Novembre 24, 2024

Claudio Paul Caniggia, nato a Henderson (Argentina) il 9 gennaio 1967.

Inizia la carriera nelle giovanili del River Plate, dove gioca per 3 stagioni dal 1982 al 1985, anno in cui disputa anche la sua prima partita nel campionato maggiore. Diventa titolare e con la maglia biancorossa in due stagioni colleziona 52 presenze e 8 gol.

Gli operatori di mercato del Verona, dopo averlo visionato diverse volte, decidono di investire 3 miliardi e lo portano così, a giocare in Italia, nel nostro campionato.

L’esordio in serie A con la maglia gialloblù arriva il 9 ottobre 1988 allo stadio Bentegodi, dove il Verona supera per 2-1 il Lecce.

Un infortunio lo tiene lontano dai campi per quattro mesi, ma nonostante questo, il bottino al termine della stagione è comunque positivo, gioca infatti 21 partite e mette a segno 3 gol.

A fine anno, viene ceduto all’Atalanta e l’esplosione è totale. Claudio Paul Caniggia alla sua prima esperienza con la maglia della Dea, è subito il miglior marcatore della squadra con 10 gol. Forma la coppia d’attacco con Evair, i due si integrano bene e grazie alle loro giocate, fatte di tecnica e velocità, arriva anche un risultato di prestigio, la vittoria sul campo della Juventus. È anche l’anno in cui muore, per un incidente stradale il presidente dell’Atalanta, Cesare Bortolotti.

In maglia nerazzurra colleziona 85 presenze di campionato con 26 gol e 2 presenze nella Coppa Uefa 1989-1990 contro lo Spartak Mosca (0-0 a Bergamo e sconfitta 2-0 a Mosca).

Nel 1992-1993 la Roma, punta forte sul calciatore argentino e lo acquista per 13 miliardi delle vecchie lire. L’allenatore è Vujadin Boskov che si dichiara entusiasta di poter allenare un giocatore di questo livello. Il suo primo gol con la maglia giallorossa arriva il 2 settembre 1992 in coppa Italia. La Roma è impegnata a Taranto in occasione della gara di ritorno dei sedicesimi di finale. Boskov schiera la seguente formazione: Cervone, Garzya, Carboni, Bonacina, Benedetti, Aldair, CANIGGIA, Mihajlovic, Carnevale, Giannini, Rizzitelli.

La squadra giallorossa vince 3-1 e il gol che sblocca la partita è realizzato proprio da Caniggia.

Il 16 settebre, arriva la seconda rete e il campione argentino la realizza in una competizione diversa; si gioca infatti l’andata dei trentaduesimi di finale di Coppa Uefa, Wacker Innsbruck-Roma. La Squadra giallorossa, schierata da Boskov è la seguente: Cervone, Garzya, Carboni, Bonacina, Benedetti, Aldair, CANIGGIA, Salsano, Rizzitelli, Giannini, Piacentini, LA ROMA vince 4-1 (Caniggia segna al 20’ il gol del 2-0) e ipoteca di fatto, il passaggio del turno.

Il 20 settembre, arriva il terzo gol e anche in questa occasione, la competizione cambia, Caniggia segna infatti al 16’ la sua prima rete in campionato. Allo stadio Olimpico, la Roma supera per 3-1 il Foggia e la formazione è la seguente: Cervone, Garzya, Carboni, Bonacina, Benedetti, Aldair, CANIGGIA, Piacentini, Rizzitelli, Giannini, Mihajlovic.

È in ottima forma il calciatore argentino, che continua a giocare bene e a timbrare con continuità il cartellino. Lo farà in occasione della nona giornata di campionato, il 1novembre contro la Fiorentina (sconfitta per 2-1), poi il 4 novembre, nei sedicesimi di finale di Coppa Uefa a Zurigo contro il Grasshoppers (sconfitta indolore 4-3 con passaggio del turno).

Ancora una partita di Coppa Uefa e ancora un gol di Caniggia sempre in trasferta e sempre in occasione di una sconfitta (3-2 in Turchia contro il Galatasaray) ininfluente ai fini del passaggio del turno, perché la Roma aveva vinto 3-1 la partita di andata.

Una nota importante invece la merita la partita del 10 marzo 1993 perché allo stadio Olimpico in notturna, si gioca una delle partite più belle della storia della Roma. Per l’andata della semifinale di Coppa Italia, arriva il Milan degli invincibili, la squadra di Fabio Capello che non conosce sconfitta da 330 giorni. Il risultato sembra scritto ma la Roma di Vujadin Boskov, ha dimostrato durante l’anno di essere una squadra vera, certamente con dei limiti, ma in grado con coraggio, grinta e cuore di potersela giocare contro tutti. Per una volta, vogliamo elencare entrambe le formazioni per farvi capire la portata dell’impresa giallorossa.

Iniziamo con il Milan: Cudicini, Gambaro, Maldini, Evani, Costacurta, Baresi, Eranio, Boban, Papin, Gullit, Simone.

La Roma risponde con: Cervone, Garzya, Piacentini, Bonacina, Benedetti, Comi, Aldair, Muzzi, Haessler, Giannini, CANIGGIA.

Nel primo tempo al 12’ un colpo di testa di Muzzi sotto la Curva Sud porta la Roma in vantaggio. È una partita bellissima, il Milan non ci sta a perdere e la Roma al contrario vuole realizzare un qualcosa di storico. Si arriva all’ultimo minuto di gioco con il Milan che ha una grande occasione per pareggiare ma Cervone salva miracolosamente su Lentini. Dal calcio d’angolo per i rossoneri, scaturisce un’azione di ripartenza della Roma, con Thomas Haessler che lancia Caniggia. L’angelo biondo, con la sua folta chioma al vento, parte in velocità dalla sua trequarti e si fa tutto il campo, sospinto dal fiato dei tifosi della Roma, chi presente allo stadio e chi davanti al televisore. Io che ero presente allo stadio, posso raccontarvi in prima persona, che mai si era creata una sinergia tifosi/giocatore, così forte, in campo a correre con Caniggia e ad accompagnarlo verso la porta, c’eravamo tutti quanti… nessun giocatore del Milan avrebbe potuto riprendere quel fulmine che palla al piede, si stava dirigendo verso la storia…

Cudicini, il portiere del Milan ha provato a pararsi di fronte, è uscito dalla porta come a voler fare muro, ma la lucidità di Claudio Paul Caniggia fa spavento. Nonostante la corsa di non so quanti metri, guarda il portiere e poi con un bacio, accarezza il pallone e lo spedisce con uno scavetto in fondo alla rete. È il 2-0 per la Roma. Abbiamo segnato tutti quanti quel gol, una rete che ha interrotto la striscia del Milan e ha regalato a tutti noi, tifosi della Roma, una notte magica.

Il 14 marzo alla 23 giornata di campionato la Roma pareggia a Milano contro l’Inter 1-1. Al gol di Battistini al 45’ risponde al 66’ proprio il giocatore argentino.

L’ultima rete di Caniggia in maglia giallorossa arriva il 28 marzo 1993 a Brescia. Segnatevi questa data, con un rosso indelebile, perché è una delle giornate più importanti, se non la più importante della nostra storia. La Roma vince 2-0 grazie alle reti al 22’ di Caniggia e poi al 26’ dì Mihajlovic ma la cosa più importante avviene all’87’ quando Vujadin Boskov, richiama in panchina Ruggiero Rizzitelli per far esordire in serie A un giovanotto che risponde al nome di Francesco Totti.

Il 21 marzo 1993 è un’altra data da segnare con l’evidenziatore, ma purtroppo questa volta, non per una situazione positiva.

La Roma gioca in casa contro il Napoli e la formazione è la seguente: Zinetti, Mihajlovic, Benedetti, Comi, Garzya, Bonacina, Haessler, Giannini, Piacentini, Caniggia, Rizzitelli.

La partita termina 1-1, i gol sono di Haessler per noi e di Fonseca su calcio di rigore per il Napoli.

Purtroppo da un controllo a fine partita, Claudio Paul Caniggia viene trovato positivo alla cocaina e squalificato per 13 mesi. Perde così, l’intera stagione 1993-1994 e di fatto finisce così anche la sua avventura con la maglia della Roma. Al termine della stagione, vene ceduto al Benfica, dove gioca con una certa regolarità, 23 partite e 8 gol.

Torna in Argentina, prelevato dal Boca Juniors e in 4 anni in cui c’è anche un lungo periodo di inattività, disputa 74 partite e realizza 32 reti.

La sua carriera entra nella fase calante ma continua comunque ad esserne un discreto protagonista, prima con un ritorno a Bergamo (1999-2000) richiamato dall’Atalanta in serie B, dove gioca 17 partite con 1 gol e poi con tre stagioni in Scozia. La prima nel 2000-2001 con la maglia del Dundee (21 partite e 7 gol), e le altre due con i Rangers (50 partite e 13 gol).

Chiude la sua avventura calcistica con 18 partite e 5 gol nel Quatar, anzi no… perché con un colpo di scena, dopo 8 anni, torna a rimettessi gli scarpini ai piedi e gioca con il Wembley, società semiprofessionistica inglese. I risultati sono anche positivi, Claudio Paul Caniggia segna infatti un gol in FA Cup e poi in divisione, gioca 15 partite con 7 reti.

Con la nazionale argentina gioca 37 partite e segna 12 gol.

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