Roma-Slavia Praga 2-0 Le pagelle di amoregiallorosso
Con la terza vittoria in Europa League la Roma balza in testa alla classifica del girone
Queste le nostre pagelle dei giallorossi
Svilar 6,5 – sicuro tra i pali, svolge il suo compito con molta attenzione con qualche parata significativa ma la nota più importante è che ha ridato smalto al ruolo uscendo, un caratteristica che gli ultimi estremi difensori romanisti avevano inspiegabilmente perso. Vuoi vedere che non ci si era accorti che per il dopo Rui Patricio siamo già a posto?
Mancini 6,5 – ordinaria amministrazione ma con senso del comando, quando poi non eccede nella foga diventa molto più autorevole;
Llorente 6,5 – attento, autorevole, la ripresa della forma lo si nota anche nelle giocate quasi sempre molto lucide;
Ndika 6,5 – mezzo punto in più perché, nonostante non sia ancora il forte difensore che tutti speravamo risponde presente alle esigenze del mister; c’è anche da rilevare che gioca una notevole quantità di palloni e se viene “cercato” dai compagni un motivo ci sarà; il giallo si poteva evitare?
Celik 6,5 – non sarà un fuoriclasse ma rispettando le consegne di presidiare la sua fascia, con particolare attenzione alla fase difensiva, e per questo tipo di partite lo fa diventare un affidabile;
Bove 7 – il suo gioiello al 45mo secondo della partita ha il merito di indirizzare da subito la partita nel modo voluto dal Mister, protagonista assoluto della prima parte del match col suo pressing asfissiante e pulito – al 46mo lascia il posto ad Paredes;
Cristante 7 – sacrificarlo sull’altare della mancanza dei centrali è uno spreco che la Roma non si dovrebbe permettere e tornato a centrocampo ritorna la colonna romanista che conosciamo; mezzo punto in più per aver, come sempre, dato tutto ma anche per aver continuato dopo un momento critico che poteva presupporre un inaspettato infortunio;
Auoar 6,5 – ancora non si vede il vero Aouar, partita a corrente alternata, cosa che da uno come lui non solo non ti auguri, ma neanche ti aspetti, però è roba buona e il ritrovare una forma accettabile per tutto l’arco di una intera partita dovrà essere l’obiettivo – all’88mo, stremato, lascia il posto a un ragazzo di San Basilio: Cherubini;
Zalewski 6,5 – partita d’impegno ed attenzione, con la testa in partita dimostra che tutto il fango che hanno tentano di buttargli contro è solo “aria fritta”; al 70mo lascia il posto a Karsdorp;
El Shaarawy 8 – man of the match, entra in entrambe le azioni dei gol, il sigillo con cera lacca se lo sarebbe meritato ma al secondo tempo, si invito di un positivo Celik, batte di prima ma la traversa risponde: “sarà per la prossima volta” – al 62mo lascia il posto a Belotti;
Lukaku 7,5 – ha tutta la Roma sulle sue spalle, il suo gol, su pregiatissimo assist del Faraone è la sintesi pallonara del “fatece largo che passamo noi…”; all’83mo lascia il posto a Pagano e nei minuti finali la sua assenza si è notata perché difensori e centrocampisti, impegnati molto a contenere i seppur sterili assalti dei ceki, continuavano a giocare palla lunga ma senza Big Rom si sono rivelate tutte palle perse e questo dovrebbe essere uno spunto di riflessione;
Paredes 6 – entra al 46mo al poto di Bove – partita troppo anonima per il peso e qualità del campione del mondo, ancora troppo lenta la conquista di una forma ottimale;
Belotti 6,5 – entra al 70mo al posto del Faraone – è il solito lottatore a tutto campo e si costruisce anche una palla gol al 90mo che viene sventata da Mandous, peccato perché un terzo gol ci sarebbe stato molto bene nell’economia della classifica del girone;
Karsdorp 6 politico – entra al 70mo al posto di Zalewski – continua nel suo essere anonimo, il voto politico è perché un s.v. sarebbe ingiusto;
Pagano e Cherubini 6 politico – entrano uno all’83mo al posto di Lukaku e l’altro all’88mo al posto di Aouar – non hanno inciso ma uno a 18 anni e l’altro a 19 anni scendere in campo Europeo con la Roma vuol dire che c’è del buono ed è quindi tanta tanta roba; forza ragazzi ma non montatevi la testa;
Mourinho 9 – voto esagerato a compensazione della farsesca squalifica che ancora non ha terminato di scontare; la formazione rimaneggiata sta diventando il fil rouge di questo inizio di stagione per lui; tranne Paredes e Karsdorp ha a disposizione solo ragazzi della Primavera; la storia si ripete, vi ricordate Capello quando disse: “mi volto verso la panchina e non vedo nessuno” ingeneroso ma assolutamente vero; JM ha però il merito di dirlo con più delicatezza esaltando comunque i suoi bambini in particolare Cherubini figlio del quartiere San Basilio che avrà festeggiato il debutto in campo internazionale di un suo figlio.