Tiago Pinto
Terminato il calcio mercato in entrata della Roma, (per quello in uscita ci sono ancora margini), Tiago Pinto ha rilasciato una lunga conferenza in cui ha raccontato tutto quello che ha fatto in questi mesi di importanti trattative.
“Buongiorno a tutti. Vi ringrazio per essere qui oggi. La prima volta che ho fatto la conferenza a febbraio era più facile. Vi voglio spiegare cosa è successo e le strategie di mercato. Prima di tutto voglio ringraziare la società, per l’aiuto e l’assistenza. Si è parlato molto di un lavoro di squadra e questo è successo. Tutte le decisioni le abbiamo prese insieme. Sono contento perchè così secondo me si può fare il meglio della Roma. Fare più di 40 trattative in due mesi non è solo Tiago Pinto ma tutto lo staff che è qui. Per voi sono nomi dei calciatori ma oggi con il calcio così professionistico non è facile lavorare senza una squadra competente. Sono molto esigente con me stesso e il primo ad arrabbiarsi se le cose non vanno bene. Però penso che questo sia stato il mercato più difficile del calcio recente. Penso però di aver fatto un buon mercato in questo contesto, abbiamo portato il miglior allenatore del mondo a Roma. Abbiamo una squadra più forte e abbiamo sistemato più di 30 giocatori. Claudio, è qui con me perchè qualcuna domanda mi aiuterà lui.”
Ha migliorato la panchina, il reparto difensivo e quello d’attacco con più variabili. Era finito il budget o non avete trovato quello che cercavate? Lavorate sugli svincolati?
“Quando sono arrivato qua tutti mi hanno detto che questa era una piazza difficile. Il mercato è finito ieri ma tutti chiedono del centrocampista. Oggi lo chef della cucina mi ha chiesto del centrocampista (sorride). Non è stato un tema di budget perchè abbiamo speso più di quanto Dan e Ryan pensavano. Il mercato è dinamico e abbiamo dovuto accelerare il processo di ricostruzione. Tutti sapete dell’interesse che avevamo per Xhaka che poi non è andato avanti. Abbiamo fatto quello che era più urgente per la squadra. Io non voglio mai trovare giustificazioni ma bisogna ricordare da dove partivamo. All’inizio del mercato avevamo quasi 60 calciatori. Abbiamo fatto quello che ci è sembrato giusto per una squadra più forte”.
Mourinho ha detto che vorrebbe tre Pellegrini. Si aspetta una trattativa complicata?
“Non è un problema. Pellegrini vuole rinnovare e la Roma vuole farlo firmare. Nessun problema”
Lei è contento delle cessioni? Degli esuberi rimangono Santon, Fazio, Nzonzi e Riccardi: possono essere reintegrati?
“Posso invitare te a fare una lista dei ds che hanno venduto calciatori. Guardiamo i primi sette club d’Italia e vediamo quanti hanno venduti. Penso che trovare una soluzione per quasi 30 calciatori è un buon lavoro. Sono qui per imparare da tutti ma mi sembra che la domanda sia giusta in altri mercati. In questo mercato possiamo vedere e poi dare un giudizio complessivo. Per me era meglio se fossi riuscito a vendere qualcuno in più ma non abbiamo trovato solo per quelli che non sono voluti andare via. Abbiamo 10 finestre di mercato aperte e lavoreremo per questo. Mourinho ha parlato anche di questo tema. Noi abbiamo lavorato molto e portato offerte buone per tutti i calciatori. Nessuno avrebbe perso un euro. Non posso andare nella testa dei calciatori. Abbiamo mercati aperti e lavoreremo insieme allo staff e ai procuratori. A mercato finito vedremo.”
Lei ha detto che è il club che ha speso di più e preso l’allenatore più forte del mondo. Inter, Juventus e Milan hanno perso il miglior giocatore per ogni rosa: pensa che la Roma possa lottare per lo scudetto? Se non si arriva in Champions è un fallimento?
“La mia visione non è lo scudetto. La mia visione è lavorare ogni giorno per avvicinare la distanza tra la Roma e il successo. Abbiamo parlato di tempo ma non è una scusa per non vincere a partire dal Sassuolo. Abbiamo il miglior allenatore del mondo, una squadra più forte dell’anno scorso e cambiato la struttura della squadra. Io non posso pensare a maggio se siamo a settembre. Alla fine della stagione se saremo in lotta per quell’obiettivo ci saremo. Entrare in Champions League è il principale obiettivo è per questo che siamo qui.”
Lei si è definito un perfezionista. Qual è il rimpianto di questa sessione di mercato?
“Come ho detto il mercato è dinamico. In quel momento che non abbiamo preso Xhaka, nessuno vuole sentirsi rifiutato ma l’Arsenal non ha voluto vendere. Io credo che il rimpianto vero per me è stato quello degli esuberi perchè io, Morgan e tutti abbiamo lavorato molto per portare offerte degne che rispettano i calciatori. Alla fine è una situazione che non mi piace”.
Che rapporto ha con Mourinho?
“Io sono orgoglioso di aver portato qua Mourinho. Ogni giorno è un orgoglio. Io sono portoghese e ho 36 anni, quindi puoi immaginare. Per ogni portoghese Mourinho è stratosferico. Io approfitto ogni giorno per imparare da lui. Viene dai migliori club del mondo e ha vinto 25 titoli. Siamo riusciti a lavorare insieme anche prima di iniziare la stagione. Abbiamo valutato la squadra insieme e sappiamo cosa possiamo o non possiamo fare. Se guardo la panchina della Roma anche io vedo che manca esperienza con Bove, Reynolds e Calafiori. Io sono felice e motivato di lavorare ogni giorno con lui.”
Come si è passati dalla priorità Xhaka a non prendere centrocampisti? Tornerete sul mercato a gennaio?
“Su Xhaka ho già risposto. Importante dire che il centrocampo della Roma ha un campione d’Europa come Bryan Cristante e il centrocampista con più gol in Europa di questa stagione. Abbiamo Villar che è titolare della Spagna Under 21 e Diawara. Dobbiamo comunque rispettare i nostri calciatori. Per gennaio io ho una piccola cosa che penso diverso da voi. Credo c’è tanto lavoro da fare con una squadra importante che vuole vincere non solo il mercato. Possiamo analizzare tutto ma non posso già pensare per gennaio. Siamo qui per aiutare e sviluppare i nostri calciatori. Se fosse solo calciomercato il Lille non avrebbe vinto il campionato.”
Mourinho ha detto che il mercato è cambiato per Spinazzola e Dzeko. Senza questi movimenti la Roma avrebbe speso gli stessi soldi per altri ruoli?
“Non lo so. Mi dispiace per Spinazzola che stava giocando molto bene ma abbiamo preso Vina per risolvere il problema. Abbiamo tre terzini forti con due anche di prospettiva. Dzeko qualcuno pensava fosse un grande problema ma io ho visto un’opportunità per accelerare il nostro processo prendendo Abraham. Il mercato è dinamico, noi dobbiamo sapere ogni giorno e reagire a quello che il mercato ci dà.”
Volevo sapere se e quanto è difficile lavorare con un campionato iniziato?
“A me non piace. Come sai tutti i club portoghesi vendono molto. Io vengo da un club che aveva quasi due stagioni diverse: una con mercato chiuso e uno con mercato aperto. Tante cose vanno nella nostra testa. Io credo che noi abbiamo vinto le quattro partite e fatto molto bene ma non è facile gestire i calciatori con il mercato aperto.”
L’atteggiamento verso gli esuberi è la nuova filosofia della società?
“Io prima di essere un ds sono un tifoso del calcio. Andavo allo stadio per vedere calciatori e allenatori no i ds come Tiago Pinto. Devo però rispettare le volontà dei calciatori ma onestamente non è facile trovare offerte che io considero importanti e che non danneggiano i contratti e i calciatori che però non hanno accettato. Questa è stata una scelta difficile con 60 calciatori sotto contratto e sapere che per gli allenatori è impossibile gestirli tutti come ha detto Koeman la settimana scorsa. Noi abbiamo fatto questa scelta per ridurre il gruppo e creare una squadra compatta e coesa e disposta a lottare per la Roma fino all’ultimo. Questo ambiente è inattaccabile. Io sono qui per prendermi la responsabilità. Ringrazio i calciatori e i procuratori che hanno fatto uno sforzo per trovare la soluzione. Due-tre hanno fatto davvero un grande lavoro. Poi noi prendiamo la conseguenza delle loro azioni. Io ho sentito calciatori importanti che hanno fatto uno sforzo per capire il momento che hanno lasciato qualcosa pur di giocare. Questo tipo di calciatori li ricorderò sempre.”
Villar?
“Villar è un calciatore della Roma. Lui deve approfittare dell’opportunità di lavorare con Mourinho per diventare più importante di quello che è.”
Si è sentito il peso di Mourinho in questo calciomercato?
“Sicuramente si. Ripeto per me lavorare con lui è un orgoglio. Quando sono stato 4-5 giorni a Londra, qualcuno pensava che o portavo Abraham o un volo per il Portogallo. Avere Mourinho è un vantaggio e noi siamo stati bravi a prenderlo.”
Quando prevedete di far tornare Smalling e Spinazzola a disposizione?
“Su Spinazzola non posso parlare. Dobbiamo fermarlo perchè lui vuole tornare a giocare. Smalling penso che tornerà con il Sassuolo, non penso sia nulla di grave.”
C’è rischio nell’aver dato giocatori come Dzeko, Pedro e Florenzi a dirette competitor?
“Nella vita tutto è un rischio. Questi tre calciatori hanno storie e situazioni diverse. Quando un calciatore non vuole la Roma ma altre squadre questo è importante per me. Noi stiamo costruendo un progetto nuovo e diverso dove i migliori devono voler “morire” per la Roma. Se vedo quello che è successo con Messi, Ronaldo e Griezmann vediamo che anche la Roma ha fatto lo stesso. Forse ha comunicato peggio, sbaglio io perchè voglio sempre dire la verità. Sappiamo però che sono ingaggi importanti ma che abbiamo fatto queste scelte.”
Che voto dà al suo primo mercato?
“Se considero che tante persone dicevano che non facevo mercato mi do un 8. Se penso a quanto è difficile questo mercato forse anche di più. Se penso che posso migliorare il voto che do a me stesso è 7,5”