Nati il 7 luglio: Alberto Aquilani
di Fabrizio Grassetti del Centro Studi UTR sulla Storia della Roma
Alberto Aquilani è nato a Roma il 7 luglio 1984, da papà Claudio, che ha gestito per anni un importante Servizio di ambulanze, svolto anche allo stadio Olimpico, e da mamma Anna Maria, che si è occupata di un Laboratorio di analisi.
La bella famiglia, arricchita dalla nascita di Monica, sorella più piccola di Alberto, ha vissuto , nel quartiere romano di Montesacro, dove il nucleo centrale continua a vivere, benvoluta da tutti gli abitanti del posto che hanno avuto contatti con i signori Aquilani.
Dopo le tradizionali interminabili partitelle in strada e nei parchi con i coetanei, Alberto venne iscritto alla Scuola calcio della Spes Montesacro, rinomata Società dilettantistica romana. Dopo aver effettuato un provino con la Lazio con esito positivo, con il passaggio alle seconda squadra della Capitale in corso di definizione, in un torneo giovanile che si svolse a Genzano, venne notato ed apprezzato da Antonio Tempestilli e da questo ultimo subito segnalato a Bruno Conti, responsabile del settore giovanile della Roma con Giorgio Perinetti Coordinatore..
Dopo averlo sottoposto ad un provino “ Marazico” Conti chiese di tesserarlo per la Roma. Alberto, tifoso giallorosso da sempre ed i suoi familiari non ebbero dubbi nello scegliere la Roma. Con grande gioia del tredicenne Alberto e della sua famiglia, tutta appassionatamente romanista, entrò quindi a fare dalla Società giallorossa..
Nel settore giovanile romanista militò nelle file delle squadre degli Esordienti, dei Giovanissimi Sperimentali, Regionali e Professionisti, degli Allievi Provinciali e Nazionali ed infine dal 2001 al 2003 nella squadra della Primavera.
In questo percorso ebbe come allenatori Alberto De Rossi, Mauro Bencivenga e Guido Ugolotti. Un particolare poco conosciuto è che, quando Bencivenga ed Ugolotti vennero squalificati, al loro posto, in panchina sedette Franco Tancredi, che solitamente curava solo la preparazione dei portieri.
Il 26.7. 1999 la squadra di Aquilani, sempre schierato a mezz’ala destra, a Catania, superando in finale il Cesena per 2-1, vinse il Campionato Italiano della categoria Giovanissimi 1984. L’allenatore Alberto De Rossi schierò la seguente formazione. Paoloni, Ferronetti, Piva, Fortunato, Mariscoli, Stillo, Pesoli, AQUILANI, Mantioni (dal 25’ del s.t. Gugliotta), Viscontini, De Witt (dal 20’ del s.t. Galasso). Le reti romaniste furono messe a segno al 2’ minuto da Pesoli e da De Witt su passaggio di Aquilani al 12’ minuto In panchina inizialmente tra gli altri sedette anche Galasso, che in seguito Fabio Capello fece esordire in serie A con la Roma, raggiungendo quindi, come Aquilani e Ferronetti, questo importante traguardo.
Chiesto all’allenatore un giudizio generale su Aquilani Mister de Rossi sinteticamente rispose “ Mente “. Per il centrocampista quindicenne leggere questo parere del suo allenatore deve avere provocato un’emozione fortissima.
Le sue brillanti prestazioni, quando ancora giocava con la squadra Allievi, attirarono l’attenzione del Chelsea di Claudio Ranieri e dell’Arsenal, ma Aquilani preferì continuare la sua crescita nella squadra della sua città, della quale era tifoso.
La mezz’ala di Montesacro vestì la maglia azzurra di tutte le Nazionali giovanili dall’Under 15 in su. Il tecnico Berrettini, allenatore delle giovanili azzurre, era un suo estimatore e le carriere dei due proseguirono per alcuni anni di pari passo. In seguito il calciatore ha giocato nella Nazionale A ben 38 partite ( 11 da tesserato della Roma, 17 da giocatore della Fiorentina, 5 da juventino, 4 da milanista ed 1 da giocatore del Liverpool ), mettendo a segno 5 gol. Nell’Under 21 le presenze sono state 20 ( 19 da tesserato della Roma ed 1 da giocatore della Triestina,) 5 complessivamente le reti segnate.
Le tappe azzurre più significative di Aquilani riguardano:
– la vittoria del campionato europeo under 19, conquistata nel Liechtenstein superando in finale il Portogallo;
– l’esordio nella Under 21 del giorno 11.5.2004 a Lanciano Italia -Polonia 3-1, quando giocava in serie B con la Triestina;
– l’esordio da tesserato della Roma, sempre nell’Under 21, il 3.9.2004 a Trapani Italia-Norvegia 2-0, con la prima rete azzurra realizzata al 19’ minuto da Aquilani che ribadì in rete una respinta del portiere norvegese su un suo forte tiro;
– l’esordio nella Nazionale A il 15.11.2006 a Bergamo Italia-Turchia 1-1 ;
– i primi due gol nella Nazionale A il 15.10.2008 a Lecce Italia-Montenegro 2-1. Gol di Aquilani all’8’ e al 29 minuto. La rete del Montenegro venne siglata dal romanista Mirko Vucinic.
Seguendo ora un ordine cronologico della carriera di Aquilani nella Roma, si evidenzia che già nell’estate del 2000 partecipò al ritiro della prima squadra che si svolse a Kapfenberg a partire dal 17 luglio.
Fabio Capello, privo di tanti nazionali, convocò diversi giovani. Il minore di età dei partecipanti fu Aquilani, nato nel 1984, che il 7 luglio, dieci giorni prima della partenza, aveva compiuto 16. Con lui fecero parte della spedizione in Stiria, Amelia, Ausoni, Bonanni, Bovo, De Rossi, Di Masi, Martinetti, Pepe, Scarlato, Tulli e Zamperini. Tutti nati tra il 1982 ed il 1983. Aquilani il 21 luglio debuttò nell’amichevole contro gli austriaci del Lebring, terminata 6-0 per la Roma, entrando al 29 minuto del secondo tempo al posto di Tommasi.
Per tutti i ragazzi, coccolati dai tanti tifosi che seguirono la squadra in Austria, fu un’esperienza indimenticabile
Vedere oggi le foto dei giovanissimi De Rossi ed Aquilani scattate a Kapfenberg nel corso della tradizionale manifestazione IN BOCCA AL LUPO ROMA, organizzata dal Personal Jet Roma, suscita tenerezza. I pannelli di queste foto sono poi stati esposti nella leggendaria mostra di Testaccio, promossa nel 2007 dall’Unione Tifosi Romanisti, ed “ammirati “ dagli stessi protagonisti in visita all’ex Mattatoio. Tralasciamo di riferire le prese in giro del visitatore Francesco Totti ai compagni per i volti fanciulleschi e per il taglio dei capelli che avevano nel 2000.
Il 18.12.2002 il giovane calciatore esordì in prima squadra in Coppa Italia allo stadio Olimpico negli ottavi di finale della Coppa Italia in Roma Triestina, terminata dopo i calci di rigore 5-1. I tempi regolamentai erano finiti col lo stesso risultato di 1-1 della partita d’andata.
Finalmente il 10.5.2003, alla trentaduesima giornata di campionato, in Roma-Torino 3-1, Aquilani fece il suo esordio con la Roma anche in serie A. Capello lo fece entrare sul terreno di gioco nei minuti di recupero al posto di Emerson.
Per il debutto in Champions League dovette invece attendere il 15.9.2004 quando scese in campo all’Olimpico nella partita Roma-Dynamo Kiev persa dai padroni di casa 0-3 a tavolino a causa di una monetina (? ) che colpì l’arbitro svedese Frisk.
Dopo l’esordio in serie A, Aquilani venne dato in prestito alla Triestina, giocando in serie B 41 gare, nelle quali segnò 4 gol. Nella città giuliana si trovò benissimo, continuando da lontano a tifare per la Roma. Quando non c’era concomitanza con le partite che doveva giocare, Aquilani andava vedere in TV le gare della squadra capitolina presso la sede del Roma Club Trieste.
Rientrato a Roma per fine prestito, nella stagione 2004-2005 venne impiegato stabilmente tra i titolare dagli allenatore succedutisi sulla panchina della Roma: Prandelli, solo amichevoli, Voeller, Del Neri e Bruno Conti. Tutti questi Mister dimostrarono di apprezzare il modo di giocare a testa alta di Alberto, che sembrava avesse il pallone incollato al piede, la sua raffinata tecnica ed i suoi potenti tiri. Disputò 24 partite di campionato, 4 di Coppa Italia e 5 di Champions League.
La Rivista “ LA ROMA “, che anche oggi continua ad essere pubblicata on line, nel numero 237 di novembre 2004, pubblicò un’interessante intervista di Riccardo Nasuti al giocatore, con un incipit che merita di essere riportato : “Colpi di classe, visione di gioco, senso del gol, e quell’eleganza calcistica che ricorda ai tifosi romanisti le raffinate movenze di Giuseppe Giannini. Alberto Aquilani, classe 1984, è ormai agli occhi di tutti, tifosi e professionisti del settore, un centrocampista completo con ancora importanti margini di crescita. Grazie ai gol con l’Under 21 di Gentile ed alle incoraggianti prove di inizio stagione con la maglia romanista, il numero 23 giallorosso è infatti di colpo arrivato alle luci della ribalta…..-“
Riguardo al numero di maglia Aquilani confessò che avrebbe preferito avere la numero 21, solo che era già indossata da D’Agostino e che, pertanto, non sarebbe stato corretto provare a farsela assegnare.
La stagione 2005-2006 fu positiva non solo per la squadra, che con il nuovo allenatore Luciano Spalletti si classificò seconda in campionato, ma anche per l’ormai affermato centrocampista. Complessivamente scese in campo in 37 gare ufficiali: 24 in campionato (3 reti), 4 in Coppa Italia (2 reti), 1 nella Supercoppa italiana ((2 reti) ed 8 in Europa League (1 rete).
Il 7.1,2006 in Treviso-Roma 0-1 segnò il suo primo gol in serie A con la Roma: “Al 34’ minuto il gol giallorosso è arrivato meritatamente. Totti ha battuto velocemente una punizione, palla ad Aquilani e destro fortissimo dal limite dell’area, niente da fare per il portiere del Treviso”. Chi scrive è stato testimone della gioia dei genitori di Alberto, anche quella volta sugli spalti per incoraggiare il figlio. Era presente alla partita l’ex giallorosso Manuel Gerolin, che espresse parole di ammirazione per il centrocampista romanista.
Il 26.2.2006 in Lazio-Roma terminata 0-2 per i giallorossi Aquilani siglò la rete del definitivo 2-0 con un angolato tiro in corsa. Per la Roma fu l’undicesima vittoria consecutiva, record italiano, che venne festeggiata con trasporto sugli spalti ed in campo, con l’infortunato Francesco Totti che sulla pista sventolò con gioia a lungo un bandierone giallorosso. il terzo ed ultimo gol stagionale in campionato Aquilani lo mise a segno contro il Messina, battuto all’Olimpico per 2-1 il 19.3.2006: “Prodigio Aquilani al 56’ minuto, gran destro a girare da 20 metri e palla nel sacco”.
La stagione 2006-2007, che vide la Roma classificarsi in campionato ancora al 2 posto, Aquilani si infortunò seriamente. Dopo essere sceso in campo 9 volte nella prima parte del campionato, fu forzatamente assente per diversi mesi, rientrando solo alla 35 giornata Il suo unico gol lo mise a segno con un diagonale perfetto a Parma nella partita terminata 0-4 per i giallorossi. Le presenze complessive furono 26 (13 in campionato con 1 gol, 4 in Coppa Italia con 2 gol, 1 nella Supercoppa Italiana con2 gol bellissimi, ed 8 in Coppa UEFA con 1 gol.
Indimenticabile fu la giocata messa in mostra a San Siro nella partita Milan-Roma del giorno 11.11.2006
“Al minuto 83 Tonetto ruba palla a Seedorf e serve Aquilani, in campo dal 61’ minuto, che con una RABONA volante lancia sulla sinistra Mancini, cross del brasiliano e rete di testa di Totti”. Anche i milanisti applaudirono all’azione ed alla prodezza di Alberto Aquilani. Fu l’apoteosi e la Roma tornò a vincere 2-1 a Milano contro il Milan dopo un lungo digiuno.
La stagione 2007-2008 iniziò nel migliore dei modi per il neo nazionale italiano. Nella prima giornata di campionato del 26.8.2007, nella vittoria corsara di Palermo, Aquilani mise il suggello con il gol del 2-0. Rete bellissima segnata con un esterno destro che mandò il pallone ad infilarsi all’angolo dove il portiere del Palermo non riuscì arrivare. La settimana dopo Aquilani al 17’ minuto segnò con un bolide da fuori area il primo gol della Roma contro il Siena, poi superato per 3-0. Il terzo e ultimo gol in campionato lo mise a segno contro il Parma all’Olimpico. La stagione si concluse con giallorossi che, defraudati da un meritatissimo scudetto, si dovettero accontentare per la terza volta consecutiva del 2 posto. Ebbero però la soddisfazione di vincere sia la Supercoppa italiana che la Coppa Italia dominando in entrambe le competizioni l’Inter, solo formalmente vincitrice di un campionato, che a parere di tutti doveva invece essere appannaggio della Roma. Aquilani complessivamente disputò 31 gare: 21 con 3 reti in campionato, 4 con 1 rete in Coppa Italia, 1 nella Supercoppa Italiana e 5 in Champions League.
La stagione successiva 2008-2009, fu l’ultima di Aquilani nella Roma. Per colpa degli infortuni scese in campo solo 14 volte in campionato, segnando 2 reti, 1 volta in Coppa Italia e 4 volte in Champions League. La prima rete la realizzò alla prima giornata di campionato il 31.8.2008 in Roma Napoli 1-1: lancio di De Rossi stop di petto di Aquilani e tiro in mezza girata che superò il portiere partenopeo. La seconda con un preciso tiro di sinistro il 21.9.2008 in Roma-Reggina 3-0. Dopo questo promettente inizio, 2 gol in 3 partite, come detto, gli infortuni frenarono l’ascesa del calciatore romano… Parzialmente deludente fu anche il cammino dei giallorossi che, dopo 4 secondi posti in 5 anni in campionato, si classificarono sesti.
Nonostante l’ultima stagione incerta Rafa Benitez, allenatore del Liverpool, richiese con forza l’acquisto del centrocampista giallorosso. La Roma, in gravi difficoltà economiche, non potette rifiutare la generosa offerta inglese e Aquilani volò nella città dei Beatles.
Dopo una stagione in chiaroscuro con 18 presenze in campionato ed una sola rete segnata, il Liverpool diede il calciatore in prestito prima alla Juventus (33 gare con due reti) poi al Milan, per cederlo infine alla Fiorentina. Con i viola, dal 2012 al 2015, giocò quattro stagioni ad altissimo livello, vestendo per 17 volte la maglia della Nazionale maggiore Italiana. Fece anche parte della spedizione azzurra ai mondiali del Brasile del 2014.
La carriera di Aquilani è proseguita nel 2015-2016 nello Sporting Lisbona, Pescara, Sassuolo per concludersi nella stagione 2017-2018 nella squadra spagnola Las Palmas
Terminata la carriera agonistica, Alberto Aquilani ha iniziato quella di allenatore. Attualmente guida con successo la squadra della Primavera della Fiorentina.
Per un calciatore avere indossato le prestigiose maglie della Roma, la più bella ed importante, del Liverpool, della Juventus, del Milan e della Fiorentina è certamente motivo di orgoglio, ma Alberto Aquilani è nei cuori dei tifosi giallorossi per gli anni trascorsi con la squadra della Roma della quale è stato fin da bambino appassionato tifoso.