Bruno Pesaola
Di Francesco Goccia
Bruno Pesaola, nato a Buenos Aires in Argentina il 28.7.1925. Dopo quattro stagioni giocate nel suo paese natio con la maglia dello Sportivo Dock Sud, arriva alla Roma nel 1947-1948, in panchina c’è Imre Senkey, sostituito nella seconda parte dall’ex giocatore Brunella. Quando sbarca nella capitale, lo fa portando con sé due enormi baffoni. I compagni dell’epoca, lo iniziarono scherzosamente a prendere in giro e durante una notte, gli tagliarono un baffo. Svegliatosi la mattina, con un baffo solo, fu motivo ancor più di scherno e subito dopo l’allenamento, in un clima di pura goliardia, si tagliò insieme ai compagni anche il secondo. Fa il suo esordio in serie A il 14 settembre 1947 nella partita persa a Firenze per 1-0. È un’ala tipicamente sudamericana, gioca un calcio spettacolare, fatto di finte e contro finte, dribbling e conclusioni pregevoli. Ogni volta che ha il pallone tra i piedi, si ha la sensazione che qualcosa possa sempre succedere.
La sua prima stagione giallorossa, è da considerarsi, a livello individuale molto buona, gioca infatti 38 partite e mette a segno 11 gol, mentre a livello di squadra è negativa, la Roma si salva dalla serie B arrivando al 17 posto (campionato a 21 squadre in cui retrocedono le ultime 4)
Bruno Pesaola, dopo aver segnato tre gol nelle amichevoli precampionato contro la Vigor (11-1), il Colleferro (5-0) e la Ternana (sconfitta 4-3) mette a segno la sua prima rete ufficiale in serie A il 12 ottobre 1947 nella trasferta di Bologna terminata 2-2. “Pagnottella” così veniva chiamato da compagni e tifosi, per la sua statura, tarchiato e piccolo, ma con quadricipiti scolpiti, intercetta un passaggio di Spadoni a Vasirani e con freddezza supera il portiere locale, portando momentaneamente in vantaggio la Roma (2-1).
Nella partita contro il Napoli, in trasferta allo stadio della Liberazione, Bruno Pesaola mette a segno entrambe le reti che permettono alla squadra di Senkey di vincere 2-1.
Segnerà un gol poi, nella partita persa 2-3 contro la Juventus e una splendida tripletta nella vittoria esterna contro il Genoa 4-2 il 4 gennaio 1948.
Altra rete che vale i due punti, la mette a segno sempre in trasferta, a Salerno il 1 febbraio 1948, la Roma espugna il Comunale 1-0.
Il 25 aprile segna il momentaneo 2-1 a Milano nella partita che poi terminerà in parità 2-2.
Finisce la stagione mettendo a segno altre due reti, il 30 maggio 1948 conto il Genoa 3-0 e poi il 20 giugno a Lucca nel 2-2 che chiude il campionato. Come detto non è una grande stagione per la Roma che comunque può sorridere per la permanenza nella massima serie.
Nel 1948-1949 gioca altre 35 partite e realizza 8 reti. Va a segno nella prima partita del 19 settembre a Bologna (vittoria 2-1) poi nella successiva partita casalinga contro la Triestina vinta 4-2 e nella quarta giornata contro il Milan dove arriva una sconfitta 1-2.
Altro gol, che corrisponde anche ad una vittoria per 4-0, arriva il 7 novembre contro il Livorno.
Successivamente, Bruno Pesaola metterà a segno un gol nella sconfitta interna contro la Sampdoria il 14 novembre, poi la rete della vittoria nella partita contro l’Inter 1-0 il 28 novembre e quella della bandiera nella pesante sconfitta 1-5 contro la Lucchese. Ultimo gol dell’anno il 5 giugno nella vittoria interna proprio contro la Lucchese in occasione della bella vittoria 3-0 nella partita di ritorno.
Nel 1949-1950 la Roma gioca l’ennesima stagione negativa che la porta alla fine al terzultimo posto nella classifica. Pagnottella gioca 17 partite e segna una sola rete il 24 dicembre nella sonante vittoria 6-0 contro il Bari.
Purtroppo non può ripetere le prime due importanti stagioni, per via di un brutto infortunio di gioco in cui si rompe tibia e perone. Il fallo bruttissimo, lo subisce il 26 febbraio 1950 dal giocatore del Palermo Gimona che viene squalificato per 2 anni. Proprio per questo la Roma decide di non puntare più su di lui e lo cede al Novara dove Pesaola incontra due figure che diventeranno molto importanti nella sua vita. La prima è “Miss Novara” che poi diventerà sua moglie mentre la seconda è Silvio Piola.