Novembre 23, 2024

Nel segno di Agostino.

Photo credit: Archivio fotografico Il Giornale di Roma – Amoregiallorosso.it

Partita non per chi ha un palato fine sicuramente da chi è capace di digerire bene.Alla fine, la nostra Roma, pur con le tossine norvegesi e con una squadra in campo zeppa di attaccanti, ha avuto la meglio negli ultimi 12 minuti, compreso il recupero, mostrando, se non altro, una tenuta atletica eccellente.

La partita era iniziata con un doppio omaggio ad Agostino Di Bartolomei da parte della nostra curva e da parte dei tanti tifosi Salernitani allo stadio, sicuramente il calore delle due tifoserie è stato lo spettacolo più bello e genuino, tra l’altro senza cori particolarmente beceri. Sicuramente i tifosi di Salerno non meritano la B a cui sembrano destinati.

Succede, quando le cose vanno male che il pensiero si aggrappa ai numeri e nella mia testa sono apparsi una serie di 4 a 0 ottenuti in trasferta all’andata, come ci è successo con loro, che al ritorno sono cambiati. Un Milan Roma 0 a 4 in coppa Italia (edizione vinta 1980) diventato 2 a 2 in casa, 0 a 4 a Bologna campionato con lo scudetto sul petto e ribaltato da mister Mazzone al ritorno per 1 a 2, poi anche un 4 a 0 nostro in casa Villareal con nostra sconfitta al ritorno per 1 a 0. Meno male che i numeri non vanno in campo e lo spregiudicato Mourinho, con una serie di cambi da storcere il naso di molti, ha creato una serie di duelli uno contro uno che alla fine hanno condizionato il posizionamento dei nostri avversari e le due nostre segnature in 3 minuti. Poi ci è rimasto da difenderci in pratica senza difensori e proprio in quei momenti abbiamo più volte rischiato di fare il 3° gol senza subire pericoli importanti. Alla fine, loro hanno anche pagato le tante perdite di tempo durante i 90° minuti e il recupero non è stato lungo, 3 minuti diventati 4 e qualcosa.

Se nel primo tempo non siamo stati pericolosi se non in occasione di un primo rigore non dato e un secondo prima dato e poi portato fuori area dal Var (assente nella prima occasione), nel secondo già con l’ingresso di un Zaniolo, decisamente migliore delle ultime apparizioni, abbiamo creato tanto e la vittoria è decisamente meritata e voluta, sempre ricordando che si è giocato il giovedì e si sentono i primi caldi.

Qualche numero. Ieri abbiamo rinforzato la tradizione di sempre vittoriosi in casa con loro, nella sola serie A girone unico abbiamo fatto 6 gol e subiti 2 in casa con loro, la stessa differenza reti a nostro favore che abbiamo in casa loro, dove una volta abbiamo perso. Siamo passati in vantaggio, come punti, rispetto alla stessa giornata della stagione scorsa, 57 ora 55 allora. Doveva essere una giornata tutta a nostro favore, ha rischiato di diventare nera, alla fine siamo ancora in corsa con altre per un posto in Europa anche se ci attendono due trasferte difficilissime, Napoli e Inter, ma prima abbiamo l’incontro casalingo con il Bodoe Glimt, dove conta solo la vittoria.

Sarà per il ricordo di Ago ma ieri, finalmente, ho rivisto un nostro giocatore fare lanci precisi di 40 e più metri, Sergio Oliveira. Quando si hanno giocatori come Zaniolo, Felix, Shomurodov e lo stesso Abraham è un’arma in più e su questo Mourinho sta lavorando.

Bentornato a Spinazzola, quanta voglia di rivedere le sue scorribande e grazie all’idea di far cantare Conidi sotto la Sud. Un piccolo appello ai tifosi, specie dei settori Tevere e Monte Mario, non lasciate lo stadio anzitempo (ieri anche prima dei gol della nostra Roma), non è corretto e disturbate chi vuole rimanere fino all’ultimo, per voi c’è sempre Dazn o Sky.

Leonardo Spinazzola in panchina

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