Settembre 19, 2024

Semifinale coppa Italia

Martedì 10 marzo 1993 alle 20:30 allo stadio Olimpico si gioca una partita sulla carta impossibile per la Roma di Boskov.

Avversaria di turno nella semifinale di andata della Coppa Italia il Milan di Fabio Capello, quella degli invincibili, quello che non conosce sconfitte (l’ultimo passo falso sempre in coppa Italia risale al 14 aprile 1992) .

La Roma arriva a questa partita dopo aver eliminato nei sedicesimi di finale il Taranto con un doppio successo (4-1 all’Olimpico e 3-1 in trasferta), negli ottavi la Fiorentina (4-2 in casa e poi pareggio 1-1 a Firenze), infine nei quarti di finale il Napoli (0-0 al San Paolo e 2-0 all’Olimpico).

Vujadin Boskov deve fare a meno di diversi titolari: Carnevale, Mihajlovic, Rizzitelli e Carboni e schiera la seguente formazione: Cervone, Garzya, Piacentini, Bonacina, Aldair, Benedetti, Comi, Muzzi, Haessler, Giannini, Caniggia.

La Roma sospinta dal suo eccezionale pubblico, parte subito in maniera spedita e al 12’ tra lo stupore generale passa in vantaggio.

Cross di Piacentini dalla destra e colpo di testa in tuffo di Muzzi vincente sotto la porta di Curva Sud. La corsa sfrenata dell’attaccante giallorosso sotto ì propri tifosi è bellissima, si capisce che la squadra questa sera ha in mente di scrivere una pagina di storia del calcio italiano.

Il Milan è in grande difficoltà perché Muzzi e Caniggia sono due schegge che galleggiano sulla linea difensiva, formata da Gambaro, Baresi, Costacurta, mentre uno straordinario Giannini, regala lampi di classe e di genio con passaggi millimetrici a tutto campo.

Purtroppo però la sfortuna inizia a mettere i bastoni tra le ruote dei ragazzi di Boskov che dopo le tante assenze citate in precedenza, al 38’ perdono propio il Capitano Giuseppe Giannini per infortunio.

La Roma però non si scompone e al 25’ è Piacentini che trova la porta dalla distanza ma Cudicini è bravo e respinge in calcio d’angolo.

Prova a farsi vedere anche il Milan al 26’ con un diagonale di Boban che termina largo; al 31’ dopo una bella manovra corale è Maldini che calcia in curva, un buon pallone con Cervone che controlla.

Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per 1-0 sulla corazzata rossonera.

Nella ripresa è sempre la Roma a gestire il pallone e fare la partita, dalla panchina Fabio Capello prova a dare la scossa ed inserisce prima Lentini e dopo Massaro, al posto di Simone e Gullit.

Proteste rossonere al 58’ per un intervento fi Tempestilli su Maldini, il Milan vorrebbe il calcio di rigore ma la decisione dell’arbitro di lasciar giocare è corretta.

Più passa il tempo e più si capisce che l’impresa giallorossa può concretizzarsi; l’atmosfera per chi è presente allo stadio Olimpico è elettrizzante, si respira un’aria da notte magica.

Dopo una conclusione dalla distanza di Piacentini che viene bloccata senza eccessivi problemi dal portiere, al 66’ è Haessler che lascia partire una staffilata su cui Cudicini deve distendersi e compiere un vero miracolo per togliere il pallone dalla porta.

È ancora Tommasino Haessler a rendersi pericoloso al 76’ ma il suo tiro termina di poco largo, con Cudicini che può solamente guardare e pregare.

Inizia a farsi sentire la fatica ma la Roma in questa nottata ha quel palco sa in più che viene da dentro, quell’adrenalina che le permette di buttare il cuore oltre l’ostacolo.

Nel minuto tra l’89’ è il 90’ succede di tutto e si scrive la storia della partita.

All’89’ si vivono attimi di paura in casa Roma, tutto lo stadio tiene il respiro su una percussione di Massaro, passaggio smarcante in area di rigore per Lentini che tutto solo, calcia a botta sicura, ma Cervone è super e respinge miracolosamente in calcio d’angolo.

Sul cross dalla bandierina la sfera arriva a Baresi ma la sua conclusione è rimpallato dal difensore; rincorre il pallone Haessler che da posizione impossibile, vede con la coda dell’occhio Caniggia e lo lancia a campo aperto, la saetta argentina parte dalla propria metà campo e s’invola palla al piede verso la porta, la sua velocità è incedibile e le permette di mantenere il vantaggio sui difensori rossoneri che intanto tentano un disperato recupero: arrivato davanti al portiere, nonostante la stanchezza per i tanti metri percorsi, Caniggia effettua uno scavetto e supera Cudicini realizzando il gol del 2-0.

È l’apoteosi del tifoso romanista, una goduria perché tutti, i presenti allo stadio, il tifoso davanti al televisore o quello attaccato alle radioline hanno percorso quei metri di campo insieme al campione argentino, cercando di spingerlo verso la meta.

Il Milan è in ginocchio e cade al cospetto di una stratosferica Roma. Il presidente Ciarrapico, che ricoverato in ospedale, ha assistito alla partita dal televisore, al termine della stessa si mette un maglione sopra al pigiama e scappa in macchina per raggiungere i suoi ragazzi allo stadio Olimpico.

Interviste post-partita

Ciarrapico:

“Questa è la Roma che mi piace, quella che vorrei vedere sempre. Perché sono qui? Questo è il mio modo di fare il Presidente, rischio di persona. Sono convinto che la squadra ha giocato per me. Adesso però torno in clinica”.

Boskov:

“Abbiamo colto la vittoria più importante della stagione. Con un po’ di fortuna, è vero.

All’ultimo minuto Cervone ci ha salvato con una grande parata, poi sul contropiede è arrivato il 2-0 con la splendida rete di Caniggia. Un gol da antologia. Roma e Milan si sono presentati in formazioni di emergenza, noi abbiamo superato con il cuore in nostri problemi. Giannini è uscito per un dolore alla coscia destra, Aldair ha accusato crampi.

Il 2-0 non ci garantisce la qualificazione, nel ritorno dovremo batterci, vogliamo far dimenticare alla gente gli errori commessi fino a gennaio.

Roma: Cervone, Garzya, Piacentini, Bonacina, Aldair (85’ Salsano), Benedetti, Comi, Muzzi, Haessler, Giannini (38’ Tempestilli), Caniggia. All.: Boskov

Milan: Cudicini, Gambaro, Maldini, Evani, Costacurta, Baresi, Eranio, Boban, Papin, Gullit (67’ Massaro), Simone (55’Lentini). All.: Capello

Arbitro: Pairetto

Marcatori: 12’ Muzzi, 90’ Caniggia

Ammonito: Boban

Note: Spettatori paganti 46.629 per un incasso di 1.392.530.000

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