Settembre 19, 2024

Con qualche statistica e curiosità

Photo credit: Il giornale di Roma – amoregiallorosso.it

Svilar 6,5: Difende la porta come suo solito, in particolare al 78′ su una botta prepotente di Malinovsky su punizione che, vedendo la palla all’ultimo, ferma senza bloccarla e stoppa invece sulla ribattuta di De Winter; col buco congiunto Mancini, N’Dicka, Hermoso nulla può sul colpo di testa di De Winter per il pareggio genoano.

Mancini 5: dopo un partita ottima, come tutto il reparto, non ti aspetti al 95′ una compartecipazione al buco difensivo che consente al Genoa di pareggiare, è un lusso che ci si può permettere.

N’Dicka 5: dopo una partita encomiabile, perde completamente il tempo sul cross dal quale il genoa tira fuori il coniglio dal cilindro per un pareggio, per altro meritato visto che il secondo tempo è stato completamente ad appannaggio dei rossoblu; della toppa gigantesca finale della difesa di sicuro lui è il primum inter pares.

Angelino 6: anche se in fase difensiva non è proprio il massimo, non manca occasione però di essere presente in partita per impegno e presenza sulla fascia, soprattutto nei tentativi di scambi cotinui con Saelmaekers; sempre più affidabile.

El Shaarawy 6 : punto fermo nella filiera di destra e cerca anche almeno un paio di volte la via del gol in particolare al 33′ che solo un paio di dita di Gollini, riuscendo a graffiare il pallone, gli negano la gioia del gol; al 62′ è uno dei tre sostituiti ed al suo posto entra Celik;

Koné 6- : avendo ancor negli occhi la sua magnifica prestazione con la nazionale francese ci si poteva aspettare uno che “spaccasse tutto” cosa che, ahimé, ha fatto pochissime volte; qualche accelerazione in compagnia di Dybala sulla tre quarti potevano far presagire qualche fuoco d’artificio in area rossoblu mentre invece più di una volta le micce erano bagnate; credo che sarà un giocatore che ci allieterà a corrente alternata.

Cristante 6: c’è sempre, si vede, ma non appare, non infiocchetta il suo gioco e quindi sembra essere assente, mai nulla di più sbagliato; da rilevare in particolare due suoi interventi, uno in difesa a ribattere una botta genoana, al limite dell’area, sicuramente destinata in porta e poi il tentativo di gol con un colpo di testa su assist da punizione di Pellegrini.

Pisilli 6-: dopo un primo tempo più che discreto per impegno, presenza e lotta il suo rientro nella ripresa è macchiato da un paio di errori grossolani, un contropiede non finalizzato ad uno dei due compagni che lo accompagnavano e, forse col pensiero di volersi rifare, una nuova incursione che fa lo ingolosire al tiro, mal battuto, anche stavolta senza servire i compagni meglio piazzati, forse anche per carenza di ossigeno; al 62′ lascia il posto a Pellegrini.

Saelemaekers 6 : presente a corrente alternata, il miglior Saelemaekers deve ancora palesarsi nel gioco della Roma; restano interessanti gli scambi con Angelino, rimane però un acquisto giusto; appena iniziato il secondo tempo subisce un forte colpo alla caviglia che lo costringe ad uscire al 51′ e lasciare il posto a Hermoso.

Dybala 6,5: fino a che gli ha retto la condizione ha fatto sentire e vedere la sua classe; molto interessanti e promettenti i duetti con Dovbik come al 33′ quando con un triangolo stretto, creano una situazione di potenziale gol che la difesa genoana blocca; nel leggere la sua postura ed analizzare le sue espressioni facciali ancora una volta dà la sensazione di una Joya smarrita; al 62′ lascia il posto a Baldanzi.

Dovbik 7: non ci si poteva aspettare altro che una doppia, a volte tripla, marcatura su di lui ma stavolta, ancor di più delle precedenti partite, fa sentire la sua fisicità e disponibilità anche da centroboa a disposizione della compagni che di volta in volta si inserivano; finalmente in gol al 37′ con un tap-in dopo un tiro di Pisilli e che Gollini, ancora una volta molto reattivo, tocca ma non devia, ora non resta che aspettare che si avveri la profezia di DDR che ha detto, ieri in conferenza stampa, “… se si sblocca, non si ferma più!”; all’80’ lascia il posto a Shomurodov.

Hermoso 5,5: al 51′ prende il posto di Saelemaeker infortunato; sembrava un buon esordio, tosto e presente ma niente sufficienza per la compartecipazione alla ninna nanna finale dell’intero reparto difensivo (De Winter gli è saltato davanti, e sta cosa non è ammissibile).

Celik 5,5: non incide, riempie solo gli spazi; aspettiamo di rivedere il Celik del quarto di finale di Europa League contro il Milan … sembrava un altro, quello vogliamo.

Pellegrini 5,5: in evidente difficoltà fisica; prende un giallo sulla tre quarti avversaria per scongiurare un possibile contropiede, fallo speso bene segno che la testa c’è, aspettiamo le gambe, anche se un assist per Cristante, su punizione, riesce sempre ad inventarlo; la verità è che su di lui le aspettative sono sempre tante.

Baldanzi 6: al 62′ prende il posto di Dybala; finiti gli elogi per le magie in Nazionale Under 21 ha provato a dare un po’ di brillantezza alla manovra ma in un contesto generale di centro campo stanco, compresa poi la punta, è stato poco supportato senza incidere con evidente impegno ma anche con un girare un po’ a vuoto.

Shomurodov s.v.: all’80’ prende il posto di Dovbik stremato; troppo poco tempo per giudicarlo per quello che sa e può fare in un contesto di continua pressione rossoblu che, di fatto, impediva qualsiasi tentativo di gioco della squadra di DDR.

DDR 6: ancora zero vittorie; formazione inziale giusta, e non solo perché la prima parte la Roma chiude con il vantaggio ma anche per la ricerca di una manovra costante e ben organizzata; i cambi di Gilardino all’inizio della ripresa hanno dato la sensazione che avesse scombinato troppo i piani tattici in assenza di una contromossa adeguata, il risultato è stato che il secondo tempo la Roma non ha più giocato; la lettura della partita non è stata efficace; mentre guadagnava la panchina per il secondo tempo, le riprese televisive hanno colto una specie di battibecco con l’arbitro Antonio Giua (n.d.r.) che, evidentemente, si era infastidito di qualcosa gli aveva detto durante il primo tempo e che tentava di chiarire ma in modo poco efficace vista l’espressione poco rassicurante dell’uomo col fischietto, conclusione: appena ha potuto gliel’ha fatta pagare con bel rosso al 95′

CONDIZIONE ATLETICA: se ne facciamo una questione di tempo: durata 90′ – se parliamo di condizione efficace per essere competitivi: durata 45′

CONDIZIONE MENTALE: come per la condizione atletica, è giusta per mezza partita

TIFOSI: sempre presenti

SPETTATORI: ci interessa sapere che il settore ospiti era esaurito

MEN OF THE MATCH: Dovbik, che sia solo l’inizio

Qualche numero (secondo dato Roma): TIRI 20 a 16 – PASSAGGI 383 a 418 – IN DIFESA CONTRASTI RIUSCITI 16 a 11 – DUELLI VINTI 57 a 50 – POSSESSO PALLA 49% a 51%

4 partite = 3 punti … che amarezza!

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