan che calcia di potenza con il sinistro ma non riesce a trovare la porta. 

Altra opportunità giallorossa con un’azione personale di Pellegrini che fa tutto bene, arriva al limite dell’area ma calcia alto sopra la traversa.

Al 40’ Abraham subisce fallo e il direttore di gara non può far altro che assegnare il calcio di punizione a favore della Roma. La distanza è notevole, saranno circa 27-28 metri sul punto di battuta ci sono Pellegrini e Mancini che discutono su come calciare. Poi Mancini si allontana e va in area di rigore per sfruttare un eventuale cross.

“Lollo” Pellegrini fissa il pallone, poi alza lo sguardo e mette nel proprio mirino la porta. 

Al fischio di Irrati, lascia partire una magia di assoluta bellezza, una pennellata che termina la sua corsa sotto al sette con Strakosha che nonostante il tuffo non riesce ad arrivare sul pallone e deve accontentarsi di recuperarlo in fondo al sacco. È un dominio assoluto, non c’è partita e la Roma vola sul 3-0.

L’esultanza di Pellegrini, il Capitano giallorosso è qualcosa di ancora più bello; in questa magica serata dell’Olimpico sono tanti i momenti che vanno ricordati, ma lo faremo al termine della nostra cronaca.

Due minuti dopo la Roma va vicinissima al poker; è sempre Pellegrini che recupera il pallone e lo lascia a Mkhitaryan, la progressione del calciatore giallorossa è impressionante, il tiro al limite dell’area è deviato da Acerbi e termina, a portiere battuto, sulla traversa. 

Al 43’ viene ammonito per reiterate proteste Pedro che probabilmente non riesce proprio ad accettare questa assoluta debacle biancoceleste.

Irrati assegna 2’ di recupero, non succede praticamente più nulla e il primo tempo termina sul risultato di Roma 3 Lazio 0.

Nella ripresa, gli scenari non cambiano, sono sempre gli stessi e la Roma, domina in lungo e in largo la partita.

Al 52’ Sarri prova a cambiare qualcosa e sostituisce Hysaj con Lazzari ma la sostituzione, non porta i benefici sperati. 

La squadra di Mourinho gioca a calcio mentre dall’altra parte si gioca a calci, saltano i nervi infatti ai giocatori della Lazio, che, come di dice a Roma, provano a buttarla in “caciara” .

Al 65’ arriva un altro doppio cambio in casa ospite, escono Leiva e Felipe Anderson, al loro posto entrano Cataldi e Romero.

Due minuti dopo, Cristante effettua un lancio millimetrico in direzione di Abraham, l’inglese controlla in maniera perfetta il pallone e a tu per tu con Strakosha apre troppo il tiro è il pallone finisce a fondo campo. 

Al 73’ Irrati ammonisce Zalewski, il giovane esterno giallorosso ha giocato una gara al limite della perfezione ma in questo secondo tempo è stato preso di mira dai giocatori della Lazio che hanno tentato in ogni modo di metterlo in soggezione, ma non ci sono riuscito perché amico oltre ad essere un grande giocatore è anche uno straordinario ragazzo.

Al 74’ è proprio Zalewski ad essere sostituito, tra gli applausi scroscianti di tutto lo stadio e qualche minuto dopo, all’81’ entra anche Veretout al posto di Sergio Oliveira.

L’Olimpico è in festa, non ci sono assolutamente margini per i giocatori che oggi hanno il privilegio di essere ospiti nella città eterna per riaprire la gara. 

Da segnalare anche l’ingresso all’87’ di Bove che prende il posto del migliore in campo, Lorenzo Pellegrini; anche se oggi è sinceramente difficile, trovare un calciatore che ha fatto meglio di altri…

Il direttore di gara assegna 5’ di recupero che vengono accompagnati dai cori e dai colori dei tifosi della Roma. È la festa giallorossa, una festa continua iniziata nel pre partita e che durerà ancora molto.

Finisce con la Roma sotto la Curva e con i giocatori che sventolano le bandiere dei tifosi giallorossi. È uno spettacolo, è una gioia incredibile per una squadra che ha stregato la sua gente è che adesso ha tanta voglia di festeggiare…

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