Dicembre 14, 2024

Ci vorrebbe un esperto astrologico per capire quali combinazioni si creano nel cielo il 13 marzo. Chi nasce in questo giorno è nel segno dei Pesci, Il simbolo del segno è formato da due pesci ognuno dei quali nuota in direzione opposta, quasi a dire dove andiamo stiamo bene, l’influenza dei pianeti viene da Giove e da Nettuno, non per niente uno dei nostri nati in questo giorno è Bruno Conti, da Nettuno, appunto. Ma gli altri? Si perché in questo giorno sono nati 5 giocatori che hanno vestito alla grande la nostra maglia, e anche un Presidente, l’attuale, il 24° della nostra storia, James Pallotta da Boston.

Andiamo con ordine, di età. Il primo è Nicolas Italo Lombardo, nato il 13 marzo 1903 (la nostra Roma non era ancora nata) nella lontana Buenos Aires e arrivò nella Capitale nel 1930 vestendo la nostra maglia come interno per 41 volte in campionato, segnando 9 gol e 4 volte in Coppa Italia. Lombardo è citato nella famosa Canzona di Testaccio, e fece parte della mitica squadra che batté per 5 a 0 la Juventus e realizzò il primo gol di quella partita. A soli 30, a causa di un infortunio, andò a Pisa dove finì la carriera di giocatore. Ma il suo rapporto con la Roma non finisce, è Lui a portare a Roma Guaita, Scopelli e Stagnaro, grandi acquisti ma che si resero protagonisti di una grande fuga per paura di partecipare alla guerra in Africa. Con chi se la presero i nostri tifosi? Con il nostro Lombardo (che non scappò) e che rischiò il linciaggio. Lo ritroviamo, alla fine degli anni 30’ in America Latina nelle vesti di allenatore, poi si perdono le sue tracce e non sappiamo quando e dove è deceduto.

Giosuè Stucchi nasce il 13 marzo a Bellusco, ora in provincia di Monza e Brianza. Stucchi fu acquistato da Sacerdoti nel 1954 dall’Udinese. Terzino dalle maniere spicce e di grande rendimento, ha vestito la nostra maglia per 7 stagioni con ben 159 presenze in A, con 2 gol, 9 presenze in Coppa Italia e 7 nell’allora Coppa delle Fiere, giocando le prime gare dell’edizione da noi vinta, fu ceduto pochi mesi prima della finale con il Birmingham. Dopo un rapido passaggio in serie B con il Brescia, terminò la sua carriera a Roma nella Tevere.

Giancarlo De Sisti, detto Picchio, nasce a Roma il 13 marzo del 1943 nel quartiere Quadraro, a quei tempi chiamato Nido di Vespe. Qui entra in gioco anche il ricordo personale, a Lui sono legato per un semplice motivo, la mia carriera di tifoso militante nasce alla sua seconda partita in serie A, Roma Inter, la prima, quella del suo esordio, la giocò a Udine. La Roma perse, io avevo 7 anni da poco fatti e in quell’occasione giocò la sua prima gara anche un certo Giacinto Facchetti che sarà vice campione del mondo proprio con il nostro Picchio. Magari i meno giovani si chiedono del perché i tifosi chiamano Giancarlo De Sisti con il diminutivo di Picchio, è semplice. Negli anni 60’ quando noi bambini potevamo giocare ancora nelle strade poco frequentate da automobili, andava in voga un gioco con una trottola fatta girare da uno spago prima avvolto e poi tirato, era di legno e grande come un pugno, lo chiamavamo picchio con una punta di metallo che appoggiava a terra per aumentare i giri. De Sisti ha cominciato con la Roma, ha giocato nella coppa delle Fiere vinta e contribuito alla prima vittoria in coppa Italia. Poi è andato a Firenze a vincere lo scudetto, infine è tornato a Roma dove conquistò un fantastico 3° posto. Campione d’Europa con la nazionale nel 1968. Con la Roma 222 presenze in A con 22 gol, 33 presenze e 3 gol in Coppa Italia, 24 presenze e 3 gol nelle competizioni Europee.

Bruno Conti nasce il 13 marzo 1955 a Nettuno. Che dire di Bruno? Se Carlo Vanzina, regista Romanista anche Lui nato il 13 marzo ha voglia di fare un film su Conti, il titolo è scontato: Bruno Conti, una vita nella Roma. Giocatore, allenatore, Talent Scout, dirigente, tifoso e mettiamoci pure padre di 2 nostri, seppur per poche presenze, giocatori. Campione d’Italia e del mondo, 5 Coppa Italia, 304 presenze e 37 reti in campionato, 64 presenze e 7 reti in Coppa Italia, 9 presenze e 1 rete in Coppa Campioni, 11 presenze in Coppa delle Coppe e 14 presenze con 2 gol in Uefa. Basta? Avanza.

Sebastiano Nela nasce il 13 marzo 1961 a Rapallo, provincia di Genova. Subito battezzato Sebino entra nel cuore della nostra tifoseria. Quando scende in campo, sembra che la divisa sociale che indossa gli scoppi, tanta è la sua muscolatura e subito viene chiamato Hulk, come l’eroe dei fumetti che alla bisogna rompe i suoi vestiti e sotto compare un esplosivo eroe. Il coro da stadio “picchia Sebino” non nasce dai suoi interventi fallosi, anzi a fine carriera ci accorgiamo della sua correttezza complessiva, ma dal fatto che appena un compagno ha bisogno di una mano in qualche discussione in campo, Lui è lì pronto a darla. Campione d’Italia e vincitore di 5 Coppa Italia, 282 presenze e 16 reti in serie A, 63 e 2 in Coppa Italia, 7 presenze in Coppa Campioni, 17 e 1 in Coppa delle Coppe, 27 in Uefa e 1 in super coppa Italiana.

Anche il Presidente James Pallotta nasce il 13 marzo, nel 1958 a Boston che sta sul mare come Nettuno e come Rapallo. Certo non nasce Romanista, ma ci diventa di diritto il 27 agosto 2012 prendendo la carica di 24° Presidente della As Roma.

A tutti il Coni dovrebbe dare una medaglia celebrativa, ci pensi Malagò Romanista doc e anche Lui nato il 13 marzo. Forza ROMA!

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