Settembre 16, 2024

Finale – 31 maggio 2023

Serata amara per il popolo giallorosso: il sogno del secondo trofeo Europeo consecutivo si infrange in finale di Europa League, alla spietata lotteria dei rigori, al cospetto di un Siviglia bravo e fortunato a recuperare il gol di svantaggio siglato da Dybala poco dopo la metà del primo tempo, a resistere al ritorno degli attacchi degli uomini di Mourinho, per poi sugellare la vittoria finale ai rigori, al termine di una gara infinita e combattutissima, segnata anche da alcune decisioni arbitrali che faranno discutere a lungo.

Di Mancini ed Ibañez gli errori dal dischetto dei giallorossi, di Montiel il rigore decisivo, così come accaduto nella finale del mondiale in Qatar tra Argentina e Francia    

LA CRONACA DELLA GARA

La Roma parte bene ed al contrario delle aspettative prepartita, entra in campo non solo per contenere ma anche per attaccare ed al 12′ crea la prima occasione della gara: Dybala imbuca in area per Celik, tocco in mezzo per Spinazzola, il cui destro piazzato di prima intenzione viene respinto da Bounou.

Il Siviglia prende le misure, riuscendo a contenere senza troppi patemi le incursioni dei giallorossi: ne consegue che per un lungo tratto non si registrano occasioni di sorta, fino al 35′, quando un lampo di Dybala porta la Roma in vantaggio, grazie a Mancini che recupera in mezzo al campo e verticalizza per Dybala, che si presenta davanti a Bounou e col sinistro lo fredda.

La partita è durissima e piena di scontri in mezzo al campo, cosa che comporta continue e lunghe perdite di tempo e dunque un cospicuo recupero, 6 minuti, durante il quale il Siviglia ha la più ghiotta delle occasioni, proprio allo scadere dell’ultimo minuto di recupero, al 51’: sinistro secco di Rakitic dai 20 metri, Rui Patricio non ci arriva e la palla sbatte contro il palo.

Inizia la ripresa e la Roma non ha più la freschezza della prima parte di gara, si abbassa notevolmente ed il Siviglia ne approfitta per attaccare l’area dei giallorossi ed al 55′ vede i frutti del proprio sforzo realizzarsi, anche con un po’ di fortuna: Navas va sul fondo e Mancini, ingannato dal mancato intervento di En-Nesyri, devia imparabilmente nella propria porta da un passo il gol del pareggio Andaluso.

La Roma subisce lo shock del gol del pari e ci mette un po’ a rialzare la testa e quando lo fa, costruisce un’occasione colossale, seppur abbastanza casuale: minuto 67, mischia impressionante davanti a Bounou sugli sviluppi di una punizione, con Abraham, Cristante, Smalling e Mancini che non riescono a ribadire in rete e Ibañez che alla fine sparacchia sul fondo.

Le squadre iniziano a sentire la stanchezza e cominciano a farsi i conti per gli eventuali supplementari, ma ciò non toglie che le emozioni siano finite: al 76′, l’arbitro Taylor concede un rigore al Siviglia per un presunto fallo di Ibañez su Ocampos, salvo cambiare la propria decisione dopo un on field review, che conferma come il brasiliano abbia in realtà toccato il pallone e poco dopo, è di nuovo Taylor ad essere protagonista, quando Fernando, in area di rigore, tocca con il braccio un cross di Matic, ma per l’arbitro il braccio è incredibilmente attaccato al corpo e dunque non è rigore, senza neanche l’interpello del VAR.

Una decisione allucinante come quella pochi istanti dopo di non ammonire Rakitic per il fallo netto su Ibanez; il centrocampista del Siviglia è già ammonito e sarebbe dovuto scattare il cartellino rosso con la conseguenza per la squadra spagnola di dover giocare il resto della partita in 10 uomini.

La Roma ci prova fino all’ultimo e all’83′ crea l’ultima grande occasione dei tempi regolamentari: punizione scodellata da Pellegrini, Belotti si getta al volo davanti a Bounou, che con la punta delle dita devia miracolosamente in angolo (peraltro non concesso) il suo sinistro.

I tempi supplementari durano un’infinità, più di dieci minuti oltre il tempo regolamentare, a causa delle innumerevoli interruzioni: anche qui purtroppo il direttore di gara si erge a protagonista assoluto, sempre in negativo, per quanto ci riguarda perché manca il secondo cartellino giallo a Lamela che sarebbe costato all’ex Roma l’espulsione. 

L’unica vera occasione arriva proprio allo scadere, al 131′, su azione di calcio d’angolo battuto da Zalewski e colpo di testa a campanile di Smalling, la cui traiettoria sorprende Bounou, ma la palla colpisce la parte alta della traversa, prima di spegnersi sul fondo.

SEQUENZA DEI RIGORI

  • Ocampos gol 
  • Cristante gol 
  • Lamela gol
  • Mancini parato 
  • Rakitic gol
  • Ibañez palo
  • Montiel gol (rigore calciato due volte: al primo tentativo, Rui Patricio para ma Taylor fa ripetere, perché il portiere giallorosso si era mosso in avanti prima del fischio dell’arbitro) 

IL TABELLINO

Siviglia (4-2-3-1): Bounou; Navas (95′ Montiel), Badé, Gudelj (128′ Marcão), Alex Telles (95′ Rekik); Fernando (128′ Jordan), Rakitic; Ocampos, Oliver Torres (46′ Suso), Bryan Gil (46′ Lamela); En-Nesyri. All. Mendilibar

Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Celik (91′ Zalewski), Cristante, Matic (120′ Bove), Spinazzola (106′ Llorente); Dybala (68′ Wijnaldum), Pellegrini (106′ El Shaarawy); Abraham (75′ Belotti). All. Mourinho

Arbitro: Anthony Taylor (Inghilterra)

Marcatori: 35′ Dybala (R), 55′ aut. Mancini (S)

Ammoniti: Matic, Rafa Mir (in panchina), Pellegrini, Mancini, Rakitic, Cristante, Celik, Zalewski, Lamela, Jordan, Montiel, Ocampos, Karsdorp

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