Simone Loria: Atalanta-Roma sarà una partita bellissima!

Simone Loria, doppio ex di Roma e Atalanta, è intervenuto mercoledi 7 maggio in esclusiva nella trasmissione Amore Giallorosso su T9 (ch.17).
Simone, possiamo dire che la Roma ti manca?
“Abbiamo fatto tanti collegamenti con voi in televisione e per me è sempre un piacere parlare della Roma. Ho giocato con tante squadre e per questo tante volte, commentiamo le partite da entrambe le parti però è sempre un piacere sentirvi e intervenire”.
Durante la puntata televisiva, abbiamo rivisto l’esultanza dei tifosi della Roma per il gol di Dovbyk. Pensavo che tra lui e te sarebbe stato un bel duello sia tecnico che fisico.
“Hai ragione, ma adesso purtroppo non si può più duellare perchè oggi con il calcio moderno, si fa fatica anche a marcare e questo non è un bene. È difficile nel calcio attuale, vedere un contatto fisico, che non deve essere per forza a far male, io parlo anche di una semplice marcatura ed è un vero peccato”.
Tu in questo momento, stai lavorando con le giovanili della Juventus. Si percepisce anche con i ragazzi questo radicale cambiamento?
“Si, questo lo noti soprattutto nei ragazzi e poi quando crescono, si fa fatica a fargli cambiare atteggiamento. Oggi sono tutti predisposti a giocare, alla fase di costruzione, alle ripartenze dal basso.
Ora anche i portieri devono saper giocare con i piedi, non devono solamente saper parare e anche i difensori, prima di tutto devono saper impostare e poi difendere. Io ho la mia idea a riguardo e penso che come prima cosa, i calciatori debbano saper fare bene il loro ruolo, poi se sanno fare qualcosa in più è un valore aggiunto”.
Alcuni atleti di altri sport, penso al ciclismo o all’atletica, si allenano tanto, spesso più di quella che poi è la gara e dicono che i calciatori si allenano poco. Che ne pensi?
“Non sono d’accordo perchè anche nel calcio ci si allena molto, del resto se non fosse così poi in campo non si riuscirebbe a rendere.
Che poi gli allenamenti siano diversi rispetto a quelli che si fanno negli altri sport è vero e sono daccordo. Ma sull’intensità dell’allenamento e il modo di allenarsi, i calciatori non sono da meno a nessuno, altrimenti come detto prima, non si arriverebbe pronti alla partita”.
Credo che il discorso dei contatti fisici dipenda dal fatto che gli arbitri interpretano il regolamento invece di applicarlo. Non pensi che questa situazione dipenda più dall’arbitro che dal modo di giocare delle squadre?
“Questo è vero perchè tante volte gli arbitri interpretano il regolamento, invece quando c’è una regola dovrebbe essere quella e rimanere tale. Invece nel calcio moderno è diventato tutto più difficile, non c’è uniformità nel giudizio. Alcuni vedono una cosa e la sanzionano in un modo, altri invece usano un altro metro. Lo vediamo per un fallo di mano, per un contrasto; spesso si va al Var altre volte no.
Prima parlavo di mancanza di contrasti, ma non perchè è cambiato il modo di allenarsi, quanto perchè oggi come tocchi un giocatore va per terra e rischi di subire un calcio di rigore. Se devi marcare un avversario, ad esempio su un fallo laterale, lo devi sentire altrimenti, come spesso succede, ci si mette a zona, non si guarda nessuno e l’avversario colpisce la palla e ti segna. Quando trovi giocatori grossi come ad esempio Lucca, se non lo marchi, uno alto due metri ti va su e ti segna senza troppi problemi”
Qual è stato l’attaccante che ti ha messo più in difficoltà?
“E difficile dirlo perchè ho giocato contro tanti giocatori forti e tutti avevano caratteristiche diverse: da Shevchenko a Totti, da Montella, a Trezeguet, oppure Eto’o, Crespo, Ibrahimovic, Inzaghi e sicuramente me ne sto dimenticando altri”.
Che impressione hai dell’Atalanta? E cosa ti aspetti dalla partita di lunedì?
“Penso che l’Atalanta sia una squadra forte e competitiva. Hanno avuto un attimo di assestamento dopo la dichiarazione di Gasperini che non avrebbe rinnovato il contratto e penso che in quel momento ci sia stata un po di destabilizzazione, però poi hanno ripreso a macinare gioco e risultati.
La partita di lunedì è difficile per tutte e due le squadre perchè da una parte, la Roma è una formazione solida che è tornata a giocare per l’Europa ed è arrivata ad un livello veramente importante.
Dall’altra, l’Atalanta andrebbe in Champions per il quinto anno consecutivo e i giocatori questo lo sanno. Oggi non hanno situazioni che possono disturbare come magari avevano avuto in precedenza: mi riferisco ad esempio all’uscita dalla Champions, al battibecco tra Gasperini e Lookman oppure alle dichiarazioni dell’allenatore che aveva prticamente annunciato il suo ultimo anno a Bergamo”.
É più l’Atalanta che deve temere la Roma o il contrario?
“È una partita difficile e importante per tutte e due le squadre. Mi viene difficile rispondere perchè l’Atalanta in casa, anche se ha avuto qualche battuta d’arresto, è semplicemente una macchina da guerra mentre la Roma non perde in campionato da un girone intero ed è una formazione davvero difficile da affrontare. Ranieri ha fatto un grande lavoro, sarà una bellissima partita”
Atalanta e Roma, saranno condizionate dal risultato di Lazio-Juventus?
“Forse può essere condizionata più la Roma, perchè gioca fuori casa e perchè è a pari punti con le due avversarie. L’Atalanta invece ha un margine di cinque punti che può gestire con maggiore sicurezza a prescindere dal risultato di lunedì”